Enrico vanzina inaugura il festival internazionale del cinema di pompei con pellicole sul tema dell'identità culturale

Enrico vanzina inaugura il festival internazionale del cinema di pompei con pellicole sul tema dell’identità culturale

Il festival internazionale del cinema di Pompei 2025 valorizza l’identità culturale attraverso proiezioni, incontri con registi come Enrico Vanzina e Marco Risi, e un programma dedicato a giustizia sociale, moda e turismo.
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Il Festival Internazionale del Cinema di Pompei 2025, dal 3 all'8 giugno, unisce proiezioni di film internazionali e dibattiti sull'identità culturale, valorizzando il territorio tra cinema, archeologia e giustizia sociale, con eventi speciali e premi al cinema italiano. - Gaeta.it

Il festival internazionale del cinema di Pompei si prepara a svolgersi dal 3 all’8 giugno 2025, portando sul territorio una serie di proiezioni di film inediti e una riflessione profonda sull’identità culturale. Organizzato con l’intenzione di valorizzare la ricchezza culturale locale e internazionale, l’evento si concentra su vari aspetti come linguaggio, moda, turismo, archeologia e giustizia sociale. I protagonisti del mondo del cinema incontreranno il pubblico in un contesto suggestivo, all’interno dell’anfiteatro del parco archeologico, per creare un dialogo sulla ricchezza delle diversità culturali.

Enrico vanzina e la scelta di pompei come cornice del festival

Il festival prende avvio con il regista Enrico Vanzina che, nel corso della presentazione avvenuta al Maximall di Torre Annunziata, ha raccontato il suo primo incontro con l’antica Pompei. Vanzina ha definito l’esperienza come “un’emozione sconvolgente”, spiegando come la visita abbia rafforzato la sua consapevolezza della forza che origina l’identità culturale italiana. Questa rassegna cinematografica, da lui diretta artisticamente, si pone come risposta a un mondo che tende verso l’omologazione, cercando così di proteggere e far emergere le specificità culturali di ogni paese e comunità.

Il cinema come strumento contro l’appiattimento culturale

Il regista ha sottolineato come il cinema possa fungere da strumento per contrastare l’appiattimento culturale diffondendo storie provenienti da diverse parti del mondo. La scelta di Pompei non è casuale: il contesto archeologico offre uno sfondo unico che contribuisce a valorizzare il senso di appartenenza e le radici culturali.

Film in concorso e focus sui temi affrontati dalla rassegna

Tra i lungometraggi in concorso spiccano otto film provenienti da diverse regioni del mondo: un’opera africano-tedesca, due produzioni francesi, pellicole turca, messicana, giapponese e cinese. L’unico rappresentante italiano è il film “Da cosa nasce cosa”, creato da Gino Rivieccio, noto attore e regista nato a Napoli. Un film verrà presentato fuori concorso, per arricchire ulteriormente il programma.

I lavori selezionati puntano a stimolare una riflessione su contenuti culturali ed esperienze di vita differenti. I temi principali sono quelli legati alla storia, al costume, ma anche questioni contemporanee come l’emancipazione femminile e la giustizia sociale, che trovano spazio in incontri e dibattiti previsti nel calendario del festival.

Struttura dell’evento e iniziative per il coinvolgimento del pubblico locale

Gli incontri e le proiezioni si svolgeranno presso il Nexus Maximall Entertainment, un complesso nato da poco tempo a Torre Annunziata con sei sale cinematografiche e un auditorium capace di ospitare 364 spettatori. Inaugurato il 30 aprile 2025, questo centro rappresenta una novità per il territorio, che finora non disponeva di luoghi dedicati alla visione cinematografica.

La presidente del festival, Annarita Borelli, ha evidenziato che il costo dei biglietti sarà contenuto al minimo, proprio per facilitare l’accesso di più persone possibile e sottolineare il carattere non commerciale dell’evento. Durante i giorni dal 4 al 7 giugno sarà possibile assistere a incontri con registi come Marco Risi, Gianni Amelio e Neri Parenti. Questi appuntamenti si concentreranno sui rapporti tra cinema e territorio, linguaggio, costume e turismo.

Serata finale e premi assegnati con spettacolo musicale

L’8 giugno il gran gala finale chiuderà la rassegna nei pressi dell’anfiteatro di Pompei, con una cerimonia che prevede un red carpet e la consegna di premi alla carriera. Verranno premiati il regista Neri Parenti e l’attore Luca Ward per il loro contributo al cinema italiano.

La serata includerà anche un’esibizione dell’orchestra della Banda dell’Esercito Italiano, che eseguirà celebri temi cinematografici, accompagnata dal mezzosoprano Lucia Rubedo e dal violino di Marta Pignataro. Il premio verrà consegnato su creazioni artistiche dello scultore Domenico Sepe, aggiungendo un’ulteriore nota di valore artistico alla manifestazione.

Questa edizione del festival segna un punto di svolta per il legame tra cinema e identità culturale nel napoletano, offrendo uno spazio di confronto e dialogo che potrà favorire la crescita culturale e la valorizzazione del territorio.

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