Fratelli d’Italia torna sulla questione del terzo mandato per i presidenti di regione. Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito, ha chiarito la posizione di Fdi dopo l’esecutivo nazionale, sottolineando l’importanza di un dibattito che vada oltre le singole realtà regionali. Il confronto riguarda un tema politico delicato che potrebbe tornare d’attualità in vista delle elezioni regionali dell’autunno 2025.
Posizione di fdi sul terzo mandato per i presidenti di regione
Giovanni Donzelli ha spiegato che il partito non ha una preclusione ideologica rispetto al terzo mandato, ma ritiene fondamentale che ogni decisione non venga presa in modo frammentato dalle singole regioni. Per Fdi serve una riflessione a livello nazionale che tenga conto dell’equilibrio tra i poteri e garantisca uniformità nelle regole. Donzelli ha evidenziato che è errato lasciare che ciascuna regione stabilisca autonomamente quanti mandati un presidente può ricoprire, perché questo rischierebbe di creare disomogeneità e confusione nel sistema istituzionale.
La questione del terzo mandato, ha proseguito, va affrontata in modo serio e approfondito, considerando gli effetti sull’assetto politico locale e nazionale. Fdi punta a evitare scelte impulsive o dettate da logiche di convenienza elettorale a breve termine, preferendo un confronto che coinvolga tutte le forze politiche e le istituzioni interessate. Donzelli ha ribadito che il partito è disponibile a discutere della questione quando sarà posta in modo formale dalla Conferenza delle regioni o da altri organismi rappresentativi.
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Possibili tempi e modalità del dibattito sul terzo mandato
La discussione sul terzo mandato potrebbe iniziare anche prima delle elezioni regionali previste per l’autunno 2025. Tuttavia, ad oggi, ha precisato Donzelli, le regioni non hanno ancora presentato un documento formale sull’argomento alla conferenza che riunisce i presidenti regionali. Se e quando questo accadrà, Fdi valuterà con attenzione i tempi e le modalità con cui affrontare il tema.
Donzelli ha sottolineato che il confronto deve essere ampio e non limitarsi ai singoli casi di singole regioni. Serve un dibattito complessivo che riconosca le implicazioni istituzionali e promuova soluzioni equilibrate. Il riferimento alla conferenza regionale indica inoltre la necessità che qualsiasi proposta arrivi da un organismo collegiale, che rappresenti più territori e punti di vista.
La posizione prudente ma aperta di fdi
In questo quadro, la posizione di Fdi resta aperta ma prudente, con l’obiettivo di sostenere un confronto rigoroso e non frammentato. Da parte sua, il partito vuole evitare che l’argomento venga usato a scopi politici contingenti, preferendo un dialogo strutturato e condiviso sul ruolo e la durata dei mandati nei poteri regionali.