Una tartaruga marina della specie Caretta caretta ha deposto 81 uova sulla spiaggia del Lungomare della Salute, ad Isola Sacra, nella notte tra il 3 e il 4 luglio. L’avvistamento, segnalato da un custode di una struttura balneare della zona, ha mobilitato in poche ore le autorità competenti. La Capitaneria di Porto di Roma è intervenuta per delimitare l’area, in collaborazione con il gestore dello stabilimento Reef Village, mettendo subito in sicurezza il tratto di sabbia interessato dalla deposizione.
Intervento degli esperti e valutazione del nido
Alle prime luci del mattino, verso le 7, gli esperti dell’associazione Tartalazio, allertati dalla Capitaneria, sono arrivati sul posto per eseguire un sopralluogo. Dopo aver effettuato le misurazioni delle uova e analizzato la distanza del nido dalla riva — appena 5 metri — hanno ritenuto necessaria la rimozione immediata, vista la possibilità che una mareggiata potesse compromettere la schiusa.
Il sito si trova infatti in una zona molto frequentata dai bagnanti e soggetta a flussi di marea irregolari, fattori che rendono instabile il microambiente del nido. Le uova sono state numerate una per una, raccolte con delicatezza e sistemate in appositi contenitori, per poi essere trasferite in un’area ritenuta più sicura, nella zona protetta di Castelporziano, a sud di Ostia.
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Un evento raro per il tratto costiero romano
La deposizione di tartarughe marine su questo tratto di costa è considerata un evento eccezionale. Episodi simili si erano verificati negli anni scorsi più a nord, nei pressi di Focene e Passoscuro, ma mai prima d’ora direttamente su Isola Sacra. La scelta di questa spiaggia da parte della tartaruga, sebbene insolita, è segno di un possibile cambiamento nei comportamenti di nidificazione di questa specie.
Secondo i biologi marini, l’incremento delle nidificazioni lungo il litorale laziale può essere legato sia all’aumento delle temperature del mare che a una maggiore tutela delle spiagge nei mesi estivi. La Caretta caretta, protetta da convenzioni internazionali, è una specie che torna a nidificare sempre nelle zone dove è nata, il che rende l’evento ancora più significativo in ottica di conservazione ambientale.
Il trasferimento del nido ha permesso di evitare rischi concreti e garantire le condizioni ottimali per la schiusa delle uova, prevista tra circa 50 giorni. Il monitoraggio continuerà nei prossimi giorni, in stretto coordinamento tra Capitaneria di Porto, volontari ambientali e centri di recupero faunistico marino. Intanto, la spiaggia del Lungomare della Salute registra una delle prime nidificazioni documentate di Caretta caretta sul tratto centrale del litorale romano.