La transizione verso modalità di trasporto meno impattanti è al centro delle strategie energetiche di molte aziende. Enilive ha delineato un piano per aumentare significativamente la produzione di biocarburanti, con l’obiettivo di supportare vari settori dei trasporti, tra cui stradale, marittimo e aereo. Questo impegno si inserisce in un contesto dove le soluzioni compatibili con le tecnologie esistenti rappresentano una delle risposte più praticabili alla riduzione delle emissioni in atmosfera.
Aumento della capacità produttiva delle bioraffinerie tra italia ed estero
Enilive dispone attualmente di impianti in Italia e all’estero con una capacità complessiva di lavorazione di 1,6 milioni di tonnellate di materie prime per biocarburanti. Il progetto a medio termine prevede un’espansione di questa capacità fino a superare i 5 milioni di tonnellate entro il 2030. Questo incremento non riguarda solo la disponibilità quantitativa ma anche la qualità e la diversificazione dei prodotti. Una parte consistente di questa crescita – circa 2 milioni di tonnellate – sarà destinata alla produzione di SAF, Sustainable Aviation Fuel, un carburante rinnovabile per il settore dell’aviazione.
Sostegno ai trasporti marittimi e aerei
Il piano di Enilive punta così a sostenere non solo il trasporto su strada ma anche quello marittimo e aereo, settori difficili da elettrificare ma fondamentali per la mobilità globale. L’intenzione è quella di garantire una produzione che risponda alla crescente domanda di alternative con un minore impatto ambientale, supportando anche gli obiettivi europei in materia di riduzione delle emissioni.
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Caratteristiche distintive dei biocarburanti nell’attuale scenario dei trasporti
I biocarburanti presentano almeno due vantaggi pratici rispetto ad altre tecnologie emergenti destinate alla decarbonizzazione dei trasporti. Innanzitutto, possono essere utilizzati senza modificare i veicoli attuali, siano essi auto, camion, navi o aeromobili. Questo elimina la necessità di sostituire l’intero parco mobilitare, un passaggio che richiederebbe tempi lunghi e investimenti significativi.
Infrastrutture esistenti e adozione rapida
In secondo luogo, i biocarburanti si basano sulle infrastrutture esistenti per la distribuzione e la vendita. Non serve costruire nuove reti di distribuzione; i carburanti rinnovabili possono così raggiungere immediatamente i consumatori attraverso le stazioni convenzionali, facilitando un’adozione rapida e capillare. Un esempio concreto è l’HVOlution, un biocarburante diesel di Enilive ottenuto al 100% da materie prime rinnovabili, disponibile in oltre 1.300 Enilive Station in Europa.
Questo prodotto si affianca ad altre alternative disponibili nella rete Enilive, fra cui le colonnine per la ricarica elettrica e il gas naturale liquefatto . Offrire diverse opzioni al cliente permette una scelta consapevole su come contribuire alla riduzione delle emissioni.
Il ruolo del tour d’europe nella promozione dei biocarburanti
Il Tour d’Europe, evento itinerante che ha fatto tappa nel Centro Congressi Eni a Roma, ha illustrato con dati concreti e misurazioni quantitative l’impatto già tangibile dei biocarburanti nei settori dei trasporti. Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, ha sottolineato come questa iniziativa rifletta l’efficacia immediata di tali carburanti nel percorso verso la riduzione delle emissioni.
Manifestazione e risultati concreti
Questa manifestazione ha messo in luce come le soluzioni a base di biocarburanti siano oggi non solo una prospettiva futura ma una realtà che contribuisce alla decarbonizzazione in modo pratico e misurabile. Il confronto durante il tour ha permesso di evidenziare la concretezza dei risultati raggiunti e la posizione di Enilive come attore impegnato nel campo della mobilità sostenibile, attraverso soluzioni applicabili in vari ambiti del trasporto.