Festival Barocco Alessandro Stradella 2025: un mese di musica e arte nella Tuscia

Festival Barocco Alessandro St

Festival Barocco Stradella 2025, musica e arte animano la Tuscia. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

27 Agosto 2025

Torna anche nel 2025 il Festival Barocco Alessandro Stradella, un evento lungo un mese che celebra la musica barocca e la ricca storia della Tuscia. Dal 30 agosto al 28 settembre, tra chiese, palazzi e borghi del Lazio, si susseguiranno concerti e produzioni originali dedicate all’eredità artistica di Stradella e di altri compositori legati a queste terre. Il festival mette insieme artisti di fama internazionale e location storiche, creando un dialogo speciale tra musica e architettura.

Il concerto d’apertura: un omaggio a Stradella e al soprano castrato Marc’Antonio Orrigoni

L’inaugurazione è affidata all’Ensemble Mare Nostrum, guidato da Andrea De Carlo, direttore artistico e grande esperto dell’opera di Stradella. Il programma, intitolato “Un angelo del paradiso – The Orrigoni Songbook”, propone brani scritti da Stradella per il celebre soprano castrato Marc’Antonio Orrigoni. Quest’ultimo fu protagonista nelle ultime opere di Stradella al Teatro Falcone di Genova durante il Carnevale del 1679. È l’inizio di una serie di appuntamenti che raccontano la musica barocca attraverso esecuzioni cariche di valore storico.

Andrea De Carlo ha un ruolo fondamentale nel plasmare il festival, curandone la direzione artistica e garantendo una lettura attenta e fedele della musica di Stradella. Sotto la sua guida, l’ensemble porta in scena un repertorio poco conosciuto ma essenziale per capire l’evoluzione musicale del Seicento italiano. La scelta di eseguire pezzi per soprano castrato richiama un aspetto della musica barocca oggi quasi scomparso, che il festival vuole far riscoprire e valorizzare.

Tra antico e moderno: il programma e i protagonisti

Nei giorni a seguire si alternano eventi di varia natura, spesso a cavallo tra musica antica e sperimentazioni contemporanee. Il 31 agosto si esibisce il violoncellista Michele Marco Rossi con il concerto “Orient/Occident”. Il 6 settembre, l’ensemble Dramatodia, diretto da Alberto Allegrezza, presenta “La meraviglia e l’inquietudine”. Il giorno dopo, 7 settembre, c’è “Fiesta barroca latina!” con l’ensemble svedese Villancico, che propone un viaggio tra i repertori barocchi latinoamericani, mescolando tradizione europea e influenze d’oltreoceano.

Il 13 settembre l’ensemble Terra D’Otranto si concentra sulle musiche per tarantolati, attraversando con la musica territori come la Puglia, la Spagna e la Francia. Il 14 settembre Luca Guglielmi offre un recital intitolato “A casa di monsignor Kaunitz”, con brani di Haendel, Scarlatti e Pasquini al clavicembalo. Contemporaneamente, dal 12 al 14 settembre, si svolge il progetto Massenzio 2035 dello Stradella Y-Project, un approfondimento sulle radici del barocco italiano.

Questi appuntamenti mostrano la varietà del festival, capace di ospitare artisti di livello internazionale e di proporre programmi che spaziano dalla musica sacra e barocca a interpretazioni più moderne, mantenendo sempre un forte legame con la tradizione storica della Tuscia e del Lazio.

La chiusura tra Bach e madrigali antichi

Nella parte finale del festival si apre uno sguardo più ampio sulla musica barocca, con una riflessione sul lavoro di Bach. Il 20 settembre Daniele Roccato presenta il recital “Double Bach #3”, che mette a confronto sonorità barocche e contemporanee. Il giorno dopo, 21 settembre, c’è “Crisalide”, un concerto che esplora atmosfere medievali con Peppe Frana e Federica Bianchi.

Il 27 settembre il flautista Dan Laurin e la clavicembalista Anna Paradiso Laurin portano in scena “Dolci sprezzature”, un programma che mette in luce le sfumature del barocco strumentale europeo. La tredicesima edizione si chiude il 28 settembre con “Madrigali allo specchio 2025”, eseguito dall’ensemble Cremona Antiqua sotto la direzione di Antonio Greco. Un evento che celebra la musica vocale rinascimentale con un approccio raffinato.

Questa sequenza finale conferma l’intento del festival di creare un ponte tra epoche diverse, valorizzando con strumenti e tecniche moderne la forza delle composizioni antiche, nel contesto storico e suggestivo della Tuscia.

Festival e territorio: un valore culturale per la Tuscia viterbese

Il Festival Barocco Alessandro Stradella è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, dal Comune e dalla Provincia di Viterbo, oltre che dalla Fondazione Carivit. È un appuntamento annuale che mette in luce compositori legati al territorio: oltre a Stradella, nato a Nepi, si ricordano musicisti come Domenico Massenzio, Tullio Cima da Ronciglione e i Mazzocchi di Civita Castellana.

Gli eventi si svolgono in spazi che esaltano la bellezza storica della Tuscia e di Viterbo. Le esecuzioni in chiese, palazzi e borghi regalano un’esperienza culturale immersiva, che unisce arte, architettura e musica antica. Una scelta che rafforza l’identità locale e richiama l’attenzione su un patrimonio spesso poco conosciuto al grande pubblico.

La collaborazione con Rai Radio Classica, che trasmette alcune registrazioni del festival nel programma Dal Vivo, amplia la visibilità dell’iniziativa oltre i confini regionali, contribuendo a diffondere la musica barocca italiana a livello nazionale e internazionale. Questa tredicesima edizione conferma il festival come un appuntamento di rilievo nella scena culturale italiana.

Così il festival tiene viva la memoria di Stradella e degli altri compositori della Tuscia, offrendo ogni anno un percorso tra passato e presente, in una cornice di arte e suoni che coinvolge e appassiona il pubblico.