La situazione turistica a Roma è sotto la lente d’ingrandimento, con Federalberghi Roma che esprime serie preoccupazioni riguardo ai potenziali aumenti di spese per i visitatori. Non solo la tassa di soggiorno, ma anche il costo dei biglietti dei mezzi pubblici e l’ipotesi di un pedaggio per accedere a monumenti iconici come la Fontana di Trevi stanno alimentando un acceso dibattito. L’associazione di categoria avverte che tali misure avrebbero un impatto devastante non solo sul turismo, ma sull’intera economia della capitale.
Gli aumenti in discussione: una tassa contro i turisti
Negli ultimi anni, Roma ha visto un incremento della tassa di soggiorno che l’ha posta al vertice delle città europee per quanto riguarda i costi a carico dei turisti. L’Amministrazione Comunale ha avviato discussioni riguardanti un ulteriore aumento della stessa, cosa che ha suscitato le ire di Federalberghi Roma. Il presidente Giuseppe Roscioli ha definito questa prospettiva come “inconcepibile ed illogica”, rimarcando che un nuovo incremento rappresenterebbe una sfida insormontabile per la competitività turistica della capitale. L’ente si preoccupa che questa misura rischierebbe di far allontanare potenziali visitatori, dissuadendoli dal scegliere Roma come meta delle loro vacanze.
Oltre alla tassa di soggiorno, ci sono anche indicazioni su un aumento dei prezzi dei biglietti di bus e metro, che sembrano colpire in particolare le corse singole, spesso utilizzate dai turisti. Una situazione complessa che obbligherebbe i visitatori a dover sostenere costi più elevati anche per il trasporto pubblico, già da tempo in crisi a causa di problemi di viabilità e di disponibilità di taxi.
Il pedaggio per la Fontana di Trevi: una proposta controversa
L’ipotesi di introdurre un pedaggio per l’accesso alla Fontana di Trevi ha amplificato l’allerta di Federalberghi. Roscioli sottolinea che la Fontana è un’attrazione storica e culturale, da sempre accessibile a tutti. L’introduzione di un costo per visitarla potrebbe sembrare come una tassa extra, penalizzando l’esperienza turistica. Gli effetti di tale misura potrebbero essere devastanti, non solo per l’immagine della città, ma anche per il flusso di visitatori, già fortemente condizionato dalle attuali difficoltà economiche globali.
Roscioli fa notare che la monetina lanciata dai visitatori nella fontana rappresenta una notevole fonte di introiti per l’Amministrazione, suggerendo quindi che il pedaggio potrebbe risultare superfluo e dannoso. Con Roma che cerca di riprendersi dai colpi inflitti dalla pandemia, misure di questo tipo non solo sarebbero mal viste dai turisti, ma potrebbero anche compromettere anni di sforzi per restaurare l’immagine della capitale come destinazione turistica d’eccellenza.
Il richiamo a una politica turistica più sensibile
Federalberghi Roma ha fatto un appello chiaro alle istituzioni, invitando alla riflessione prima di prendere decisioni che potrebbero minacciare la ripresa del settore. “Vessare il turista” per questioni di trasporti in una città con tali problemi di viabilità potrebbe sembrare semplicemente incomprensibile. Roscioli ha messo in guardia le istituzioni dall’incorrere in un errore che potrebbe danneggiare irreparabilmente l’immagine di Roma e, per estensione, dell’Italia intera.
L’Associazione comunica la necessità di collaborare con l’Assessorato al Turismo di Roma Capitale, evidenziando che il rilancio della capitale come attrazione turistica richiede impegno e lungimiranza. “I nostri visitatori hanno diritto di sentirsi accolti e rispettati,” conclude Roscioli, richiamando l’attenzione sulla necessità di una politica che promuova il turismo in modo sostenibile, piuttosto che disincentivarlo con costi aggiuntivi. La bellezza e la storia di Roma sono tesori da tutelare, non una fonte di introiti a spese della disponibilità e della fruibilità per i turisti.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Donatella Ercolano