La Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, nel giorno dedicato all’ambiente, ha annunciato l’adozione del “Manifesto per un teatro sostenibile e a basso impatto ambientale, sociale ed economico”. Questo impegno si inserisce in un contesto di responsabilità verso la tutela dell’ambiente e l’inclusione sociale, con l’obiettivo di promuovere una gestione consapevole delle risorse e un contributo concreto al benessere della comunità locale. Il percorso viene tracciato in linea con l’agenda 2031 e le normative nazionali che regolano le manifestazioni culturali.
Iniziative sociali e programmi di inclusione nella fondazione
Sono già attivi vari progetti volti a favorire l’inclusione sociale, primo fra tutti l’avvio di tirocini dedicati a persone in condizioni di fragilità. La fondazione offre servizi di accessibilità, garantendo l’ingresso a soggetti con disabilità, e promuove percorsi di teatro sociale e danza movimento terapia. Queste attività si inseriscono in un contesto più ampio, finalizzato a coinvolgere categorie spesso escluse dai circuiti culturali tradizionali.
Particolare attenzione viene riservata ai giovani attraverso programmi educativi con le scuole locali. Questi percorsi forniscono competenze pratiche sui mestieri dello spettacolo dal vivo, favorendo l’inserimento professionale degli studenti. Nel campo della parità di genere, la Fondazione Pergolesi Spontini ha adottato misure per garantire equità salariale, tutela della genitorialità e un miglior bilanciamento tra tempi di lavoro e vita privata, temi centrali anche nell’ambito culturale.
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Pratiche ambientali adottate e strategie per ridurre l’impatto
L’energia utilizzata per gli spettacoli proviene interamente da fonti rinnovabili, in particolare centrali idroelettriche. Già da tempo il teatro è dotato di impianti a led a basso consumo, mentre sono in programma l’installazione di un sistema fotovoltaico e la sostituzione degli infissi con modelli di ultima generazione per migliorare l’efficienza termica. Queste scelte tecniche mirano a contenere gli sprechi e abbassare l’impatto ambientale complessivo.
L’uso della plastica negli eventi è stato drasticamente ridotto, con l’eliminazione progressiva di imballaggi superflui e packaging non riciclabile. Gli allestimenti si basano sul riutilizzo dei materiali esistenti, evitando sprechi e incentivando pratiche di riciclo. Per favorire la mobilità a basso impatto, la fondazione ha siglato un accordo con Trenitalia regionale. Questa convenzione permette agli spettatori di raggiungere il teatro in treno, diminuendo così il traffico e le emissioni legate agli spostamenti motorizzati.
Il manifesto per un teatro sostenibile: linee guida e obiettivi
Il “Manifesto per un teatro sostenibile” adottato dalla fondazione si basa sui principi contenuti nel Cam Eventi culturali, stabiliti con il decreto ministeriale del 19 ottobre 2022 n. 459. Questo documento delinea un quadro di interventi concreti e pratiche da seguire per ridurre l’impatto ambientale, economico e sociale di tutte le attività teatrali. Tra le finalità spiccano la riduzione dei consumi energetici, il contenimento della produzione di rifiuti, la promozione della mobilità sostenibile e la valorizzazione di processi inclusivi.
L’impegno della fondazione tocca vari ambiti: dalla gestione dell’energia agli allestimenti, passando per l’organizzazione degli eventi. Il teatro si propone come esempio replicabile nel settore culturale, dimostrando che è possibile mantenere una tradizione artistica rilevante rispettando parametri di sostenibilità. Il progetto non si limita alla responsabilità ambientale ma estende la sua portata a temi sociali attuali, come l’equità e la rappresentanza di gruppi vulnerabili.
Riconoscimenti e collaborazioni per progetti di teatro sociale
Recentemente la Fondazione Pergolesi Spontini ha ottenuto la certificazione Ecoevents, partnership ufficiale di Legambiente, grazie al progetto “Social Opera”. Questo spettacolo, vincitore del Premio Abbiati 2024 “Filippo Siebaneck”, è il frutto di un percorso laboratoriale di teatro danza terapia portato avanti dalla compagnia OperaH. Il gruppo coinvolge attori non professionisti con disabilità affiancati da studenti delle scuole superiori nel programma “Banco di scena”.
Social Opera rappresenta un modello di integrazione tra arte e inclusione sociale, oltre a un esempio di come il teatro possa farsi strumento di cambiamento. Il riconoscimento ottenuto segnala l’attenzione crescente verso proposte culturali che affrontano tematiche sociali importanti, valorizzando collaborazione tra istituzioni, scuole e mondo del volontariato. Questo progetto apre nuove prospettive per il coinvolgimento diretto delle comunità nelle attività artistiche.