La crescita dei consumi legati alla fast fashion impone nuove riflessioni sui suoi impatti ambientali. A Latina, il liceo scientifico Ettore Majorana ha partecipato a un progetto formativo pensato per far comprendere agli studenti le conseguenze di questo fenomeno, inserendolo in un percorso più ampio di educazione ambientale. L’attenzione si concentra sul rapporto tra moda usa e getta e sostenibilità, con un approccio pratico e diretto che coinvolge i giovani in prima persona.
Il progetto Climax e l’educazione ambientale per i giovani a Latina
Il progetto Climax, curato dall’associazione APS Altri Caratteri, ha coinvolto gli studenti del liceo Majorana con un programma di educazione ambientale strutturato in diverse tappe tematiche. Dopo aver affrontato temi come il risparmio energetico, il riciclo, l’alimentazione sostenibile, i cambiamenti climatici, la sostenibilità nelle aziende e la mobilità, il percorso ha dedicato la fase conclusiva alla fast fashion.
Climax si presenta come un progetto valido ai fini dei PCTO , con un laboratorio di comunicazione che unisce la fotografia naturalistica all’uso responsabile dei social network. Gli studenti hanno così maturato competenze pratiche nella comunicazione ambientale, sviluppando strumenti efficaci per sensibilizzare la loro stessa generazione sulle questioni ecologiche.
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Formazione pratica e risultati tangibili
Il percorso si è articolato in circa 20 ore di formazione, che hanno permesso di creare non solo consapevolezza ma anche produzioni tangibili, come contenuti fotografici e social gestiti direttamente dai ragazzi. L’impostazione pratica ha favorito un coinvolgimento attivo, molto più efficace rispetto a iniziative meramente teoriche.
Come fast fashion e sostenibilità si incontrano nell’incontro conclusivo
L’appuntamento finale si è tenuto lunedì 12 maggio 2025 presso il liceo Majorana, con la partecipazione di Sara Dellabella, giornalista esperta di economia circolare dell’agenzia AGI. Dellabella ha illustrato il fenomeno fast fashion e le sue conseguenze ambientali, inserendolo nel quadro più ampio della sostenibilità tessile.
La sua esperienza include la collaborazione al dossier “Sfide per un tessile circolare”, realizzato in collaborazione con Ecomondo, un punto di riferimento nel settore della green economy. Durante l’incontro, dopo un’introduzione teorica, è stato proposto agli studenti un quiz interattivo per stimolare riflessioni e coinvolgimento diretto.
“Questa modalità ha permesso di rendere concreta e accessibile una tematica complessa come quella del ciclo di vita dei vestiti, l’utilizzo delle risorse e l’impatto delle produzioni rapide e a basso costo sul pianeta.” L’incontro ha offerto spunti per capire come orientarsi verso scelte più responsabili anche nella quotidianità.
La creatività degli studenti e la comunicazione green sui social
Una delle realizzazioni più significative del progetto Climax è l’account Instagram @GreenMajorana, interamente gestito dagli studenti. Questo spazio social è nato per promuovere contenuti e informazioni sul tema ambientale, con un linguaggio vicino ai coetanei e un’attenzione agli strumenti digitali.
L’uso dei social, combinato con la fotografia naturalistica appresa nel laboratorio, ha offerto nuove modalità per raccontare il rapporto tra uomo e ambiente, mettendo in evidenza storie di attenzione e tutela ambientale sul territorio locale e non solo.
Mostra fotografica e diffusione culturale
Queste attività hanno consolidato la capacità degli studenti di comunicare messaggi chiari e diretti, spronando i loro pari a riflettere e agire in modo più sostenibile. Come parte finale, le fotografie sono state raccolte in una mostra dedicata, allestita presso la Libreria Feltrinelli di Latina, luogo scelto per il suo valore culturale e di aggregazione.
Il sostegno di ETS e l’importanza della collaborazione per progetti ambientali
Il progetto Climax si è potuto realizzare grazie al contributo di ETS, una società specializzata nel settore ingegneristico con un focus sulle infrastrutture sostenibili. Il supporto ha permesso di dare concretezza alle attività proposte ai giovani, offrendo risorse e competenze che hanno alimentato la qualità didattica del percorso.
Questo tipo di collaborazione tra enti privati, scuole e associazioni si conferma essenziale per avvicinare le nuove generazioni ai temi ambientali in modo concreto e partecipato. Il mix tra informazione, creatività e tecnologia rappresenta uno degli strumenti più efficaci per accendere l’interesse e stimolare nuovi comportamenti.
L’esperienza di Latina è una delle tante testimonianze a livello nazionale che dimostrano come le scuole possano diventare veri laboratori di consapevolezza ambientale, coinvolgendo direttamente gli studenti e preparandoli a scelte responsabili da cittadini.