Un uomo di 50 anni, originario della Repubblica Ceca, ha perso la vita durante un’escursione in val San Nicolò, val di Fassa. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, mentre percorreva il sentiero Lino Pederiva. La tragedia si è consumata lungo un tratto particolarmente impervio tra Sella Brunech e Passo San Nicolò, a circa 2.400 metri di altitudine. L’uomo faceva parte di una comitiva che ha subito allertato i soccorsi.
Il luogo e le circostanze dell’incidente
Il percorso interessato è quello che collega Sella Brunech a Passo San Nicolò, lungo il versante sud del Sas de Roces, in val San Nicolò. Si tratta di una zona nota per le sue pendenze ripide e tratti esposti. Quel pomeriggio l’escursionista probabilmente ha perso l’equilibrio mentre camminava su un tratto particolarmente insidioso. Da una quota di circa 2.400 metri, è scivolato per circa cento metri lungo il pendio roccioso, urtando con violenza contro le rocce sottostanti.
A quel punto i compagni di escursione hanno immediatamente chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 15. La scena è stata vista in presa diretta dai membri del gruppo, che non hanno potuto intervenire efficacemente per fermare la caduta. La zona impervia e la pendenza elevata rendono questa parte del sentiero rischiosa soprattutto in assenza di attenzione totale o in caso di condizioni ambientali non favorevoli.
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L’intervento dei soccorsi alpini e l’elicottero
La chiamata ha fatto scattare tempestivamente la Centrale unica di emergenza, che ha allertato i soccorritori specializzati. Sul posto sono arrivati cinque operatori della Stazione Centro Fassa del Soccorso alpino e speleologico del Trentino, pronti ad intervenire in una piazzola vicina.
Gli operatori non sono arrivati da soli; l’elicottero è decollato subito, imbarcando due operatori del soccorso montano per supportare le operazioni direttamente sul luogo dell’incidente. La macchina è giunta velocemente in hovering sopra il punto dove giaceva l’uomo precipi tato, permettendo a personale sanitario e tecnico di elisoccorso di calarsi con precisione.
Nonostante il pronto intervento e i tentativi di rianimazione, l’escursionista non ha risposto alle manovre di soccorso. Le ferite provocate dalla lunga caduta insieme all’impatto sulle rocce si sono rivelate fatali.
Gestione della salma e rilievi delle autorità
Dopo l’accertamento del decesso, le autorità competenti hanno autorizzato la rimozione della salma. Il corpo è stato trasportato a valle tramite elicottero, facilitando le operazioni di recupero in un’area difficile da raggiungere via terra.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i membri del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Passo Rolle. Questi hanno condotto i rilievi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a verificare eventuali aspetti legati alla sicurezza del sentiero.
Aggiornamenti sui protocolli di sicurezza
Il lavoro sul posto ha riguardato la raccolta di indicazioni precise su come si è svolta la tragedia, fondamentale per aggiornare i protocolli di intervento e prevenzione in una zona frequentata da escursionisti provenienti anche dall’estero. L’incidente richiama ancora una volta l’attenzione sulle difficoltà e i pericoli legati alle camminate su sentieri alpini con tratti esposti e scivolosi.