Escursionista scomparso a Entracque, nessuna traccia dopo due giorni di ricerche tra sentieri impervi

Escursionista Scomparso A Entr

Ricerche senza esito per escursionista disperso a Entracque. - Gaeta.it

Laura Rossi

8 Settembre 2025

Sono passate più di 24 ore da quando un escursionista è scomparso nella zona di Entracque, in provincia di Cuneo, e le ricerche non hanno ancora dato risultati. Soccorso Alpino, vigili del fuoco, carabinieri e volontari stanno battendo una vasta area difficile, tra boschi e pendii scoscesi, nella speranza di trovare qualche segno che porti a lui. Anche le autorità francesi sono coinvolte, per controllare il versante oltre confine, visto che l’uomo potrebbe essersi spostato in territorio transalpino. A complicare tutto c’è il meteo, che nei prossimi giorni dovrebbe peggiorare e rischia di rallentare le operazioni.

Il messaggio prima della scomparsa e i primi passi delle ricerche

L’allarme è scattato domenica sera, intorno alle 19, quando l’escursionista ha mandato un messaggio ai familiari. Diceva di trovarsi «in discesa a circa tre ore di cammino dal parcheggio». Quella frase è diventata il punto di partenza per chi lo stava cercando. Da allora però non si è saputo più nulla di preciso sulla sua posizione.

La sua moto è stata trovata proprio al parcheggio, che ora segna uno dei confini del campo di ricerca. Da lì, i soccorritori hanno scandagliato i sentieri che collegano il rifugio Pagarì al bivacco Moncalieri. È un percorso conosciuto dagli escursionisti, ma che può diventare insidioso perché la visibilità cala in fretta. In questa prima fase, le ricerche si sono concentrate proprio su questo tratto, con l’aiuto del Soccorso Alpino e delle forze dell’ordine.

Ricerche estese e coinvolgimento della Francia

Il giorno dopo, visto che non si trovava nulla, si è deciso di allargare l’area da battere. Ora si controllano anche i versanti più bassi dei colli delle Finestre e di Saint Robert. Qui il terreno è molto impervio, una vera sfida per i soccorritori che devono muoversi con estrema cautela per non rischiare incidenti.

Per sicurezza, considerando che l’uomo potrebbe essersi spostato in Francia, sono state attivate le autorità d’Oltralpe. Anche loro hanno messo in campo squadre specializzate per cercare in montagna dal loro lato. Lo scambio di informazioni tra italiani e francesi è continuo e fondamentale per tenere sotto controllo un’area così ampia. Un coordinamento che potrebbe fare la differenza, soprattutto se l’escursionista si trova effettivamente oltre confine.

Elicotteri e tecnologia alla prova, nessun segnale

Per coprire terreno velocemente, le squadre hanno effettuato diversi sorvoli con gli elicotteri. Dal cielo si possono osservare zone difficili da raggiungere a piedi e individuare eventuali segni di passaggio o presenza.

In parallelo, è stata usata anche la tecnologia Imsi Catcher, che serve a captare segnali telefonici nei dintorni, nel caso il cellulare dell’escursionista fosse ancora acceso. Purtroppo, finora non è arrivato nessun segnale utile. Senza coordinate precise, le ricerche diventano molto più complicate, costrette a dipendere dalle condizioni del terreno e dalla visibilità naturale.

Meteo in peggioramento, le preoccupazioni per le prossime ore

Il tempo nelle prossime ore dovrebbe peggiorare, con pioggia e un calo delle temperature. Questo mette a rischio la rapidità e la sicurezza delle ricerche, soprattutto in una zona già difficile da percorrere. Le squadre stanno cercando di organizzare i turni per sfruttare le finestre di bel tempo durante il giorno.

A causa della pioggia e dei sentieri insidiosi, molti soccorritori stanno già rientrando a valle. Domani si tornerà a cercare, ma con la preoccupazione che il maltempo possa rallentare o complicare il lavoro. Tra terreno impervio, vastità dell’area e condizioni difficili, questa ricerca resta una sfida molto delicata.