Firmato il decreto attuativo per il bonus giovani imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi da 800 milioni di euro

Firmato il decreto attuativo per il bonus giovani imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi da 800 milioni di euro

Il decreto attuativo sblocca 800 milioni di euro per il bonus destinato a giovani imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi under 35 in Italia, con formazione e sostegno per favorire l’autoimpiego.
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Firmato il decreto che sblocca 800 milioni di euro di bonus per giovani under 35 disoccupati o in difficoltà, destinati a favorire autoimpiego, formazione e accompagnamento imprenditoriale. - Gaeta.it

In attesa da quasi un anno, è stato finalmente firmato il decreto attuativo che sblocca il bonus destinato a giovani imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi under 35. La misura, contenuta nel Decreto Coesione, mette a disposizione 800 milioni di euro per favorire l’autoimpiego. Il provvedimento, ora, passerà agli organi di controllo prima dell’entrata in vigore.

Il ritardo nella firma e le risorse messe a disposizione

Il decreto era previsto entro l’inizio di agosto 2024, ma la firma è arrivata solo il 12 luglio 2025, dopo una lunga attesa che ha tenuto ferme risorse importanti. Questi fondi, benché stanziati, rimanevano inutilizzabili proprio per l’assenza delle istruzioni operative. L’importo complessivo di 800 milioni di euro arriva da due fonti principali: 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus, mentre 100 milioni sono stanziati dal PNRR nell’ambito del programma GOL . Lo sblocco di queste risorse rappresenta un’occasione per dare impulso a chi vuole trasformare idee e competenze in attività autonome.

I destinatari e gli obiettivi del bonus per giovani under 35

L’incentivo si rivolge principalmente a giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Il bonus è pensato per chi desidera avviare un’attività nel lavoro autonomo, imprenditoriale o libero-professionale. L’obiettivo è sostenere iniziative nate proprio tra segmenti della popolazione che incontrano ostacoli maggiori nella ricerca di un’occupazione stabile. Il provvedimento non si limita solo al finanziamento diretto ma prevede anche percorsi formativi e accompagnamento, utili per dare solidità e prospettive di crescita alle nuove realtà imprenditoriali nate grazie a questo sostegno. La collaborazione con l’Ente nazionale per il Microcredito gioca un ruolo chiave per rendere concreta questa possibilità su tutto il territorio.

Le dichiarazioni dei ministri e il quadro politico

Il ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, ha spiegato che con questi fondi sarà possibile attivare corsi di formazione, tutoraggio e sostegno allo sviluppo delle attività. Ha sottolineato l’importanza di offrire strumenti concreti per accompagnare le storie di autoimpiego, soprattutto in zone dove il mercato del lavoro presenta difficoltà. La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha parlato di una “azione di sistema” finalizzata a migliorare il coinvolgimento dei giovani nel mondo del lavoro. Ha evidenziato l’attenzione verso categorie particolarmente fragili, come i Neet e i disoccupati, stimolando l’avvio di imprese affidandosi a formazione, tutoraggio e aiuti economici diretti.

Cosa manca ancora per l’accesso al bonus e i prossimi passi

Nonostante il decreto sia stato firmato, le modalità operative per l’accesso ai contributi sono ancora in fase di definizione. L’attesa continua dunque per gli interessati che potranno conoscere i dettagli tecnici entro la prossima settimana, attraverso una comunicazione ufficiale del governo. Restano da precisare i requisiti specifici, le procedure per presentare le domande e le tempistiche per la concessione dei fondi. Sarà fondamentale seguire con attenzione gli aggiornamenti, per permettere a chi desidera avviare un’attività autonoma di sfruttare rapidamente questo sostegno economico. Il percorso verso l’attivazione del bonus si conclude quindi con un ultimo passaggio importante, dopo anni di attesa e rinvii, destinato a impattare concretamente la generazione di giovani imprenditori e liberi professionisti in Italia.

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