Fermo per esponenti della sacra corona unita: blitz della polizia tra Brindisi e Napoli contro i tuturanesi

Fermo Per Esponenti Della Sacr

Blitz della polizia tra Brindisi e Napoli, fermi esponenti della Sacra Corona Unita. - Gaeta.it

Sara Gatti

1 Settembre 2025

Dall’alba di oggi la Polizia di Stato sta eseguendo una serie di fermi e perquisizioni su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. L’operazione riguarda esponenti storici della Sacra Corona Unita, in particolare appartenenti alla frangia dei ‘tuturanesi‘, attivi nelle province di Brindisi e Lecce. Le attività sono concentrate tra Tuturano, località di Brindisi, e Napoli, con l’obiettivo di colpire una delle componenti più radicate e violente del clan pugliese.

L’operazione antimafia in corso: fermi e perquisizioni tra Brindisi, Tuturano e Napoli

Le forze dell’ordine hanno avviato le procedure di fermo nei confronti di membri di spicco della Sacra Corona Unita, in particolare della frangia nata a Tuturano, una zona da tempo sotto il controllo criminale di questo gruppo. La DDA di Lecce ha coordinato l’indagine e richiesto l’emissione dei fermi, giustificati dalla necessità di interrompere le attività illecite del gruppo. Parallelamente sono in corso perquisizioni locali negli ambienti riconducibili agli indagati per raccogliere prove e documentazione utile alle indagini.

Questa operazione sottolinea la continuità dell’azione giudiziaria contro la Sacra Corona Unita, che ha la sua base operativa e storica proprio nelle province salentine. Le azioni hanno interessato non solo la periferia brindisina ma si sono estese fino a Napoli, segno che l’influenza e le attività del gruppo si estendono anche oltre la Puglia. L’intervento avviene in un contesto di contrasto sempre più serrato contro le mafie locali.

La sacra corona unita e la frangia dei tuturanesi: un profilo criminale radicato

La Sacra Corona Unita si è affermata in Puglia dagli anni ’80 e rappresenta una delle organizzazioni mafiose più radicate nel territorio, con ramificazioni anche in altre regioni italiane. La frangia dei ‘tuturanesi‘ è uno dei gruppi più riconosciuti che operano nella zona di Brindisi, in particolare nel rione di Tuturano. Questo gruppo ha costruito la propria forza criminale attraverso il controllo di attività illecite come il traffico di stupefacenti, estorsioni, e infiltrazioni negli appalti pubblici.

I ‘tuturanesi’ sono stati oggetto di diverse indagini nel corso degli anni, viste come una delle componenti più violente e organizzate della SCU. La loro influenza ha avuto risvolti diretti sulle dinamiche del territorio, con episodi di intimidazione e controllo sociale. Gli approfondimenti dell’ultimo periodo da parte della DDA indicano la volontà di smantellare definitivamente questa cellula criminale.

Il ruolo della direzione distrettuale antimafia di lecce nella lotta alla criminalità organizzata

La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce guida coordinando le inchieste di rilievo contro le mafie pugliesi, con una particolare attenzione alla Sacra Corona Unita. Questo ufficio giudiziario ha una competenza specifica per indagare su gruppi mafiosi locali, con poteri di delega per operazioni come fermi e perquisizioni. Le indagini promosse dalla DDA di Lecce hanno portato frequentemente a arresti e fermi di appartenenti a clan criminali pugliesi, riuscendo a smantellare strutture operative sul territorio.

L’azione odierna rappresenta un passo importante nella strategia della Direzione Distrettuale, mirata a interrompere le catene criminali e a recuperare il controllo sociale nelle zone più colpite dalla diffusione mafiosa. Le misure adottate sono supportate da attività investigative prolungate e da raccolte di elementi probatori che offrono un quadro chiaro delle responsabilità degli indagati.

Le operazioni condotte oggi a Tuturano e Napoli rappresentano una fase rilevante che conferma l’impegno della magistratura e delle forze di polizia italiane nel contrasto diretto alla Sacra Corona Unita e alle sue articolazioni territoriali. Il monitoraggio continuo e le azioni coordinate in diverse aree contribuiscono a limitare la capacità di azione dei gruppi mafiosi, anche quelli con radici storiche profonde come i ‘tuturanesi’.