Emergenza lavoro domestico: grave carenza di lavoratori stranieri e le criticità burocratiche

Emergenza lavoro domestico: grave carenza di lavoratori stranieri e le criticità burocratiche

Il settore del lavoro domestico in Italia affronta gravi difficoltà a causa della carenza di lavoratori stranieri e delle complesse procedure burocratiche, richiedendo riforme urgenti per migliorare l’assistenza alle famiglie.
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Emergenza lavoro domestico: grave carenza di lavoratori stranieri e le criticità burocratiche - Gaeta.it

Il settore del lavoro domestico in Italia sta vivendo un momento di grande difficoltà. Nell’ambito di un welfare nazionale già messo alla prova, la scarsa disponibilità di lavoratori provenienti da Paesi extra-UE rappresenta una problematica seria. Famiglie italiane sempre più alle prese con l’assistenza domestica si trovano a fronteggiare ostacoli notevoli, poiché le normative relative all’assunzione di lavoratori stranieri si dimostrano complesse e non sempre tempestive. Questa situazione non solo incide sulla vita quotidiana delle famiglie, ma compromette anche l’efficienza del sistema di assistenza sociale nel suo complesso.

Il quadro del lavoro domestico

Secondo dati recenti forniti dall’INPS, l’occupazione nel settore domestico ha raggiunto una cifra impressionante di 894mila lavoratori nel 2022, tra cui 429mila badanti e 465mila colf. Questi numeri riflettono un mutamento importante nel tessuto sociale, dove la domanda di assistenza, soprattutto per le persone anziane, è aumentata notevolmente. Il ruolo dei lavoratori stranieri, in particolare, si rivela essenziale: il loro contributo è imprescindibile per gestione della cura e per il sostegno delle famiglie italiane. Infatti, la crescente richiesta di supporto domestico, insieme all’invecchiamento della popolazione, rende prioritario un intervento efficace e mirato per facilitare l’ingresso di lavoratori stranieri.

Questo aumento di personale domestico è in gran parte attribuibile alla necessità di assistenza per la popolazione anziana, che continua a crescere. Tuttavia, l’aumento di domanda non sempre trova un adeguato riscontro nella disponibilità di lavoratori. Le famiglie che necessitano assistenza si trovano spesso in difficoltà nel reperire personale, in particolare a causa delle lunghe attese e delle complicate procedure burocratiche necessarie per l’assunzione.

La questione del Click Day

Le procedure di assunzione di lavoratori stranieri nel settore domestico includono un elemento particolarmente critico: il “Click Day”. Questo meccanismo, che permette l’invio delle domande di nulla osta per l’assunzione di lavoratori, è caratterizzato da finestre temporali molto ristrette in cui le famiglie possono presentare le loro richieste. Poiché i posti disponibili si esauriscono rapidamente, molte famiglie devono affrontare lunghi periodi di attesa, spesso anche di un anno, senza garanzie di ottenere l’assunzione desiderata.

Le complessità del Click Day spaziano dalla necessità di disporre di strumenti digitali come la PEC e la firma digitale, che non tutti i cittadini, soprattutto gli anziani, possiedono. Questo porta a una situazione in cui le famiglie devono dipendere da assistenza esterna, allungando ulteriormente i tempi di attesa e complicando il processo. L’assunzione di un lavoratore, frequentemente, richiede diversi mesi prima di concretizzarsi, creando una frustrazione crescente tra le famiglie in cerca di aiuto.

Proposte di riforma

Di fronte a questa situazione critica, diversi rappresentanti del settore hanno sollevato l’urgenza di un cambiamento nelle politiche di assunzione. Secondo l’Avv. Filippo Breccia Fratadocchi, Vicepresidente di Nuova Collaborazione, l’eliminazione del Click Day è fondamentale per garantire un accesso più diretto e meno complicato per le famiglie. La proposta prevede la creazione di un sistema di assunzione continuativa e permanente per i lavoratori stranieri nel settore del lavoro domestico, privo di quote numeriche e limitazioni temporali. Questo approccio non solo migliorerebbe la situazione delle famiglie in cerca di assistenza, ma contribuirebbe a rispondere in modo adeguato e tempestivo alle esigenze di un settore sempre più cruciale per il paese.

In sostanza, potenziare il settore del lavoro domestico e semplificare le procedure d’ingresso per i lavoratori stranieri rappresenta un obiettivo prioritario. Ciò non solo garantirebbe un supporto essenziale alle famiglie, ma contribuirebbe anche a un welfare nazionale più efficiente e sostenibile, adatto a rispondere alle crescenti necessità delle comunità italiane.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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