Evento sulle nuove dolomiti approfondisce la transumanza come patrimonio culturale e turismo sostenibile

Evento sulle nuove dolomiti approfondisce la transumanza come patrimonio culturale e turismo sostenibile

Un incontro a Le nuove Dolomiti il 23 luglio 2025 approfondisce la transumanza nelle Dolomiti, patrimonio Unesco, tra tradizione alpina, tutela ambientale e turismo sostenibile con esperti e comunità locali.
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Il 23 luglio 2025, nell’ambito della rassegna "Le nuove Dolomiti", si terrà un incontro dedicato alla transumanza, patrimonio culturale Unesco, che esplorerà il suo ruolo storico, ambientale e turistico sostenibile nelle Dolomiti. - Gaeta.it

Un incontro dedicato alla transumanza animerà la rassegna estiva Le nuove Dolomiti il 23 luglio 2025 alle 18.30, presso la gellner Lounge dell’hotel Boite. L’appuntamento, promosso da Welcome Dolomiti con la collaborazione di Corte delle Dolomiti, mette al centro una pratica antica e radicata nella cultura alpina, legata allo spostamento stagionale del bestiame tra la pianura e le zone montane. Il dibattito si svolge su un duplice livello, culturale e ambientale, puntando anche al ruolo della transumanza nel turismo sostenibile della regione dolomitica.

La transumanza nelle dolomiti: un patrimonio riconosciuto dall’unesco

La transumanza è stata inserita nel 2019 nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Si tratta di un’antica migrazione stagionale del bestiame, che in estate si sposta verso i pascoli d’alta quota e in inverno scende verso i fondovalle. Questa tradizione ha modellato il paesaggio alpino e ha influenzato la vita delle comunità locali per secoli. All’evento verranno esaminati con precisione i processi storici che hanno portato al riconoscimento Unesco, evidenziandone gli elementi peculiari e la capacità di mantenersi viva nelle montagne delle Dolomiti.

Il confronto non riguarda solo l’aspetto culturale ma anche quello economico e ambientale. Questo modello di allevamento mantiene le montagne pulite, favorisce la biodiversità e sostiene le realtà agricole tradizionali. La transumanza, come patrimonio collettivo, rappresenta una connessione tra uomo e natura che va oltre il semplice spostamento del bestiame, configurandosi come elemento identitario e componente essenziale del territorio alpino.

Protagonisti e contributi

L’appuntamento vede la partecipazione di figure con competenze specifiche nel campo dell’agricoltura montana e della tutela ambientale. Stefano Lorenzi, segretario delle Regole d’Ampezzo, darà un contributo sulle pratiche tradizionali e l’organizzazione comunitaria legata alla gestione dei pascoli. Francesca Pasetti, biologa specializzata in ecologia applicata, racconterà le attività internazionali portate avanti dalla Fundacion Trashumancia y Naturaleza, un’organizzazione spagnola dedita alla salvaguardia della migrazione stagionale degli animali.

In collegamento da remoto parteciperà Nicola Di Niro, direttore del Centro Rurale di Assistenza Multiservizi , che illustrerà gli aspetti tecnici e innovativi legati alla promozione della transumanza come attrattiva turistica. La giornalista Katia Tafner guiderà la discussione, stimolando il dialogo tra esperti e pubblico e facilitando l’approfondimento delle tematiche chiave.

La transumanza come risorsa per uno sviluppo turistico sostenibile

L’evento cerca di mostrare come la transumanza possa rappresentare un ponte tra passato e futuro delle Dolomiti, andando oltre la conservazione storica. La migrazione stagionale degli animali è vista come un’opportunità per costruire forme di turismo che rispettino gli ambienti naturali e le comunità locali. Il valore legato alla tradizione si traduce in un potenziale di attrazione per chi cerca esperienze autentiche, legate ai cicli della natura e alle culture alpine.

La rassegna le nuove dolomiti

La rassegna Le nuove Dolomiti mira a intrecciare conoscenze tradizionali con prospettive nuove, per stimolare riflessioni sul modo in cui si può vivere e valorizzare il territorio montano. L’incontro del 23 luglio si colloca in un percorso di dialogo che coinvolge produttori, esperti, operatori turistici e residenti, con l’obiettivo di condividere idee e soluzioni concrete per il domani delle Dolomiti.

Ogni intervento naturale alla serata mira a definire chiaramente la transumanza come risorsa possibile e concreta, adattabile ai tempi attuali senza perdere la relazione originale con il paesaggio e la cultura alpina. “La tradizione incontra l’innovazione per un futuro consapevole delle montagne”, dichiarano gli organizzatori.

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