Il campionato italiano del bergamotto in pasticceria si è concluso a reggio calabria con la vittoria di felice venanzi, co-titolare della pasticceria gruè di roma. L’evento, promosso da apei – ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana e sostenuto dalla regione calabria e dal museo nazionale del bergamotto, ha puntato a valorizzare questo agrume distintivo della regione. Tenuto all’arena dello stretto, il concorso ha riunito i migliori pasticceri italiani attorno a un ingrediente che sta guadagnando spazio nella pasticceria contemporanea.
Il valore simbolico e gastronomico del bergamotto di reggio calabria
Il bergamotto è considerato un prodotto unico al mondo, coltivato quasi esclusivamente nella fascia costiera intorno a reggio calabria. Il frutto è noto per il suo aroma intenso e per il suo uso prevalente nell’industria cosmetica e profumiera, ma di recente sta trovando un ruolo sempre più importante nella gastronomia e nella pasticceria. Questa competizione vuole proprio far emergere le potenzialità del bergamotto come ingrediente principale, sottolineandone l’identità territoriale e la qualità.
Il bergamotto porta un gusto agrumato, fresco e leggermente amaro che esalta dolci e preparazioni raffinate. L’evento infatti ha riunito 32 candidati provenienti da tutta italia, selezionando 10 finalisti per presentarne le creazioni in tre categorie ben distinte: torta da credenza, lievitato e torta gelato. La competizione non ha solo mostrato la versatilità del bergamotto, ma ha richiamato anche l’attenzione su pratiche di lavorazione e abbinamenti originali, stimolando quindi una nuova attenzione verso questo agrume.
Leggi anche:
Le caratteristiche della competizione e la giuria di esperti
La finale si è svolta in un contesto pubblico e rappresentativo, l’arena dello stretto, luogo che ben incarna l’identità calabrese. La giuria ha avuto un ruolo cruciale ed è stata composta da nomi di rilievo nel mondo della pasticceria. Tra i giudici spiccava il maestro iginio massari, riferimento italiano della disciplina, insieme ai maestri francesi pascal lac e thierry bamas. A loro si aggiungeva markus bohr, chef esecutivo presso harrods di londra. Questa combinazione di esperti ha garantito un giudizio professionale, attento ai dettagli tecnici e a quelli sensoriali.
Ogni finalista ha presentato una selezione di dolci da valutare, con una particolare attenzione alla capacità di integrazione e valorizzazione del bergamotto all’interno delle ricette. Le categorie ammesse offrivano una diversa espressione del gusto e della lavorazione: la torta da credenza interpretava forme classiche adattate all’agrume, il lievitato consentiva esplorazioni sulle texture e la torta gelato metteva alla prova l’uso innovativo del bergamotto in prodotti freddi.
Le creazioni vincenti di felice venanzi e il suo percorso professionale
Felice venanzi ha ottenuto il primo posto con due creazioni: gioia reggina e bergamìa. Gioia reggina combina una base di frolla aromatizzata al bergamotto e pistacchio con un cake al mandarino e bergamotto, completata da una gelatina di mango e bergamotto. Bergamìa è invece una torta gelato che unisce pan di spagna, semifreddo al mandarino e bergamotto, gelato al pistacchio e semifreddo al cioccolato bianco e vaniglia. Questi dolci hanno convinto per la capacità di bilanciare aromi freschi e consistenze diverse.
Venanzi ha condiviso la soddisfazione con la moglie marta boccanera, sottolineando come il bergamotto sia diventato per lui una passione, scoperta grazie alla volontà di mettersi alla prova con un ingrediente poco utilizzato fuori dalla calabria. Classe 1983 e laureato in scienze politiche, si è dedicato alla pasticceria con la stessa determinazione. Dal 2014 gestisce insieme alla famiglia la pasticceria gruè a roma, riconosciuta da testate come forbes e gambero rosso per la qualità delle sue proposte.
Il riconoscimento del pubblico e la promozione del bergamotto oltre la calabria
Oltre al premio della giuria tecnica, venanzi ha ricevuto il premio del pubblico con gioia reggina. L’affetto e l’interesse manifestato dal pubblico confermano l’apprezzamento per questa reinterpretazione originale del bergamotto. Venanzi ha voluto enfatizzare proprio questa seconda vittoria come segno di una conoscenza che può uscire dai confini calabresi e raggiungere palati anche nelle grandi città come roma.
Portare queste creazioni in pasticceria significa, per venanzi, far conoscere meglio l’agrume valorizzandone le caratteristiche uniche. Con questo progetto, il bergamotto può diventare un ambito simbolo di qualità e territorialità anche nel mondo dolciario, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione nel campo gastronomico italiano.