Edgardo pistone presenta a torino il film ciao bambino e riflette sul ruolo del cinema per i giovani

Edgardo pistone presenta a torino il film ciao bambino e riflette sul ruolo del cinema per i giovani

Il film d’esordio di Edgardo Pistone, “ciao bambino”, racconta la difficile realtà giovanile nel rione Traiano di Napoli e sarà proiettato a Torino durante Un’Estate al Cinema il 2 luglio.
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Il film d’esordio di Edgardo Pistone, "ciao bambino", ambientato nel rione Traiano di Napoli, sarà proiettato a Torino il 2 luglio durante la rassegna Un’Estate al Cinema. Il lavoro, premiato e candidato al Globo d’Oro, racconta con onestà la realtà urbana e giovanile, riflettendo l’esperienza personale del regista. - Gaeta.it

Il film d’esordio di Edgardo Pistone, “ciao bambino”, arriverà a Torino il 2 luglio nell’ambito di Un’Estate al Cinema, la rassegna organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema che si svolge fino al 31 luglio. Il regista napoletano ha già ottenuto riconoscimenti importanti, come il premio Migliore Opera Prima al Festival del cinema di Roma, e la pellicola è candidata al Globo d’Oro. Il racconto di Pistone, ambientato nel rione Traiano di Napoli, affronta temi di realtà urbana difficili. Il regista ha commentato il suo approccio al cinema, sottolineando come questo mezzo rappresenti per i giovani un’opportunità preziosa.

La presentazione di ciao bambino a torino e le assenze di pistone alla rassegna

Il 2 luglio Torino ospiterà la proiezione di “ciao bambino” durante Un’Estate al Cinema, evento curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Sebbene sia previsto l’incontro con il pubblico, Edgardo Pistone non potrà essere presente in città per la premiazione del Globo d’Oro, che si svolgerà nello stesso giorno. Il regista ha confessato di non conoscere ancora Torino di persona, rimandando più volte la visita per motivi di impegni di lavoro e altri ostacoli. Non nasconde il desiderio di conoscere la città, ritenuta culturalmente vivace e importante per la sua attività cinematografica.

Questa impossibilità di partecipare di persona non ha però diminuito l’entusiasmo di Pistone nel portare la sua opera a Torino. Ha promesso di collegarsi in remoto per l’evento, manifestando interesse verso il pubblico locale. Torino rappresenta per lui una tappa essenziale non solo per la riconoscibilità culturale, ma anche come testimonianza dell’accoglienza di una città che ospita eventi rilevanti dedicati al cinema.

La trama di ciao bambino e il contesto sociale nel rione traiano di napoli

ciao bambino” racconta la storia di Attilio, un ragazzo di diciassette anni che vive nel rione Traiano, uno dei quartieri più complessi di Napoli. Questo è anche il luogo dove il regista è cresciuto, e la sua esperienza personale si riflette nel racconto. La vita di Attilio evolve quando incontra Anastasia, una giovane prostituta. Tra i due nasce un sentimento che spinge il giovane protagonista a scelte importanti per la sua vita. La narrazione mette in luce aspetti crudi della realtà giovanile e urbana, spesso ignorati o ridotti a stereotipi.

Il film si immerge in ambienti segnati da difficoltà sociali e mostra uno spaccato di un mondo difficile ma vivo. I volti e le situazioni riportate sullo schermo raccontano un’umanità che cerca un senso e un futuro, nonostante l’ambiente circostante frequenti ostacoli e problemi. Questa scelta di ambientare il film in un quartiere problematico nasce anche dalla volontà di Pistone di rappresentare con onestà la sua città, senza esitazioni né filtri.

L’origine del progetto e il rapporto tra cinema e realtà nei giovani secondo pistone

Edgardo Pistone ha spiegato che “ciao bambino” è nato dal bisogno personale di mettere in ordine i ricordi della sua adolescenza. L’idea era di riflettere su quel periodo travagliato, ricco di emozioni e contraddizioni. Il progetto ha iniziato a prendere forma in modo più concreto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. In quel momento il regista ha letto notizie sull’allarme tratta degli esseri umani, che ha acceso una scintilla nella sua sensibilità.

Pistone ha sottolineato come il cinema costituisca per i giovani un’occasione di evasione che non impoverisce, bensì arricchisce l’anima. Questa visione contrasta con la tendenza di chi fugge nella realtà virtuale o in esperienze che invece riducono la dimensione personale. Per lui, il cinema può offrire un modo per ampliare la comprensione della vita senza rifugiarsi in illusioni.

Il regista ha anche evidenziato la natura indipendente del suo lavoro, privo di conformismi o regole prestabilite. Il successo del film non dipende da formule né da compromessi, ma dalla capacità di colpire il pubblico e la critica con storie sincere e ben raccontate. Il riconoscimento ottenuto a Roma e la candidatura al Globo d’Oro ne sono una conferma diretta.

L’accoglienza di ciao bambino nel panorama nazionale e internazionale

ciao bambino” ha attirato l’attenzione non solo in Italia, ma anche all’estero. La stampa internazionale ha mostrato interesse verso la pellicola, apprezzandone il coraggio di raccontare storie fuori dai canoni tradizionali. Il film riesce a esprimere un linguaggio autentico e diretto, che arriva senza mediazioni al pubblico.

Questo consenso arriva da un progetto indipendente, una produzione lontana dai grandi circuiti industriali del cinema commerciale. Il fatto che “ciao bambino” sia stato premiato e candidato a riconoscimenti prestigiosi conferma che, anche nella dimensione indipendente, può esistere spazio per opere di valore.

L’esperienza di Pistone dimostra come un film possa vivere grazie alla sua capacità di essere bello e significativo, senza dover seguire regole imposte dal mercato. Questo modello artistico e culturale si sta ritagliando uno spazio crescente, raffinando la scena cinematografica italiana e internazionale. La partecipazione del film alla rassegna torinese ne rappresenta un passaggio importante per la diffusione e il dialogo con il pubblico.

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