Il patrimonio culturale di Ferrara si trova di fronte a una sfida importante, con la necessità di eseguire lavori di restauro per le statue di Niccolò III e Borso d’Este. Per finanziare gli interventi, il Comune rilancia il programma Art Bonus, già avviato nel 2024. Questa iniziativa offre un credito d’imposta a cittadini e aziende che vogliono contribuire alla manutenzione di monumenti e beni culturali, una strada che potrebbe rivelarsi cruciale per la salvaguardia di questi simboli storici.
Necessità di restauro e situazione attuale
Le statue di Niccolò III e Borso d’Este, rappresentative della storia della città e della famiglia d’Este, hanno subito un deterioramento significativo. I danni provocati da agenti atmosferici, inquinamento e l’usura del tempo hanno reso necessario un intervento urgente. Il restauro non è solo una questione di estetica, ma anche di conservazione dei valori storici e culturali di Ferrara. Non intervenire ora potrebbe portare a problemi più seri e costosi in futuro.
Il costo totale per il restauro di entrambe le statue è stimato intorno agli 85mila euro. Di questa cifra, 45.000 euro sono necessari per il restauro della statua di Niccolò III, che avrà la priorità, mentre per quella di Borso d’Este il budget richiesto è di 40.000 euro. Questi lavori mirano a ripristinare la bellezza originale delle opere e a garantirne la durata nel tempo, interventi che, se non realizzati, potrebbero portare a un degrado irreversibile.
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L’iniziativa Art Bonus per il patrimonio culturale
Il Comune di Ferrara ha scelto di riproporre l’Art Bonus, un’iniziativa che ha già dimostrato il proprio valore nel sostenere le attività di restauro. Attraverso questa misura, cittadini e imprese possono effettuare donazioni liberali, con la possibilità di ricevere un credito d’imposta. Il programma ha già avuto un successo tangibile: interventi come quelli per il restauro della statua di Savonarola e dell’Acquedotto monumentale hanno beneficiato di questo sistema di raccolta fondi.
Marco Gulinelli, assessore ai Beni Monumentali, ha espresso il desiderio che la risposta della comunità locale sia positiva come in passato. Ogni contributo, anche modesto, può fare la differenza e rappresentare un passo importante verso la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale. “Ogni donazione sarà un tassello fondamentale per ridare nuova vita a questi simboli della nostra città”, ha dichiarato Gulinelli.
L’importanza della community e la partecipazione cittadina
Una parte cruciale del processo di restauro è il coinvolgimento attivo della comunità. La sensibilizzazione verso il patrimonio culturale è essenziale per mantenere vivo l’interesse nei confronti dei beni storici della città. Cambiamenti nei metodi di finanziamento come l’Art Bonus incentivano la partecipazione dei cittadini, creando un legame tra la comunità e il patrimonio culturale.
Le donazioni provenienti da privati e aziende non solo offrono un supporto economico significativo, ma anche una nuova consapevolezza dell’importanza di preservare la storia. Questo approccio non solo ripristina le opere danneggiate, ma rafforza anche il senso di appartenenza e identità culturale tra i cittadini. L’auspicio è che, attraverso un lavoro di squadra, Ferrara possa affrontare al meglio questa sfida, mantenendo intatta la sua ricca tradizione storica.
Con interventi tempestivi e una mobilitazione collettiva, la città di Ferrara può garantire che i suoi monumenti continuino a narrare le storie del passato, ispirando le generazioni future a prendersi cura di ciò che è patrimonio condiviso.