Età media elevata nei carabinieri, 40mila uscite entro dieci anni e organico sotto pressione in Italia

Età media elevata nei carabinieri, 40mila uscite entro dieci anni e organico sotto pressione in Italia

L’Arma dei carabinieri e la polizia di Stato in Italia affrontano una crisi di organico e un’età media elevata, con rischi per la sicurezza soprattutto in regioni come Puglia, dove mancano migliaia di operatori.
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L’articolo evidenzia l’invecchiamento e la carenza di organico nei carabinieri e nella polizia italiana, con conseguenti difficoltà operative e rischi per la sicurezza, soprattutto in regioni come la Puglia. - Gaeta.it

Il panorama attuale dei carabinieri in Italia segnala un aumento significativo dell’età media del personale, con una parte rilevante prossima alla pensione. Questo crea tensioni sulla capacità dell’Arma di garantire la copertura dei servizi di sicurezza, soprattutto in aree con notevoli carenze di organico. A soffrire sono anche le forze di polizia, che affrontano una simile criticità, mettendo in discussione la tenuta complessiva del sistema di sicurezza.

L’età media del corpo carabinieri e conseguenze sugli assetti operativi

Ad oggi l’Arma dei carabinieri conta circa 116.000 uomini e donne. Di questi, il 40% ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni, una soglia che implica tra pochi anni l’ingresso massiccio nelle pensioni. Questo significa che 40.000 carabinieri sono destinati ad uscire dal servizio entro il prossimo decennio per raggiunti limiti di età. Il dato è stato evidenziato dal sindacato Sim, attraverso il suo segretario nazionale Antonio Serpi. Il problema assume contorni preoccupanti soprattutto nelle regioni dove la mobilità interna è limitata e i posti vacanti si accumulano da anni.

Caso puglia e difficoltà di mobilità interna

In Puglia, per esempio, trasferirsi richiede almeno vent’anni di servizio, creando un blocco alla rotazione degli uomini e, di fatto, influisce sulla distribuzione territoriale degli operatori. La situazione si complica con l’attuale carenza di circa 12.000 unità, segnalata dal comandante generale Salvatore Luongo poco tempo fa in audizione parlamentare. Il personale in servizio fa spesso i conti con turni lunghi e impegni complessi, senza un ricambio adeguato.

Il caso del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso durante un conflitto a fuoco in provincia di Brindisi, sottolinea la presenza di uomini in prima linea, spesso con età avanzata, che continuano a operare sul territorio, confermando l’importanza di mantenere un equilibrio tra esperienza e forza lavoro giovane.

Carenza di organico e strategie per affrontare la crisi

Il deficit di personale rappresenta un problema che si trascina da anni. L’Arma ha risentito dei tagli alle assunzioni e di un ricambio naturale ridotto rispetto alle necessità. Per tamponare la situazione, si è ipotizzato il ricorso ai carabinieri della riserva volontaria, figure già formate ma non in servizio attivo, che potrebbero svolgere compiti meno impegnativi. Il comandante Luongo ha chiesto l’arruolamento di questi ausiliari come misura temporanea.

Il maxi-concorso per 4.900 posti, avviato da poco, appare come una risposta necessaria per mettere una pezza all’emergenza. Tuttavia, i tempi per l’ingresso in servizio di nuovi agenti e la loro formazione sono lunghi. Nel frattempo, i carabinieri in servizio devono gestire carichi di lavoro elevati, specie nelle regioni più fragili.

Il sindacato Sim ha accolto con favore l’introduzione della riserva volontaria, definendola utile a sollevare il personale attivo da mansioni meno complesse. L’accento è posto sulle difficoltà di chi rimane a presidiare le strade, specie in aree ad alta tensione o con difficoltà socioeconomiche.

La situazione nella polizia di Stato

Le tendenze rilevate nell’Arma si riflettono anche nella polizia di Stato. Secondo dati del ministero dell’Interno aggiornati al dicembre 2023, lo 54% circa del personale ha un’età superiore ai 45 anni: il 34,9% è tra 45 e 54 anni, il 20,8% ha oltre 54 anni. La percentuale di giovani sotto i 25 anni è solo del 7%, mentre una quota del 20,6% ha tra 25 e 34 anni.

Il documento sul personale della polizia segnala 10.271 unità mancanti, corrispondenti a circa il 9% della dotazione prevista. Questi numeri evidenziano come anche la polizia soffra di un saldo negativo tra uscite ed entrate. L’invecchiamento generale comporta una ridotta capacità di azione sul campo, soprattutto in servizi di controllo e intervento rapido.

Gli sforzi per rinnovare le forze passano da concorsi e iniziative per reclutare giovani, ma le procedure sono lente e la domanda supera l’offerta. Ad aggravare il quadro intervengono anche le condizioni del lavoro, spesso gravi, che scoraggiano nuovi arruolamenti o causano uscite anticipate.

Impatto sociale e sicurezza percepita nelle aree più colpite

La difficile situazione di organico nelle forze di polizia e carabinieri ha ripercussioni immediate sulla sicurezza di molte comunità, soprattutto in territori con problemi di criminalità organizzata o degrado sociale. Zone come la Puglia, già citata per le difficoltà di turnover, spesso vedono ridursi la presenza regolare di pattuglie e servizi di prevenzione.

La gestione della sicurezza quotidiana diventa una sfida con meno uomini e un’età media elevata, che può implicare minori tempi di reazione e meno energie fisiche. Inoltre, nei turni notturni o in condizioni di maggiore rischio, il personale più anziano può trovarsi in difficoltà.

Non a caso, il sacrificio di chi combatte sul campo, come il brigadiere Legrottaglie, assume un valore particolare. Il suo caso ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire condizioni di lavoro adeguate a operatori spesso con difficoltà legate all’età e al peso delle responsabilità.

Gli interventi per rafforzare l’organico e bilanciare l’età sono una delle urgenze sottolineate sia dai sindacati sia dagli stessi vertici di polizia e carabinieri. Aumentare la presenza di giovani è considerato vitale per mantenere un presidio solido nei territori più sensibili e assicurare interventi efficaci in situazioni di emergenza.

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