Emporio sabaudo, il primo spazio fisico legato al blog Eat Piemonte di Dario Ujetto, ha aperto al Mercato Centrale di Torino. Questo progetto mira a trasformare l’acquisto dei prodotti enogastronomici piemontesi in un’esperienza culturale e sociale, andando oltre la semplice vendita. L’iniziativa, nata dall’unione di aziende locali, società di consulenza e punti di riferimento culturali torinesi, propone un modo diverso di vivere il cibo che passa attraverso la valorizzazione delle tradizioni piemontesi e l’inclusione sociale.
L’esperienza emporio sabaudo: un viaggio tra tradizione piemontese e innovazione sociale
Emporio sabaudo si presenta come qualcosa di più di un negozio. È uno spazio che unisce la vendita di prodotti tipici alla promozione delle storie dietro ogni eccellenza enogastronomica. Nato dal lavoro di un gruppo di aziende piemontesi e supportato da Feelthebeat, società specializzata nell’editoria eno-gastronomica, e Affini, storico locale di San Salvario, questo progetto crea un ambiente dove si intrecciano cultura, socialità e produzione locale.
Dario Ujetto, fondatore di Eat Piemonte, racconta che l’idea è maturata negli anni e ora ha trovato terreno fertile per restituire valore ai prodotti piemontesi, intesi come strumenti di cultura e inclusività più che come semplici alimenti. Questo spazio, il primo di questo tipo legato al blog, vuole coinvolgere produttori, aziende e appassionati in una rete che valorizza ogni aspetto della tradizione piemontese, promuovendo valori di condivisione e dialogo.
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Un hub culturale più che un negozio: le cinque colonne su cui si fonda emporio sabaudo
La filosofia di Emporio sabaudo ruota intorno a cinque elementi centrali. Prima di tutto il radicamento in un tessuto di oltre 24 aziende locali, selezionate per rappresentare la vocazione enogastronomica della regione. Poi la formazione di una comunità di “gastronauti”, ovvero appassionati che considerano il cibo come una chiave di lettura culturale e sociale. Il progetto si basa sull’idea di un “radical piemontese”: una lettura profonda delle tradizioni che diventa strumento di scambio e inclusione.
Infine, tutta l’esperienza è permeata da una cultura della condivisione che sottolinea il valore sociale del cibo e ne fa un punto di incontro. Emporio sabaudo funziona come un hub in cui si incontrano vendita al dettaglio, area per degustazioni e attività culturali. Lo spazio si sviluppa in tre zone collegate: la vendita di prodotti suddivisi per territorio, un’area degustazioni con tavolo comunitario dove produttori e clienti possono confrontarsi direttamente, e un calendario di eventi culturali con workshop, presentazioni e momenti di socialità.
Emporio sabaudo per il turismo e la valorizzazione di torino e del piemonte
Il lancio di Emporio sabaudo coincide con una fase positiva per il turismo a Torino e nella regione Piemonte. Nel 2023 la città ha raccolto 2,7 milioni di arrivi turistici, di cui più della metà da visitatori internazionali. La spesa media per turista ha raggiunto i 155 euro, con una quota importante dedicata all’enogastronomia. Questo settore contribuisce già quasi per un decimo al PIL regionale, con prospettive di ulteriore crescita nel 2024.
In questo contesto, Emporio sabaudo si inserisce come attrattore per turisti desiderosi di vivere esperienze autentiche. Non si limita a proporre prodotti tipici, ma mira a offrire un punto di riferimento in città per scoprire l’identità culturale attraverso l’enogastronomia. I torinesi, a loro volta, possono riscoprire le eccellenze locali in un luogo pensato per far dialogare produttori e consumatori, aggiungendo valore sociale e culturale alla dimensione del consumo.
Le partnership e le proposte tecnologiche di emporio sabaudo per potenziare la rete locale
Il progetto ha stretto accordi con diversi partner per ampliare la sua portata. In campo tecnologico collabora con l’app Kicè, sviluppata dalla torinese 3×100, che offre agli utenti la possibilità di creare reti di contatti durante gli eventi, favorendo incontri professionali senza necessità di conoscenze pregresse. Così, il Mercato Centrale non è solo un punto vendita, ma anche luogo d’incontro e di scambio professionale.
Sul fronte culturale, Emporio sabaudo si lega all’associazione Savoir Faire APS, salotto torinese dedicato alla promozione della cultura in varie forme, includendo anche l’enogastronomia. Queste collaborazioni permettono di organizzare con regolarità eventi dedicati, abbracciando presentazioni di libri, vernissage e workshop tematici. L’obiettivo è creare un ecosistema che non si fermi al commercio tradizionale, ma costruisca una nuova esperienza attorno al cibo piemontese.
Numeri e prospettive: il ruolo di emporio sabaudo nella promozione delle eccellenze piemontesi
Il debutto di Emporio sabaudo vede coinvolte oltre 24 aziende locali con un assortimento superiore a 400 prodotti esposti. Il calendario eventi prevede incontri con produttori, esperti di vari campi e attività collaterali come presentazioni di libri e mostre. Questi appuntamenti permettono di approfondire aspetti culturali e produttivi, offrendo ai visitatori occasioni per conoscere e apprezzare a fondo il patrimonio gastronomico del Piemonte.
Questa proposta amplia l’offerta torinese, unendo aspetti commerciali, sociali e culturali, e risponde alla crescente domanda di turismo esperienziale. Proprio in uno scenario regionale che vede il turismo e l’enogastronomia come risorse importanti per l’economia, Emporio sabaudo si inserisce come punto di riferimento capace di valorizzare tradizioni, territori e storie attraverso un approccio collettivo e partecipato.