Falso dentista a ciriè scoperto dai nas, studio chiuso per lavoro abusivo e rischi sanitari

Falso dentista a ciriè scoperto dai nas, studio chiuso per lavoro abusivo e rischi sanitari

Un falso dentista a Ciriè gestiva uno studio abusivo con gravi carenze igieniche; i carabinieri del Nas e la Guardia di Finanza hanno chiuso l’attività e avviato indagini sanitarie e fiscali.
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Un falso dentista senza titoli ha gestito uno studio abusivo a Ciriè, chiuso dai carabinieri del Nas; sono in corso indagini anche della Guardia di Finanza per irregolarità fiscali. - Gaeta.it

La scoperta di un falso dentista a ciriè ha riportato al centro l’attenzione sul fenomeno degli studi odontoiatrici abusivi in molte città italiane. Un uomo di circa cinquanta anni, privo di qualunque titolo sanitario, era riuscito a gestire uno studio nascosto, proponendo cure non autorizzate e mettendo a rischio la salute di decine di persone. L’intervento dei carabinieri del Nas ha portato alla chiusura immediata dell’attività e all’avvio di verifiche approfondite, coinvolgendo anche la Guardia di Finanza. In questo articolo, i dettagli sul caso, le criticità emerse e le conseguenze per il presunto abusivo.

Come funzionava lo studio abusivo a ciriè, dietro la facciata dell’attività odontoiatrica

Lo studio in questione si trovava in una via tranquilla di ciriè, lontano da occhi indiscreti. Apparentemente era un normale ambiente dedicato alla cura dentale, con tutti gli strumenti classici: poltrona, trapano, persino un’assistente. Solo che nessuno degli operatori aveva titoli riconosciuti. L’uomo al centro dell’indagine non risultava iscritto all’albo dei medici chirurghi e odontoiatri. Di fatto, si presentava come dentista senza averne i requisiti legali, gestendo un’attività invisibile ai controlli ufficiali e priva di autorizzazioni sanitarie.

Le persone venivano accolte con la promessa di cure professionali, spesso pagando tariffe inferiori a quelle dei centri regolari. Questo purtroppo è uno dei meccanismi che facilita la diffusione degli studi abusivi: l’appeal di prezzi bassi che però nascondono gravi rischi. Chi si affidava a quel finto professionista era ignaro delle condizioni igieniche precarie e dell’assenza di protocolli di sicurezza.

I carabinieri del Nas hanno descritto lo studio come un piccolo locale con gravi lacune sotto il profilo igienico-sanitario. La sterilizzazione degli strumenti risultava incompleta o del tutto assente, i locali non avevano impianti adeguati per l’emergenza e mancavano le autorizzazioni necessarie previste dalle norme di settore. Ogni elemento raccontava di un’attività improvvisata e pericolosa.

Il ruolo del nas nell’operazione e i rilievi riscontrati durante l’irruzione

L’azione dei carabinieri del Nas è stata parte di un piano nazionale contro le strutture sanitarie abusive, che in Piemonte e in particolare nella zona metropolitana di Torino ha già portato alla chiusura di diversi studi irregolari negli ultimi anni. Nel caso di ciriè, gli investigatori hanno raccolto informazioni e segnalazioni prima di passare all’irruzione definitiva.

Durante il blitz, i militari hanno trovato tutto ciò che confermava le ipotesi di abuso: documenti falsificati, materiale non sicuro e un’organizzazione che non rispettava nemmeno le basilari norme igieniche. Oltre al danno potenziale ai pazienti, la struttura rappresentava un elemento di concorrenza sleale rispetto a chi opera con regolare iscrizione e rispetto delle direttive sanitarie.

Subito dopo il sequestro, è stato disposto il fermo dell’attività con la chiusura amministrativa dello studio. All’uomo è stata notificata una sanzione economica consistente per esercizio abusivo della professione sanitaria e per le irregolarità igieniche. Le multe per questi reati possono arrivare a decine di migliaia di euro, un deterrente previsto dalla legge per tutelare soprattutto la salute pubblica.

Accertamenti fiscali: la guardia di finanza indaga su guadagni e fatturazione

Il caso non si è limitato alle violazioni sanitarie. Dalle indagini nate sul territorio di ciriè la Guardia di Finanza ha aperto una verifica tributaria sull’attività economica dell’uomo. Si cerca di capire se dentro quei locali sono stati incassati soldi senza dichiarazioni ufficiali, se siano state evitate tasse, o addirittura emesse ricevute false.

Se emergeranno elementi a conferma di evasione fiscale, oltre alle multe scatteranno misure come sequestri di beni per recuperare i capitali non dichiarati o sottratti al fisco. Questo passaggio sottolinea come l’abusivismo sanitario spesso sia accompagnato da altri reati economici, aumentando il danno sia alle casse pubbliche sia ai cittadini.

L’inchiesta fiscale è delicata e richiede settimane per verificare documenti e movimenti bancari. Per ora la priorità resta la tutela della salute, ma si segue anche l’aspetto finanziario per impedire che chi alimenta il mercato nero delle cure possa proseguire nascondendo i propri introiti.

Reazioni e timori a ciriè, l’appello dell’ordine degli odontoiatri

La notizia della chiusura dello studio abusivo ha fatto presto il giro di ciriè, suscitando preoccupazione tra chi vi si era rivolto negli ultimi mesi. Molti pazienti oggi si interrogano sull’effettivo rischio per la loro salute. Le autorità sanitarie locali hanno già avviato controlli sui soggetti trattati da questo falso dentista per scoprire eventuali danni o problemi derivati da pratiche non professionali.

L’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri ha rilanciato un invito alla cautela: i cittadini devono verificare l’iscrizione all’albo del professionista a cui si affidano. È possibile consultare online l’elenco ufficiale in pochi secondi. Attenzione va posta anche alla presenza di targhe, autorizzazioni e cartellonistica chiara fuori dallo studio. Diffidare di chi opera in condizioni opache o propone cure a prezzi insolitamente bassi può evitare rischi seri.

Gli odontoiatri sottolineano che la tutela della salute passa non solo dalle competenze, ma dall’osservanza delle leggi e dai controlli periodici. Il falso dentista di ciriè non è un caso isolato e ci ricorda quanto sia importante mantenere alta la guardia contro chi si presenta con un camice senza averne diritto.

Impegno continuo dei nas per contrastare gli studi abusivi in piemonte e torino

I carabinieri del Nas ribadiscono il loro impegno nel mantenere sotto controllo questa tipologia di abusi, che rappresentano pericoli reali per i pazienti e distorsioni per chi opera con trasparenza. Nel torinese e in tutta la regione si susseguono interventi mirati per individuare studi nascosti o irregolari, che spesso si presentano in modo simile a quelli regolari ma senza rispettare alcuna norma.

Il fenomeno degli studi dentistici abusivi aumenta la possibilità di danni sanitari gravi, perché vengono assenti protocolli di sicurezza, controlli sulla sterilità e formazione degli operatori. Oltretutto genera concorrenza illegale, danneggiando professionisti abilitati e contribuendo a diffondere sfiducia.

Questa operazione a ciriè conferma quanto siano necessarie indagini accurate e interventi tempestivi per bloccare chi mette a rischio la salute pubblica senza alcuna competenza né autorizzazione. Le autorità hanno segnato un punto importante contro questa illegalità, facendo luce su un’abitudine che purtroppo persiste in diverse realtà italiane.

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