Il settore dell’edilizia in Lombardia registra risultati positivi anche nel 2024, con un incremento del volume d’affari e un numero crescente di occupati. Gli ultimi dati emersi da Unioncamere Lombardia confermano la tenuta del comparto, nonostante alcune sfide legate al reperimento del personale e alle nuove esigenze di sostenibilità e innovazione. Questo articolo riassume i dati principali presentati a Milano durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia, offrendo un quadro dettagliato sull’andamento del settore.
Andamento economico del settore edilizio in lombardia nel 2024
L’anno 2024 si conferma come il quarto consecutivo di crescita per l’edilizia lombarda. Il volume d’affari nel settore è aumentato del 4,1%, segnalando una prosecuzione della fase positiva iniziata negli anni precedenti. Questa crescita è sostenuta non solo dall’aumento delle attività produttive ma anche dalla stabilità degli investimenti, che hanno raggiunto il 33% delle imprese attive, un dato leggermente inferiore al 35% registrato nel 2023, ma comunque indicativo di una certa propensione a mantenere livelli di spesa consistenti.
Durante la conferenza tenutasi a Palazzo Lombardia a Milano, l’assessore Guidesi insieme ai rappresentanti di Ance Lombardia e della Camera di Commercio di Varese hanno sottolineato come il settore rappresenti ancora un componente chiave per l’economia regionale. In effetti, l’edilizia non solo contribuisce al prodotto interno lordo lombardo, ma crea anche lavoro e opportunità di sviluppo per diverse figure professionali.
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Il primo trimestre del 2025 mostra segnali continui di crescita con un aumento del volume d’affari dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, si è registrato un calo leggero dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, segnalando una possibile fase di consolidamento delle attività. In questo contesto, le imprese stanno iniziando a guardare con cautela al futuro, con attenzioni particolari rivolte alla domanda di mercato, che ha mostrato un certo indebolimento.
Occupazione e sfide nel reperimento del personale nel comparto edilizio lombardo
Nel 2024 l’occupazione nel settore delle costruzioni in Lombardia è cresciuta del 3,3% rispetto all’anno precedente. I dati raccolti da Infocamere e Inps evidenziano come questo aumento sia spinto dalla necessità di mantenere i livelli di attività alti e, allo stesso tempo, di fronteggiare il pensionamento di una parte significativa della forza lavoro. La difficoltà più evidente per le imprese è proprio la carenza di manodopera qualificata, che si è trasformata nel problema principale per molti imprenditori del settore.
Il ricambio generazionale in edilizia sta chiedendo un inserimento rapido di nuove competenze, soprattutto riguardo agli ambiti della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale. Questa transizione mette sotto pressione le imprese, che devono trovare figure capaci di gestire strumenti tecnologici avanzati e processi più attenti all’impatto ambientale. Al momento, il mercato del lavoro fatica a fornire in maniera tempestiva i profili adeguati, creando rallentamenti nelle attività quotidiane e aumentando i costi legati alla formazione.
Non solo aumenta il numero di posti di lavoro ma si modificano anche le caratteristiche delle professioni richieste. Serve personale che conosca le normative ambientali, sappia utilizzare software per il building information modeling e gli strumenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Per questo, alcune iniziative regionali mirano a integrare formazione e innovazione nel tessuto produttivo esistente, per sostenere le imprese nell’evoluzione delle loro risorse umane.
Investimenti e prospettive future dopo il primo trimestre 2025
Il dato sugli investimenti del 2024 conferma una leggera contrazione, ma mantiene un livello che esprime chiaramente la volontà delle imprese di continuare a puntare sul settore. Un terzo delle aziende ha destinato risorse a nuovi progetti, attrezzature o tecnologie, a conferma del ruolo dell’edilizia come settore dove la modernizzazione resta una priorità.
Guardando al primo trimestre del 2025, il volume d’affari cresce rispetto all’anno passato, ma le imprese percepiscono già segnali di indebolimento della domanda. Per la prima volta, questa preoccupazione supera quella legata al reperimento del personale, indicando come il mercato stia cambiando rapidamente. La domanda meno robusta si riflette soprattutto nel mercato privato e negli investimenti diretti, settori più sensibili alle condizioni economiche e alle aspettative degli operatori.
L’assessore Guidesi ha evidenziato i programmi della regione per consolidare i risultati e sostenere l’innovazione. Tra queste iniziative, emerge la collaborazione con università e incubatori per promuovere startup nel campo dell’edilizia sostenibile e sicura, rispondendo ai bisogni specifici delle imprese. A Palazzo Lombardia si sta inoltre lavorando a un protocollo per definire il profilo della filiera lombarda dell’edilizia sostenibile, con lo scopo di diffondere le migliori pratiche e aumentare la diffusione di soluzioni innovative.
Sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica: sfide e opportunità per l’edilizia lombarda
L’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica resta al centro dell’agenda per il settore costruzioni. Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, ha spiegato come il comparto debba affrontare questo compito lungo tutto il ciclo di vita degli edifici. L’attenzione si sposta dalla mera costruzione fino alla manutenzione, puntando a risultati misurabili di sostenibilità ambientale.
In questo contesto, il progressivo calo dei costi delle materie prime aiuta le imprese a gestire meglio le spese, creando spazio per investimenti in efficienza energetica e tecnologie a basso impatto ambientale. L’adozione di questi strumenti aumenta la competitività delle aziende e può stimolare anche il mercato privato, che diventa più consapevole dei vantaggi collegati a edifici più sostenibili.
Il percorso verso un’edilizia più “verde” richiede un cambio culturale e operativo, con un’attenzione crescente al riuso dei materiali, all’efficientamento energetico e a sistemi costruttivi che riducono gli sprechi. Le iniziative regionali, insieme alla collaborazione con il mondo accademico, rappresentano un tassello importante per favorire questa trasformazione in modo coordinato e concreto.
Stato del mercato privato e ruolo dei fondi pubblici nel 2024-2025
I dati 2024 e del primo trimestre 2025 mostrano un rallentamento dell’attività soprattutto nel mercato privato. Gli investimenti in costruzioni registrano segnali di rallentamento, portando a una certa prudenza tra imprenditori e stakeholder. Questo fenomeno, rimarcato anche da Tiziano Pavoni, presidente di Ance Lombardia, non sembra tuttavia intaccare la solidità complessiva del settore.
La tenuta dell’occupazione e l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità restano i punti fermi per le aziende del territorio. Il mercato pubblico svolge un ruolo di traino fondamentale, sostenuto anche dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza , che continuano a finanziare progetti infrastrutturali e di sviluppo sostenibile. Le risorse pubbliche creano un volano per l’attività edilizia, promuovendo interventi in vari ambiti e mantenendo il settore attivo.
Ance Lombardia si impegna a rimanere vicina alle imprese con proposte concrete e il dialogo continuo con le istituzioni. L’obiettivo è cogliere appieno le opportunità offerte da questa fase di transizione, preparando il comparto ad affrontare i cambiamenti in termini di lavoro, tecnologia e mercato che si profilano in futuro.