Il consiglio comunale di Bolzano ha visto una nuova svolta politica con l’ingresso di Manuel Nardo, ex candidato di La Civica, che ha deciso di passare a Forza Italia subito dopo il suo insediamento. Questo spostamento modifica gli equilibri e rafforza la maggioranza formata da Svp e centrodestra, suscitando tensioni tra gli ex alleati. I fatti sono avvenuti dopo la rinuncia di Angelo Gennaccaro, assessore regionale e capolista di La Civica, che in Regione governa con Svp e centrodestra, ma che in città si trova all’opposizione.
La surroga in consiglio comunale e il passaggio di manuel nardo a forza italia
Manuel Nardo è diventato consigliere comunale proprio in seguito alla rinuncia di Angelo Gennaccaro, che aveva ottenuto il consenso per un seggio ma ha deciso di non prenderlo. La surroga ha portato Nardo, primo dei non eletti, a entrare in consiglio. Tuttavia, il passaggio immediato di Nardo a Forza Italia ha colto di sorpresa molti, soprattutto perché è avvenuto senza alcun preavviso.
Non si è trattato di un semplice cambio di gruppo: la sua decisione sposta la maggioranza politica in consiglio, rafforzando la coalizione guidata da Svp e centrodestra, già al governo in Regione. In consiglio comunale, questo spostamento conferisce maggior peso al centrodestra nella guida del capoluogo altoatesino. La scelta è arrivata in un momento delicato, segnando una rottura significativa con La Civica.
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La reazione di angelo gennaccaro e le accuse di tradimento politico
Angelo Gennaccaro ha commentato duramente la svolta di Nardo, definendola un tradimento. Ha detto che il passaggio è avvenuto senza nessun confronto né segnale anticipatore e che Nardo ha “voltato le spalle” alla lista che lo aveva portato in consiglio. La tempistica è risultata particolarmente pesante agli occhi di Gennaccaro, perché coincisa con la sua stessa surroga ufficiale.
Gennaccaro ha raccontato di aver festeggiato insieme a Nardo la chiusura della campagna elettorale, e pochi giorni dopo si è trovato davanti a questa decisione improvvisa. Secondo lui, Nardo mira solo al “potere” e non agisce per convinzione politica. Ha aggiunto che chi cambia gruppo così rapidamente dimostra di avere motivazioni legate alla convenienza personale anziché a una reale adesione a un progetto condiviso.
Le implicazioni politiche per bolzano tra maggioranza e opposizione
Questo episodio porta a uno spostamento netto degli equilibri politici in consiglio comunale a Bolzano, dove Svp e centrodestra rafforzano la loro posizione. Non a caso, in Regione la stessa coalizione governa già con Gennaccaro che, da parte sua, si trova invece nella posizione di opposizione in città.
Il passaggio di Nardo a Forza Italia segna un momento di crisi per La Civica, che rischia di perdere rappresentanza e autorevolezza nel consiglio comunale bolzanino. Questo evento potrebbe influenzare anche le prossime dinamiche politiche locali, in particolare la capacità dell’opposizione di sostenere le proprie istanze. La mossa di Nardo complica le trattative e rende più fragile il ruolo dei piccoli gruppi che fanno riferimento a liste civiche non allineate alle grandi coalizioni.
La situazione politica tra coerenza e opportunismo nel centrodestra altoatesino
L’ingresso di Nardo in Forza Italia, subito dopo la sua nomina in consiglio, con un cambio di casacca non concordato, ha acceso un dibattito sul comportamento dei politici in Alto Adige. Il caso richiama in particolare l’attenzione sulla coerenza e i valori nella politica locale.
Il caso di Nardo non è isolato: in passato altri esponenti avevano già cambiato schieramento in tempi brevi, sollevando sospetti sulle reali motivazioni dietro questi movimenti. La politica altoatesina mostra così una certa fluidità tra le forze politiche, con spostamenti che spesso mettono in difficoltà i partiti e i gruppi civici.
Per il centrodestra, questo passaggio significa una maggiore solidità in consiglio comunale, ma lascia un clima teso all’interno di La Civica e nella coalizione di opposizione. La scelta di Nardo apre una discussione più ampia su quanto conti il metodo e la trasparenza nel mondo politico locale, al di là dei risultati numerici.