Farnese festival a parma: la filarmonica toscanini con dallapiccola e stravinskij nel cortile del guazzatoio

Farnese festival a parma: la filarmonica toscanini con dallapiccola e stravinskij nel cortile del guazzatoio

Il Farnese Festival a Parma unisce musica barocca e novecentesca nel suggestivo Cortile del Guazzatoio, con la Filarmonica Toscanini diretta da Sasha Yankevych che esegue opere di Luigi Dallapiccola e Igor Stravinskij.
Farnese Festival A Parma3A La F Farnese Festival A Parma3A La F
Il Farnese Festival a Parma propone un concerto nel suggestivo Cortile del Guazzatoio, con la Filarmonica Toscanini diretta da Sasha Yankevych che esegue opere novecentesche ispirate al barocco di Dallapiccola e Stravinskij, in un dialogo tra passato e presente. - Gaeta.it

Il farnese festival torna con una serata dedicata alla musica che mescola passato e presente, ospitata nel cortile del guazzatoio del complesso monumentale della pilotta a parma. Il 5 giugno alle 20.30, la filarmonica toscanini, guidata dal direttore sasha yankevych, presenta un concerto dal programma inedito e raffinato. Il repertorio comprende la tartiniana i di luigi dallapiccola con la violinista solista mihaela costea e la suite da concerto pulcinella di igor stravinskij, due opere del novecento che traggono ispirazione dal barocco.

La cornice storica e musicale del complesso monumentale della pilotta

Il cortile del guazzatoio, parte del complesso monumentale della pilotta, è una delle location storiche più suggestive di parma. La pilotta, edificio emblematico della città, è un centro culturale e artistico che conserva tracce di secoli di storia. L’ambientazione offre un impatto visivo e sonoro unico, arricchendo l’esperienza musicale con il fascino di un ambiente carico di memorie storiche. Per il farnese festival la scelta di questa sede permette di unire musica e architettura, sottolineando il legame tra il patrimonio culturale di parma e la musica. Il cortile, ampio e raccolto, consente una fruizione ravvicinata dei dettagli dell’esecuzione, garantendo un’atmosfera intima e coinvolgente.

Dialogo tra antico e moderno

Tale scelta valorizza il dialogo tra antico e moderno, ponendo in evidenza come luoghi storici possano ospitare eventi capaci di restituire nuova vita alle composizioni di riferimento. Il pubblico potrà ascoltare le musiche in uno spazio che parla di storia, rinnovando la percezione della musica classica anche tra i più giovani e gli appassionati.

La tartiniana i di luigi dallapiccola: un omaggio lirico a tartini

Luigi dallapiccola compose la tartiniana i nel 1951 come un riferimento diretto alle musiche di giuseppe tartini, violinista e compositore del settecento. La struttura del brano riflette un approccio che si distingue rispetto al dodecafonismo tipico di dallapiccola, ponendosi su un registro più melodico e lirico. Il solista della serata, mihaela costea, è chiamata a interpretare questo pezzo che fonde la tecnica moderna con un sentimento di rispetto e intimità nei confronti della musica barocca. La tartiniana i coinvolge temi e atmosfere che richiamano la poetica di tartini, ma li rielabora con una sensibilità contemporanea, dando vita a un dialogo tra epoche differenti.

La scelta di dallapiccola appare significativa nel contesto del festival, in quanto mette in risalto una composizione che non solo celebra un maestro del passato, ma lo fa attraverso uno sguardo personale e attuale. La musica si dipana in passaggi fluidi, dove la melodia del violino spicca su un accompagnamento orchestrale raffinato, rendendo la lettura dell’opera accessibile e appassionante. Questo connubio permette di riscoprire tartini attraverso una lente rinnovata, sottolineando il ruolo della tradizione musicale come base per la creatività moderna.

Un tributo intimo e lirico

La musica si dipana in passaggi fluidi, dove la melodia del violino spicca su un accompagnamento orchestrale raffinato.

Pulcinella di stravinskij: la riscrittura barocca del neoclassicismo

Pulcinella rappresenta un momento chiave nella carriera di igor stravinskij, segnando l’inizio del suo periodo neoclassico. Composto nel 1920 per i ballets russes di sergej diaghilev, il lavoro si basa su musiche attribuite a giovanni battista pergolesi e altri autori del diciottesimo secolo. Stravinskij rielabora questi temi settecenteschi con una libertà espressiva che gioca con ritmo, armonia e timbrica, dando vita a un brano ironico e sorprendente.

La suite da concerto di pulcinella mantiene l’energia e la teatralità del balletto originario, offrendo un percorso musicale che mette a fuoco la commistione tra continuità e rottura con la tradizione. La scelta di brani legati al barocco permette a stravinskij di reinventare motivi antichi trasformandoli in qualcosa di diverso: una musica che racconta il passato con un linguaggio nuovo. Nel contesto del festival, questa esecuzione mostra come il passato possa essere fonte di ispirazione ancora viva, capace di modulare nuove forme espressive.

Interpretazione dinamica e nitida

La versione proposta dalla filarmonica toscanini, diretta da sasha yankevych, promette una lettura nitida e dinamica, capace di esaltare i contrasti e i dettagli di una partitura complessa. Il pubblico potrà riconoscere le strutture barocche mescolate a un gioco di colori sonori moderno, che confermano pulcinella come una pietra miliare del novecento.

Il significato culturale dell’incontro tra barocco e novecento nel festival

Il farnese festival inserisce questo concerto all’interno di un percorso dedicato soprattutto al barocco, ma con una prospettiva che si apre verso il novecento e la sua reinterpretazione del passato. La combinazione di due opere come tartiniana i e pulcinella permette di cogliere due diversi modi di rapportarsi alla tradizione settecentesca. Dallapiccola offre un tributo intimo e lirico, mentre stravinskij costruisce un gioco ironico e reinventato.

Questo dialogo musicale sottolinea come la musica classica, anche quando lontana nel tempo, continui a parlare, a influenzare autori e ascoltatori. L’evento a parma diventa così un’occasione per riflettere sulle radici della musica europea e sulla capacità degli artisti di riconnettersi con la storia senza rinunciare alla propria voce originale. La serata mostra che la creatività non esclude mai il passato, anzi, lo trasforma e lo rende attuale.

Gli spettatori potranno beneficiare di questa esperienza, immersi in uno scenario storico e musicale ricco di suggestioni. La proposta della filarmonica toscanini conferma il festival come un appuntamento che valorizza composizioni meno frequenti, recuperando pagine importanti del repertorio e offrendo programmi che stimolano l’attenzione e la curiosità.

Change privacy settings
×