Elezioni comunali a Ravenna e altri comuni emiliani tra candidature divise e nuovi assetti

Elezioni comunali a Ravenna e altri comuni emiliani tra candidature divise e nuovi assetti

A Ravenna si vota per scegliere il nuovo sindaco dopo la fine anticipata del mandato di Michele de Pascale, con sette candidati e una forte divisione nel centrodestra che potrebbe portare al ballottaggio.
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Il 25-26 maggio in Emilia-Romagna si vota principalmente a Ravenna per eleggere il nuovo sindaco, con una competizione segnata da sette candidati e divisioni nel centrodestra, mentre in pochi piccoli comuni si rinnovano le amministrazioni dopo crisi locali. - Gaeta.it

La tornata elettorale in Emilia-Romagna del 25 e 26 maggio prossimo interessa in particolare il Comune di Ravenna, dove si scelgono il nuovo sindaco e il governo cittadino dopo la fine anticipata del mandato di Michele de Pascale, passato alla presidenza regionale. A Ravenna sette candidati si presentano con il sostegno di 18 liste diverse. Nel resto della regione, invece, si vota solo in pochi piccoli comuni, per lo più a causa di scioglimenti anticipati delle amministrazioni. L’esito ravennate richiama l’attenzione per la divisione interna al centrodestra, che rischia di complicare la partita elettorale.

Confronto e frammentazione tra i candidati sindaco a ravenna

A Ravenna la competizione per la poltrona di sindaco si apre con sette candidati, ma spicca una netta disparità tra le forze in gara. Alessandro Barattoni, 41 anni, segretario del Pd locale dal 2017, guida una coalizione molto ampia che riflette da vicino la maggioranza uscente che ha sostenuto de Pascale. La coalizione raccoglie il Pd, Avs, il Movimento 5 stelle, Pri, la civica Ama Ravenna e Progetto Ravenna, che vede impegnate forze come Italia viva, Azione, +Europa e Socialisti. Alle regionali dello scorso autunno de Pascale aveva ottenuto oltre il 58% dei voti in città, un parametro che pone grosse aspettative per Barattoni, chiamato a confermare quel consenso già nel primo turno elettorale.

Divisioni interne al centrodestra

Dall’altra parte il centrodestra mostra una divisione netta e potrebbe riscontrare difficoltà proprio a causa di questo scollamento. Fratelli d’Italia ha scelto Nicola Grandi, assicuratore e consigliere uscente di 55 anni. Grandi gode del sostegno di Forza Italia e della civica Viva Ravenna, ma non della Lega, che per contro punta su Alvaro Ancisi, storico consigliere comunale con la lunga esperienza legislativa dal 1966, oggi 85enne. L’ulteriore spaccatura emerge con la storica lista civica La Pigna, che ha messo in campo Veronica Verlicchi, consigliera comunale uscente. La sua candidatura ha acuito tensioni interne alla Lega, appoggiata da Nicola Rolando, capogruppo in consiglio comunale, ma non dai vertici del partito sul territorio.

Completano il quadro gli altri candidati: Marisa Iannucci, sostenuta da formazioni come Potere al Popolo, Rifondazione comunista, Ravenna in Comune e Pci; Giovanni Morgese per la Democrazia Cristiana, e Maurizio Miserocchi con la lista civica Ravenna al Centro. La pluralità di opzioni lascia presagire un voto frammentato, che potrebbe spingere verso il ballottaggio previsto per l’8 e 9 giugno.

I piccoli comuni emiliani chiamati alle urne nello stesso weekend

Nel contesto regionale, il voto coinvolge solo altri quattro comuni, tutti con popolazioni sotto i 15mila abitanti, dunque senza possibilità di ballottaggio. A differenza degli anni scorsi, il numero di Comuni al voto si è ridotto dopo le ultime elezioni del 2020, prorogate fino alla primavera del 2026 a causa della pandemia. Gli enti chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale quest’anno sono quelli che hanno attraversato crisi amministrative con dimissioni anticipate.

Il calendario del voto e i comuni coinvolti

Nel dettaglio, domenica 25 e lunedì 26 maggio si vota a Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena, a San Prospero nel modenese, e infine nei Comuni di Varano de’ Melegari e Fontevivo, entrambi in provincia di Parma. In questi centri, il candidato più votato sarà eletto direttamente sindaco. Questi appuntamenti elettorali rappresentano un momento significativo per la governance locale, soprattutto in vista dei prossimi passaggi di amministrazioni più grandi e strategicamente importanti nella regione.

«La molteplicità di candidati e la divisione interna al centrodestra a Ravenna aggiungono un elemento di incertezza alla competizione», si commenta negli ambienti politici locali.

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