Francesco Tomasella, noto a Varese per aver sfidato le restrizioni anti-Covid, è stato condannato a 11 anni e tre mesi dal tribunale di Varese. L’ex candidato sindaco era sotto processo con l’accusa di stalking e violenza sessuale sulla sua ex compagna, che ha denunciato anni di violenze e paura. Il caso ha suscitato attenzione in città, soprattutto a causa della notorietà di Tomasella e delle polemiche legate al suo passato politico e personale.
Il processo e la condanna a 11 anni
Il tribunale di Varese ha emesso la sentenza nei confronti di Tomasella nel 2025, confermando la gravità delle accuse a suo carico. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di stalking e violenza sessuale, reati contestati dalla procura e provati durante il rito. La pena fissata è di 11 anni e tre mesi di carcere, leggermente inferiore alla richiesta della pm Maria Claudia Contini, che aveva sollecitato 12 anni e 6 mesi. La condanna arriva dopo un lungo iter processuale che ha raccolto testimonianze e prove a sostegno della versione della vittima.
Dettagli della sentenza
Il giudice ha tenuto conto dei dettagli raccontati dalla donna, che ha descritto anni di soprusi e timori. I fatti sono avvenuti nell’arco di circa tre anni, durante i quali la vittima ha subito angherie e violenze da parte di Tomasella. La prova oggettiva e le testimonianze hanno pesato nel pronunciamento del tribunale, che ha confermato la gravità delle azioni contestate. La difesa dell’imputato aveva chiesto attenuanti, ma alla fine la decisione è stata ferma e netta.
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La denuncia della ex compagna e il clima di paura
In aula, la vittima ha fornito un racconto dettagliato e doloroso riguardo ai maltrattamenti subiti. Ha parlato di momenti di terrore e di una paura costante che le ha segnato la vita per almeno tre anni. La donna ha detto: “Ho temuto per la mia vita, arrivando a pensare di non vedere il giorno successivo”. Ha espresso il timore che le sue figlie potessero restare senza madre, evidenziando l’impatto che quella relazione ha avuto anche sulla famiglia.
Il supporto legale
Il suo racconto è stato supportato dall’avvocata Chiara di Giovanni, che l’ha assistita durante tutto il processo. La deposizione è stata un momento cruciale, perché ha ricostruito passo dopo passo le dinamiche del rapporto con Tomasella. Ha denunciato minacce ripetute e un clima opprimente, riferendo episodi specifici di violenza e controllo. Il tribunale ha ritenuto credibile questa testimonianza, elemento decisivo per la condanna.
La posizione e la difesa di francesco tomasella
Francesco Tomasella si è sempre proclamato innocente durante il caso, respingendo con fermezza tutte le accuse di violenza. In aula ha sostenuto di non aver mai commesso alcun abuso e di non aver avuto l’intenzione di far male alla ex compagna. Negli interrogatori e nelle dichiarazioni ha descritto la relazione in termini diversi, negando le accuse di stupro e di stalking.
Iter giudiziario
Il tribunale aveva rigettato la richiesta di domiciliari per Tomasella, che dal maggio 2024 è in carcere. L’uomo ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, cercando di ribaltare la sentenza di primo grado. La posizione della difesa ruota attorno al presunto mancato fondamento delle accuse, e a contestazioni su alcuni dettagli nei racconti della ex compagna. Rimane forte però l’orientamento del primo giudice.
Il contesto e la notorietà di francesco tomasella
Tomasella è noto a Varese, oltre che per la sua attività politica, anche per la sua posizione contraria alle misure sanitarie anti-Covid. Nel marzo 2021, durante il lockdown, aveva organizzato una festa di compleanno in un ristorante a Brebbia, piccolo comune vicino a Varese. L’evento era stato scoperto e riportato da Striscia la Notizia, generando una certa eco mediatica.
Questi episodi hanno contribuito a creare un’immagine pubblica controversa dell’ex candidato sindaco. La condanna per stalking e violenza sessuale aggiunge un ulteriore capitolo doloroso nella sua vicenda personale e politica. La decisione del tribunale da oggi segna un punto fermo nel caso, che rimane sotto osservazione in vista del possibile appello e delle evoluzioni future.