Finalisti del premio nazionale friuli storia 2025: libri su grano, guerra e urss in chiave familiare

Finalisti del premio nazionale friuli storia 2025: libri su grano, guerra e urss in chiave familiare

Il premio nazionale Friuli Storia 2024 premia tre opere finaliste che esplorano storia economica, militare e personale dal XIX secolo all’Unione Sovietica, con voto popolare e cerimonia a Udine.
Finalisti Del Premio Nazionale Finalisti Del Premio Nazionale
Il premio nazionale Friuli Storia 2024 ha selezionato tre finalisti che esplorano aspetti economici, militari e personali della storia contemporanea, dal mercato globale del grano alla Prima guerra mondiale in Friuli, fino alla memoria familiare nell’Unione Sovietica. - Gaeta.it

Il premio nazionale di storia contemporanea Friuli Storia, giunto alla sua dodicesima edizione, ha scelto tre opere finaliste che raccontano vicende storiche ben diverse tra loro. I volumi affrontano aspetti economici, militari e personali del passato recente con un approccio che spazia dalla storia globale alle memorie familiari, offrendo spunti di riflessione dal XIX secolo fino al periodo sovietico. Questi libri, pubblicati nel 2024, coinvolgono autori riconosciuti in ambito accademico e culturale.

Il mercato mondiale del grano tra ottocento e novecento

Carlo Fumian ha dedicato il suo studio al commercio internazionale del grano nel libro “Pane quotidiano. L’invisibile mercato mondiale del grano tra XIX e XX secolo” . L’opera intreccia la storia economica a quella geopolitica, illustrando come questo prodotto agricolo abbia avuto un ruolo nascosto ma cruciale nei rapporti tra continenti. Il racconto si sviluppa sull’arco di oltre un secolo, dal tardo ottocento agli inizi del novecento, un’epoca segnata da innovazioni tecnologiche che hanno mutato drasticamente i sistemi produttivi e di scambio.

Fumian descrive come l’ingresso di nuove aree agricole e il miglioramento dei trasporti abbiano modificato i flussi commerciali, influenzando equilibri politici ed economici. Il libro mostra anche le conseguenze sociali di questi cambiamenti, rilevando come il prezzo del pane fosse legato a dinamiche distanti e spesso poco trasparenti, ma determinanti sulla vita quotidiana di molte popolazioni. L’analisi prende in considerazione dati storici, rapporti internazionali e trasformazioni nei regolamenti di mercato, offrendo un quadro dettagliato e complesso che svela l’importanza strategica del grano in un periodo cruciale della modernizzazione.

Friuli e veneto orientale sotto occupazione durante la prima guerra mondiale

Il volume di Gustavo Corni, “L’Italia occupata 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto” , affronta un capitolo meno noto della Grande guerra, concentrando l’attenzione sulle zone italiane invase durante la ritirata dopo la disfatta di Caporetto. Lo studio indaga le condizioni di vita sotto occupazione nei territori del Friuli e del Veneto orientale, offrendo una narrazione basata su fonti dirette, documenti ufficiali e testimonianze raccolte in loco.

Corni ricostruisce le difficoltà quotidiane di civili e militari, le dinamiche di controllo da parte degli eserciti austro-ungarico e tedesco e le strategie di resistenza adottate dalla popolazione. Descrive l’impatto sociale e culturale dell’occupazione, considerando anche le conseguenze economiche legate ai sistemi di approvvigionamento, requisizioni e lavoro forzato. Il racconto segue l’evoluzione degli eventi fino alla vittoria italiana a Vittorio Veneto, momento di svolta decisiva che segna la fine dell’occupazione e l’avvio della liberazione dei territori.

Una storia di famiglia russa tra urss e memoria personale

Irina Scherbakova, premio nobel per la pace, firma “Le mani di mio padre. Una storia di famiglia russa” . Il testo ripercorre la storia dell’Unione Sovietica attraverso il racconto intimo delle vicende personali della famiglia dell’autrice, offrendo così una prospettiva unica sulla realtà politica e sociale dal dopoguerra fino agli anni più recenti. Scherbakova intreccia memorie private con eventi pubblici, mostrando come grandi trasformazioni storiche abbiano toccato la vita di singoli individui.

L’opera mette in luce le contraddizioni del regime sovietico, i riflessi sulla quotidianità familiare e le scelte di chi ha vissuto in quel contesto. I ricordi si spalmano su diverse generazioni, toccando temi come repressione, cambiamenti ideologici e aspirazioni personali. Il racconto si sviluppa attraverso lettere, diari e interviste, tessendo un racconto coerente che restituisce un’immagine complessa e umana di un periodo spesso ridotto a mere sintesi politiche.

Un vincitore scelto da una giuria popolare per un premio storico

A selezionare questi tre titoli una giuria scientifica presieduta dallo storico Tommaso Piffer, che ha sottolineato come la varietà degli argomenti e degli approcci renda la rosa dei finalisti particolarmente interessante per il pubblico. La fase conclusiva del premio vede coinvolti circa 360 lettori distribuiti in tutta Italia, chiamati a votare il libro che ritengono più meritevole.

Il voto si svolgerà entro agosto 2025, con la proclamazione del vincitore prevista per settembre. La cerimonia di premiazione si terrà a Udine lunedì 25 ottobre. Questa modalità, che mette in gioco una comunità di lettori appassionati, mira a favorire un dialogo diretto tra pubblico e autori e a valorizzare il racconto storico attraverso le scelte di chi legge.

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