Il ritorno di Ferretti sulla panchina del Lupo Cerveteri riaccende l’entusiasmo attorno alla squadra. La sua storia con la città e i tifosi si rinnova con l’obiettivo di costruire un gruppo unito, senza inseguire spese eccessive. Il tecnico punta a coinvolgere pubblico e società in una nuova stagione da vivere con passione.
Il legame profondo tra ferretti e cerveteri
Ferretti non è un volto nuovo per Cerveteri. Ha iniziato ad allenare tredici anni fa, muovendo i primi passi proprio nella squadra locale. Questo legame si rafforza ancora oggi, con la nuova esperienza da tecnico che rappresenta il suo quarto mandato alla guida del Lupo Cerveteri. La sua figura è conosciuta e rispettata in città e oltre, al punto che i tifosi e i cittadini lo chiamano ormai “il lupo”, un soprannome che lo accompagna da anni. Nel corso della carriera ha anche avuto un passaggio con la Caere, altro club della zona, che ha contribuito a consolidare la sua presenza nel calcio locale.
L’affetto tra Ferretti e la tifoseria si nota non solo nelle parole ma nei gesti concreti: saluti, riconoscimenti per strada, attenzioni che testimoniano la stima accumulata nel tempo. Questo ambiente familiare rappresenta una base solida su cui può contare per guidare la squadra verso una nuova fase, che prescinde da ambizioni finanziarie vacue e punta più sull’identità e la determinazione. È un tecnico che conosce il terreno, la città e soprattutto la passione che ruota attorno alla squadra.
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Il progetto della stagione: una squadra compatta e senza spese folli
Il nuovo corso sotto la guida di Ferretti si muove lontano da investimenti esagerati e acquisti dispendiosi. La gestione vuole mantenere un profilo basso ma concreto, costruendo una formazione capace di lottare senza inseguire aspettative irrealistiche. Il progetto si concentra su piantare nuove radici, recuperare entusiasmo e mettere in campo giocatori che sappiano trasmettere impegno e voglia di competere.
L’obiettivo dichiarato non è vincere a ogni costo, ma riaccendere la partecipazione dei tifosi, fare in modo che il pubblico torni sugli spalti. Ferretti sottolinea che in queste categorie la spinta della gente è fondamentale per sostenere la squadra nei momenti difficili. La dirigenza condivide questa visione e intende offrire quanto possibile per mettere a disposizione del tecnico e dei tifosi una rosa coerente e coinvolgente.
Il clima che si sta creando punta a un rapporto diretto tra squadra e città, dove ognuno si riconosce in un progetto condiviso. Questo faciliterà anche la crescita del gruppo durante la stagione. In effetti, Ferretti è convinto che risultati e affluenza siano legati: per fare bene serve il pubblico, per avere pubblico bisogna dimostrare di volerci mettere il cuore.
L’importanza del pubblico per il lupo cerveteri
Ferretti si concentra su un punto spesso sottovalutato ma cruciale: la presenza della gente allo stadio. A suo avviso, nelle categorie dilettantistiche come quella in cui gioca il Lupo Cerveteri, la partecipazione popolare fa la differenza. Senza tifosi sugli spalti si rischia di perdere quella spinta emotiva che rende più forte la squadra e ne aumenta la capacità di reagire nelle partite importanti.
Il tecnico vuole riportare quella atmosfera che un tempo riempiva lo stadio e rendeva ogni partita una festa per la città. L’idea è creare un legame schietto e duraturo tra squadra e tifosi, dove entrambi vivono la stessa passione e si motivano a vicenda. Per Ferretti i risultati non saranno solo sul campo ma anche nel numero di persone che scelgono di sostenere la squadra dal vivo.
Questa scelta si riflette anche nei modi con cui la società vuole gestire la prossima stagione: niente grandi spese, niente ambizioni fuori misura. Solo competenze, impegno e voglia di fare. Il messaggio per la città è chiaro: tornate allo stadio, il gruppo è pronto a trasformare l’energia dei tifosi in forza sul terreno di gioco.