Fazione Ue pronta a contromisure per dazi Usa ma punta ancora al negoziato con Washington

Fazione Ue pronta a contromisure per dazi Usa ma punta ancora al negoziato con Washington

La tensione sui dazi doganali tra Unione europea e Stati Uniti si intensifica, con Bruxelles pronta a contromisure mentre il presidente Usa Donald Trump difende la sua politica protezionista; Tajani a Washington per negoziati.
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L’Unione Europea e gli Stati Uniti restano in tensione sui dazi su acciaio e alluminio, con Bruxelles pronta a negoziare ma anche a rispondere con contromisure, mentre la visita del ministro italiano Tajani a Washington punta a favorire il dialogo commerciale e geopolitico. - Gaeta.it

La tensione sui dazi doganali tra Unione europea e Stati Uniti continua a infiammare il dibattito politico e commerciale a Bruxelles e oltre oceano. Mentre il presidente Usa Donald Trump difende la sua politica protezionista su acciaio e alluminio, l’Europa ribadisce la sua intenzione di negoziare ma si prepara a rispondere con contromisure precise. Nel frattempo, la visita del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani a Washington porta al centro del confronto le questioni commerciali e geopolitiche più urgenti.

L’unione europea punta ancora a un accordo nonostante la minaccia dei dazi trump

Il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, ha aperto la riunione straordinaria del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles sottolineando che Bruxelles ritiene preferibile una soluzione basata su dialogo e cooperazione. L’obiettivo degli europei è costruire un quadro stabile per i rapporti commerciali, evitando escalation che danneggerebbero entrambe le parti. Il timore, però, è legato alla possibile applicazione da parte americana di dazi intorno al 30%, che renderebbero praticamente proibitive molte esportazioni europee verso gli Stati Uniti. Questi dazi, se imposti, creerebbero un grave freno ai commerci reciproci.

Sefcovic ha ricordato che l’Unione europea ha deciso di sospendere le sue misure di riequilibrio su acciaio e alluminio fino all’inizio di agosto. Contestualmente è stata presentata ai Paesi membri una seconda lista di prodotti americani per un valore di circa 72 miliardi di euro, da utilizzare come base per contromisure se necessario. Il commissario non ha escluso l’uso di altri strumenti, ribadendo che “tutti gli strumenti sono sul tavolo”. La linea europea resta quindi prudente ma ferma: evitare crisi commerciali è l’imperativo ma occorre agire preparati.

Trump conferma la sua posizione e rilancia le ragioni dei dazi, europa pronta a rispondere

In risposta ai segnali europei, il presidente Trump si è mostrato disponibile a un confronto aperto, affermando che “gli Stati Uniti sono sempre pronti a parlare anche con l’Europa”. Tra l’altro ha difeso su Truth Social la sua politica commerciale ricordando che da decenni gli Stati Uniti sono stati “derubati sul commercio e la difesa da amici e nemici allo stesso modo”. Trump ha sottolineato le perdite finanziarie subite dagli Stati Uniti e ha motivato l’introduzione dei dazi come necessaria per ristabilire un equilibrio che definisce “non più sostenibile”.

Il presidente Usa ha auspicato che gli altri Paesi comprendano questa situazione e abbiano la volontà di rispettare ciò che è giusto per l’America. Dal suo punto di vista, questo dovrebbe portare a un riconoscimento del percorso scelto dagli Usa e a una maggiore cooperazione. Rimane così aperto un canale di dialogo ma al tempo stesso resta ferma la volontà di confermare i dazi che, agli occhi di Washington, rappresentano una difesa dell’interesse nazionale.

Posizione e prudenza degli stati membri ue: tra contromisure concrete e volontà di accordo

Oltre alle dichiarazioni ufficiali di Sefcovic, anche i ministri di diversi Paesi membri hanno espresso chiaramente la posizione europea. Lokke Rasmussen, ministro degli Esteri danese e presidente di turno dell’Ue, ha affermato che non esiste desiderio di una guerra commerciale, che sarebbe devastante per entrambi i continenti. Ha confermato però che l’Europa deve mostrare fermezza, prepararsi a usare strumenti e non escludere nulla.

Il ministro delegato francese al Commercio, Laurent Saint-Martin, ha detto che è necessario passare a contromisure concrete, mettendo sul tavolo ogni strumento utile per difendere gli interessi europei. La Francia vuole che si agisca subito, senza rinvii, utilizzando anche strumenti come lo strumento anti-coercizione contro eventuali pressioni commerciali.

Dalla Spagna, il ministro Carlos Cuerpo ha definito la situazione simile a quella di pochi giorni fa, invitando a spingere per una conclusione positiva dei negoziati. Allo stesso tempo, ha ribadito che l’Ue deve prepararsi a contromisure in caso di mancato accordo entro inizio agosto, seguendo le direttive della presidente Ursula von der Leyen.

Visita di tajani a washington: focus su dazi e guerra in ucraina nei colloqui con esponenti americani

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è atterrato alla Joint Base Andrews di Washington per una serie di incontri che mettono al centro le tensioni commerciali ma anche la guerra in Ucraina. Il primo appuntamento è stato con il segretario di Stato Marco Rubio, seguito da colloqui con il senatore Jim Risch, che presiede la Commissione Esteri del Senato, e l’ambasciatore Jamieson Greer, rappresentante per il Commercio Usa.

L’incontro con Greer si concentra in particolare sulla questione dazi. Tajani ha sottolineato l’obiettivo dell’Italia, che condivide molta dell’Ue, di arrivare a un “doppio zero”: niente dazi né dall’Europa sugli Usa né viceversa. Anche se questo traguardo sembra difficile da raggiungere rapidamente, secondo Tajani è l’unico modo per dare una spinta vera all’economia di entrambi i continenti.

Il ministro ha ricordato che l’Europa ha già pronto un elenco di dazi su merci americane per circa 21 miliardi di euro, da utilizzare in caso di mancato accordo commerciale. La visita prevede anche momenti di confronto con esponenti della comunità d’affari italiana e italiana-americana, per tentare di rinsaldare legami economici e politici in un momento di forti tensioni.

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