fanfara del 4° reggimento a cavallo chiude tre giorni di eventi dei carabinieri a villa borghese

fanfara del 4° reggimento a cavallo chiude tre giorni di eventi dei carabinieri a villa borghese

I carabinieri celebrano 211 anni a villa borghese, Roma, con eventi aperti al pubblico tra dimostrazioni tecnologiche, attività sportive, formazione sulla sicurezza e discussioni su ambiente e sostenibilità.
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L'Arma dei Carabinieri ha celebrato i suoi 211 anni a Villa Borghese, Roma, con eventi aperti al pubblico tra dimostrazioni, attività formative, sportive e momenti di dialogo sulla sostenibilità, coinvolgendo oltre 50 mila persone. - Gaeta.it

L’arma dei carabinieri ha festeggiato i suoi 211 anni con una serie di eventi aperti al pubblico a villa borghese, Roma. Circa 50 mila visitatori hanno preso parte a iniziative dedicate alla dimostrazione delle attività, alla promozione del reclutamento e a momenti di formazione e intrattenimento. L’evento si è concluso con l’esibizione al tramonto della fanfara del 4° reggimento a cavallo dalla terrazza del pincio. Il racconto di tre giorni all’insegna della presenza sul territorio e del rapporto con i cittadini.

Una festa aperta con attività dimostrative e incontri

Dal 15 al 17 giugno, villa borghese è diventata palco per le donne e gli uomini dell’arma che hanno mostrato a cittadini di ogni età molteplici aspetti del loro lavoro quotidiano. I bambini hanno potuto salire a cavallo e imparare alcune tecniche come la ferratura, sotto la guida degli istruttori del 4° reggimento a cavallo. Il raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche ha portato un software con visori 3D capace di simulare scene del crimine in modo interattivo, attirando l’interesse di curiosi e studenti. Altri stand hanno mostrato strumenti e tecnologie impiegate nell’antifalsificazione monetaria, con l’uso di luci ultravioletto per riconoscere le banconote false. Il nucleo subacquei ha allestito una vasca in cui si è potuto sperimentare il recupero di oggetti sommersi grazie a un robot teleguidato, con la partecipazione attiva di grandi e piccoli.

Questo spazio espositivo ha combinato elementi educativi, tecnologici e di intrattenimento, permettendo ai cittadini di conoscere più da vicino il lavoro spesso invisibile dei loro tutori dell’ordine. Le attività hanno invitato al confronto diretto, favorendo un dialogo informale.

La tecnologia e la formazione: simulazioni e strumenti in mostra

Tra le attrazioni più seguite, il cane robot “saetta” ha simulato un intervento delle squadre speciali per neutralizzare minacce esplosive in un ambiente addestrativo ricreato per l’occasione. Questa dimostrazione ha evidenziato come la tecnologia moderna coadiuvi le operazioni più rischiose, offrendo un esempio concreto di innovazione applicata all’efficacia operativa.

I militari della radiomobile hanno coinvolto il pubblico con una prova pratica: indossando occhiali speciali che riproducono gli effetti di alcol e droghe, le persone hanno potuto comprendere con chiarezza i pericoli della guida in stato di alterazione. La simulazione è stata molto apprezzata, toccando un tema centrale per la sicurezza sulle strade.

Un importante contributo è arrivato dall’automobile club d’Italia, che ha messo a disposizione un simulatore di guida a 360 gradi con visore VR. Questa tecnologia ha permesso di immergersi in situazioni di guida realistiche, rendendo evidente l’importanza della concentrazione e della disciplina alla guida.

Sport e ambiente: lezioni aperte e discussioni sulla sostenibilità

Anche l’aspetto sportivo ha trovato ampio spazio. Gli atleti del centro sportivo carabinieri hanno organizzato sessioni dimostrative di scherma e difesa personale, mostrando al pubblico tecniche e metodi di allenamento pratici. Questi momenti hanno coinvolto molti visitatori, soprattutto giovani, animando il villaggio con energia e partecipazione.

Il giorno conclusivo ha ospitato un talk dedicato alla tutela dell’ambiente, al quale hanno partecipato esperti per discutere della sostenibilità, dell’agricoltura responsabile e del rapporto tra alimentazione e territorio. L’analisi ha toccato i cambiamenti nella biodiversità e nei paesaggi agricoli italiani, riflettendo sulle trasformazioni in corso e le sfide future.

Elena Zang, chef e foodblogger italo-cinese, ha raccontato la sua esperienza, spiegando come il cibo possa unire culture diverse e rappresentare uno strumento per riscoprire una cucina sostenibile. Ha sottolineato il ruolo della gastronomia nell’educazione ambientale, portando esempi concreti su come l’alimentazione può influire sul patrimonio naturale e culturale.

Il messaggio finale dei carabinieri al pubblico romano

L’evento ha confermato l’impegno quotidiano dell’arma dei carabinieri nel dialogare con la comunità. La partecipazione di migliaia di cittadini ha dimostrato interesse e fiducia verso una realtà che vuole farsi conoscere in modo trasparente e diretto.

L’esibizione della fanfara del 4° reggimento a cavallo, che ha chiuso la manifestazione dalla terrazza del pincio, ha regalato un momento suggestivo. Il suono degli strumenti, il tramonto sulla città e l’ambientazione storica hanno suggellato le giornate dedicate all’arma.

La presenza costante e il dialogo aperto con i romani hanno rappresentato il senso di questa iniziativa, che ha offerto occasioni di conoscenza, educazione e confronto. I progetti, le dimostrazioni e le attività sportive e ambientali messi in campo parlano di un’arma che vuole raccontarsi, puntando su trasparenza e vicinanza al cittadino.

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