Marsicaland, in collaborazione con il FIMIAV, presenta “Collaboratività Mediterranee: La presenza extra-comunitaria nel Fucino: da risorsa lavorativa a capitale umano”. Questo evento mira a esplorare e discutere l’influenza della componente straniera nel settore agricolo del Fucino e come essa contribuisca allo sviluppo sociale ed economico della Marsica e dell’Abruzzo. Si svolgerà il 7 e 8 febbraio presso l’auditorium Pietro Taricone di Trasacco e al Castello Orsini di Avezzano, riportando l’attenzione sull’interculturalità e il contributo degli immigrati nell’agricoltura locale.
Dettagli dell’evento e obiettivi
La manifestazione, che si svolgerà in due giorni, è concepita come un’opportunità di riflessione e discussione, in grado di offrire diverse prospettive sul tema dell’integrazione degli stranieri nel tessuto economico e sociale del Fucino. L’intento è quello di stimolare un dibattito profondo, tanto sul valore umano degli immigrati, quanto sulle sfide che l’interculturalità presenta. Secondo il prof. Ernesto Di Renzo, direttore scientifico di Marsicaland, è indispensabile mettere in luce il contributo degli stranieri all’interno del sistema produttivo agricolo e le opportunità che ne derivano per l’intero territorio. L’evento, pertanto, vuole fungere da catalizzatore per nuovi dialoghi e confronti, evidenziando l’importanza della cooperazione tra culture diverse.
Il programma prevede una varietà di attività, tra cui momenti di confronto istituzionale, laboratori partecipativi e spettacoli artistici. Un aspetto significativo dell’incontro sarà la cerimonia di premiazione, che riconoscerà l’impatto positivo di cittadini stranieri che si sono distinti per il loro contributo alla comunità locale. Questo non solo rappresenta un passo verso un riconoscimento delle competenze e del valore umano degli stranieri, ma incoraggia anche il dialogo tra culture e la costruzione di relazioni durature.
La governance del Fimiav e il suo impegno sociale
Recentemente, il FIMIAV ha riorganizzato la propria governance, unendo forze tra associazioni datoriali come Confagricoltura, Coldiretti e CIA, e sindacali come FLAICGIL e UILAUIL. Questa nuova struttura sostiene attivamente progetti come quello di Marsicaland, mostrando un impegno concreto a favore del settore agroalimentare sia dal punto di vista del welfare che della formazione. Dino Meschieri, presidente del FIMIAV, sottolinea l’importanza di garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Tra le iniziative previste vi è il ripristino dei Responsabili della Sicurezza Territoriali e la creazione di una piattaforma per il lavoro agricolo.
Il convegno del 7 febbraio fungerà da apertura formale dell’evento, con la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali e professionisti del settore. Dopo i saluti delle autorità, il dibattito moderato dal prof. Di Renzo prevede interventi da parte di figure rappresentative della comunità, tutti volti a presentare esperienze e prospettive significative sul tema dell’immigrazione e del lavoro in agricoltura. Questo incontro pubblico è un’opportunità non solo di scambio di idee, ma anche di costruzione di reti di contatto tra le varie componenti della società.
Attività e spettacoli del Festival
Oltre alle tematiche di peso sociale e culturale, il Festival offre momenti di divertimento e coinvolgimento attraverso laboratori e spettacoli. Il 7 febbraio, nel pomeriggio, si svolgeranno laboratori organizzati in collaborazione con il Cerealia Festival e l’associazione Almoubadara. Questi spazi di interazione favoriranno lo scambio tra le diverse comunità, creando dialoghi costruttivi e nuove connessioni. La giornata culminerà con una simbologica partita di calcetto, “Azzurri – Leoni dell’Atlas”, che rappresenta un momento di convivialità e coesione tra culture diverse.
La seconda giornata del festival, l’8 febbraio, sarà dedicata a uno spettacolo intitolato “Blu nostalgia… suoni, parole e danze dal Mediterraneo”. Ospitato al Castello Orsini, questo evento artistico porterà sul palco talenti del Mediterraneo, presentando un mix di musica e danza che celebra le tradizioni culturali delle varie nazionalità rappresentate. Con artisti di fama e spettacoli coinvolgenti, ci si aspetta una ricca partecipazione da parte della comunità locale, evidenziando quanto sia fondamentale il dialogo interculturale attraverso l’arte.
La manifestazione si configura quindi non solo come un festival, ma come un vero e proprio laboratorio di idee e pratiche orientate all’inclusione, riflettendo l’importanza di un futuro condiviso e aperto al dialogo tra le culture.