Extra Moenia: Il festival culturale di Napoli ritorna con eventi e laboratori gratuite

Extra Moenia: Il festival culturale di Napoli ritorna con eventi e laboratori gratuite

La rassegna “Extra Moenia – Il centro esploso” torna a Napoli con eventi gratuiti, concerti e laboratori artistici, promuovendo la cultura nelle periferie e celebrando tradizione e innovazione.
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Extra Moenia: Il festival culturale di Napoli ritorna con eventi e laboratori gratuite - Gaeta.it

Ritorna a Napoli la rassegna “Extra Moenia – Il centro esploso“, giunta alla sua terza edizione. Questo evento annuale, realizzato dall’Associazione Domenico Scarlatti, si sviluppa all’interno del progetto “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica“, promosso dal Comune e sostenuto dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo del Ministero della Cultura. Durante il festival, che si svolgerà nella VII Municipalità, saranno offerti spettacoli, concerti e laboratori artistici gratuite, volti a promuovere la cultura in diversi quartieri della città.

Un programma ricco di eventi

Quest’anno il festival offre un programma variegato e coinvolgente, con ben sei eventi tra concerti e spettacoli, oltre a quattro laboratori artistici e un convegno dedicato a “Tradizione e innovazione“. L’inaugurazione del festival è prevista per il 12 ottobre alle ore 19 alla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Secondigliano. Qui i partecipanti potranno assistere allo spettacolo “Catarì – Salvatore di Giacomo l’erudito“, con una formazione artistica di tutto rispetto che include il soprano Raffaella Ambrosino, il baritono Luigi Cirillo e il poliedrico Roberto Del Gaudio. L’evento sarà arricchito dalla musica dell’Orchestra da Camera di Napoli, diretta da Enzo Amato, insieme alla presenza di Francesco Pareti al pianoforte.

L’importanza della rassegna per le periferie

Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche culturali del Comune, sottolinea che “Extra Moenia” si pone come risposta alla necessità di realizzare una città policentrica, voluta dall’Amministrazione Manfredi. Questo approccio mira a far arrivare la cultura non solo nei centri storici, ma anche in quelle che sono state considerati per anni le periferie. Enzo Amato aggiunge che quest’anno, oltre agli eventi, il festival offre laboratori gratuite per persone di ogni età, come il laboratorio musicale dedicato ai tamburi a cornice e alle danze popolari. Uno di questi laboratori, gestito da Roberto Del Gaudio, è già attivo da settembre.

Spettacoli e concerti in diverse location

Il festival si protrarrà con vari eventi programmati. Il 13 ottobre alle ore 18 si svolgerà un convegno che tratterà il tema di “Tradizione e innovazione“. Il 19 ottobre, alla Chiesa dell’Immacolata di Capodichino, Lino Cannavacciuolo offrirà un concerto insieme a Gigi De Rienzo, Piero De Asmundis e Paolo Forlini. Il 26 ottobre invece, la Biblioteca comunale Guido D’Orso ospiterà Peppe Lanzetta, con la partecipazione di Elisabetta D’Acunzo. Il giorno successivo, il 27 ottobre, il centro commerciale La Birreria di Piazza Madonna dell’Arco sarà palco del “Concerto per la pace“, un evento che vedrà protagonisti l’Orchestra di Fiati del Liceo Musicale Margherita di Savoia e il Coro e Orchestra Parasinfonica AMI.

Un finale ricco di musica e performance

La rassegna si avvicina alla sua conclusione con una serie di eventi attesi. Il 31 ottobre, il Salone degli Aviatori ospiterà “Eduardo, Sik Sik e altre storie“, con la direzione artistica di Roberto Del Gaudio ed Elisabetta D’Acunzo. Infine, il festival si chiuderà il 3 novembre alle ore 19 presso la Masseria Luce di San Pietro a Patierno, con il concerto “Tammurrianti world project” di Emidio Ausiello e Michele Maione. Questo evento rappresenta una conclusione perfetta per un programma che ha saputo mescolare tradizione e innovazione, coinvolgendo la comunità e celebrando la ricca cultura di Napoli.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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