Un corteo di circa 50 mila persone si è radunato a roma in piazza vittorio emanuele ii per manifestare contro la situazione a gaza. Tra striscioni e bandiere, si sono viste quelle di palestina accanto ai simboli di diversi partiti politici coinvolti nella mobilitazione, come Pd, M5S e Avs. La piazza si è trasformata in un grande punto di incontro per esprimere solidarietà e richiesta di pace.
La partenza del corteo e il clima a piazza vittorio emanuele ii
Poco prima dell’inizio del corteo, in piazza vittorio emanuele ii si respirava un’atmosfera carica di tensione e determinazione. I manifestanti hanno scandito slogan come “free, free palestine”, mentre un grande striscione recitava “fermiamo il massacro”. Le bandiere dei promotori politici erano numerose e si mescolavano a quelle di palestina, segno di un’adesione corale alla protesta. La piazza era affollata e in molti si sono disposti in schieramenti ordinati, pronti a muoversi insieme lungo il percorso previsto. I partecipanti provenivano da vari quartieri della città oltre che da altre zone.
Il ruolo di Pd, M5S e Avs nella mobilitazione
I partiti Pd, M5S e Avs hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione dell’evento. Le loro bandiere erano visibili in gran numero, insieme a quelle di palestina, a testimonianza dell’impegno politico nel tenere alta l’attenzione sul tema della pace e dei diritti nella regione mediorientale. Questi gruppi hanno promosso l’iniziativa pubblicamente, invitando i cittadini a partecipare con calma e rispetto, richiamando al dovere di non alimentare ulteriori tensioni. Durante la manifestazione, alcuni esponenti politici hanno preso la parola per sottolineare la necessità di una risoluzione negoziata del conflitto.
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Le attese e le reazioni della città
La manifestazione, attesa fin dai giorni precedenti, ha attirato migliaia di persone con diversi profili, dai giovani agli anziani, da semplici cittadini ad attivisti politici. Roma si è preparata ad affrontare questo evento di grande portata con un dispositivo di sicurezza ad hoc, coordinando polizia e forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico senza eccessi. In città, la partecipazione ha scatenato discussioni nei media e tra la popolazione, con opinioni diverse ma tutte concentrate sull’urgenza di fermare le violenze. La presenza massiccia in piazza ha confermato il livello di attenzione e preoccupazione che il conflitto a gaza suscita anche in italia.