Economia calabrese nel 2024: crescita rallentata ma segnali positivi in lavoro, turismo ed export

Economia calabrese nel 2024: crescita rallentata ma segnali positivi in lavoro, turismo ed export

L’economia della Calabria nel 2024 cresce moderatamente con un pil allo 0,8%, sostenuta dagli investimenti pubblici, aumento dell’occupazione e delle esportazioni, mentre consumi e turismo mostrano dinamiche contrastanti.
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Nel 2024 l’economia della Calabria ha registrato una crescita moderata dello 0,8%, sostenuta dagli investimenti pubblici, con miglioramenti nel mercato del lavoro, aumento del turismo e delle esportazioni, ma con consumi familiari ancora cauti e rischi legati al contesto internazionale. - Gaeta.it

L’economia della Calabria nel 2024 ha mostrato un’espansione modesta, rallentando rispetto all’anno precedente. I dati diffusi dalla filiale di Catanzaro della Banca d’Italia descrivono un quadro con luci e ombre, tra il rallentamento dei consumi e la spinta degli investimenti pubblici. Nel rapporto annuale si evidenziano inoltre variazioni significative nel mercato del lavoro e nelle attività legate al turismo e al commercio estero. Queste informazioni aiutano a capire come si muove la regione in un contesto nazionale e internazionale incerto.

Andamento del prodotto interno lordo e spinta degli investimenti pubblici

Il valore del prodotto interno lordo della Calabria nel 2024 è cresciuto dello 0,8%, una frenata rispetto all’1,3% segnato nel 2023. Questo dato emerge dall’indicatore Iter elaborato dalla Banca d’Italia e rispecchia la tendenza vista anche a livello nazionale. La dinamica dell’economia regionale ha registrato un rallentamento, legato soprattutto alla debolezza dei consumi interni.

I consumi delle famiglie hanno beneficiato soltanto in parte della diminuzione dell’inflazione, che va ricordato ha inciso positivamente sul potere d’acquisto. Il rallentamento dei prezzi non è stato sufficiente a far esplodere la domanda, limitando di fatto la crescita dell’attività produttiva. In controtendenza si sono mossi gli investimenti, con una componente pubblica che ha favorito l’espansione dell’economia locale. L’impegno degli enti pubblici ha sostenuto lavori e infrastrutture, offrendo un contributo netto positivo in un momento di generale incertezza economica.

Rischi dal contesto internazionale

Il rapporto sottolinea come i mesi successivi potrebbero risentire degli sviluppi geopolitici che agitano i mercati globali. Il quadro internazionale resta fragile, con tensioni commerciali che potrebbero influenzare l’andamento degli investimenti e del commercio.

Evoluzione del mercato del lavoro: occupazione e tasso di disoccupazione in calo

Nel corso del 2024 la Calabria ha visto crescere il numero degli occupati dello 0,4%, superando leggermente i livelli pre-pandemia del 2019. Questo dato indica un lento ma progressivo recupero dell’occupazione, segnale importante per la regione. Il tasso di occupazione, riferito alla fascia di età tra i 15 e i 64 anni, ha raggiunto il 44,8%, un risultato che resta comunque distante dai livelli medi di altre regioni italiane.

Parallelamente è diminuito il tasso di disoccupazione, passato dal 15,9% al 13,1%. Rivalutare questo indice aiuta a comprendere la condizione del mercato del lavoro in Calabria, anche se rimane un livello alto rispetto alla media nazionale. La crescita dell’occupazione è stata modesta e legata a diversi settori, principalmente a quelli più sensibili alle politiche pubbliche e agli investimenti infrastrutturali.

Lavoro temporaneo e precarietà

Non a caso, il sostegno agli investimenti pubblici ha aiutato anche a stabilizzare il mercato del lavoro, creando posti soprattutto temporanei o legati a progetti specifici. Restano comunque molte sfide legate alla qualità del lavoro, all’inclusione dei giovani e alla lotta alla precarietà.

Dinamiche del reddito e andamento dei consumi delle famiglie calabresi

Il reddito disponibile delle famiglie calabresi nel 2024 è cresciuto dell’1,5% in termini reali. Questo incremento si è verificato a seguito del rallentamento generale dell’inflazione, che ha migliorato il potere d’acquisto delle persone. Nonostante la crescita limitata del pil e dei consumi, il miglioramento del reddito reale rappresenta un elemento positivo.

Tuttavia, la crescita dei consumi non ha tenuto il passo del miglioramento del reddito, segnalando una certa cautela nelle spese delle famiglie. Le incertezze sull’economia globale e la persistente fragilità di alcuni settori hanno indotto molte persone a limitare le spese superflue.

Per di più, la fatiscenza delle infrastrutture commerciali e la distribuzione concentrata sul mercato interno influenzano le abitudini di consumo. Le politiche sociali e fiscali giocano un ruolo chiave nel sostenere il reddito familiare e, di riflesso, i consumi.

Crescita del turismo e variazioni nel traffico aeroportuale regionale

Il settore turistico calabrese ha segnato una crescita del 3% nelle presenze nel 2024. Questa espansione si riflette principalmente nell’aumento del traffico passeggeri negli aeroporti regionali, cresciuto del 7,5% rispetto all’anno precedente. I maggiori incrementi sono stati registrati negli scali di Crotone e Reggio Calabria, dove il numero di viaggiatori è salito in modo significativo.

L’aeroporto di Lamezia Terme ha invece subito un calo, con una riduzione del 4,4% dei passeggeri e del 4,7% dei movimenti aerei. Questi dati mettono in evidenza differenze sostanziali tra le diverse strutture, legate anche a scelte gestionali o a fattori geografici e infrastrutturali.

Valore del turismo

Il turismo resta una delle grandi risorse per la Calabria. La crescita dei flussi indica un interesse maggiore verso la regione, che può usufruire di un ricco patrimonio culturale e ambientale. Le oscillazioni nei dati aeroportuali segnalano però la necessità di adeguare servizi e collegamenti per sostenere ulteriori sviluppi in questa area.

Aumento degli scambi con l’estero e andamento dell’export calabrese

Nel 2024 la Calabria ha registrato un aumento delle esportazioni di merci pari al 9,4%, raggiungendo un valore di 965 milioni di euro. Questo risultato si discosta dalla tendenza al ribasso che ha coinvolto altre regioni del Mezzogiorno e dell’Italia nel complesso. L’incremento più consistente si è rilevato verso i paesi extra Unione Europea, con una crescita del 15,3%.

Le vendite verso gli Stati Uniti sono aumentate dell’1,5%, nonostante i nuovi dazi annunciati il 2 aprile dello stesso anno, che potrebbero influenzare le relazioni commerciali nel prossimo futuro. Questo risultato indica una tenuta delle imprese calabresi nel mercato globale.

L’espansione dell’export conferma l’importanza del settore manifatturiero e agricolo della regione, che continua a cercare sbocchi oltre i confini nazionali. L’aumento degli scambi con l’estero rappresenta un fattore rilevante per l’economia locale, che punta a consolidare le sue posizioni anche in un contesto internazionale sconvolto da tensioni geopolitiche.

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