È morto a milano l'attore e regista alessandro quasimodo, il figlio di salvatore quasimodo

È morto a milano l’attore e regista alessandro quasimodo, il figlio di salvatore quasimodo

Alessandro Quasimodo, attore e regista milanese figlio del poeta Salvatore Quasimodo, si è spento il 2 maggio 2025 dopo una lunga carriera nel teatro, cinema e promozione della poesia italiana.
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Alessandro Quasimodo, attore e regista milanese figlio del poeta Salvatore Quasimodo, è scomparso nel 2025 dopo una lunga carriera nel teatro, cinema e promozione della poesia italiana. - Gaeta.it

Lutto nel mondo della cultura italiana per la scomparsa di alessandro quasimodo, attore e regista milanese che ha attraversato il teatro e il cinema per oltre sei decenni. Nato nel 1939 dalla famiglia del poeta premio nobel salvatore quasimodo, ha dedicato gran parte della sua vita a promuovere l’eredità artistica del padre, mantenendo vivo il suo ricordo con letture e attività culturali in tutto il mondo. La sua carriera ha toccato palcoscenici importanti e pellicole di registi noti, sino alla malattia che lo ha portato via il 2 maggio 2025.

La vita e la formazione teatrale di alessandro quasimodo

Alessandro quasimodo nacque a milano il 22 maggio 1939, in una famiglia profondamente legata all’arte e alla letteratura. Suo padre, salvatore quasimodo, ricevette il premio nobel per la letteratura nel 1959, e sua madre, maria cumani, era una danzatrice. La formazione di alessandro fu radicata nel teatro: nel 1959 si diplomò come attore presso la scuola d’arte drammatica del piccolo teatro di milano. Successivamente partecipò a un corso di perfezionamento partecipando al festival dei due mondi di spoleto sotto la guida di lee strasberg, una figura di riferimento per il metodo actor training.

Debutto e collaborazioni principali

Il suo debutto teatrale avvenne proprio a spoleto nella pièce “motivo di scandalo” di john osborne, diretta da lamberto puggelli. Fu coinvolto in produzioni di rilievo tra cui quelle firmate da marco bellocchio in “timone d’atene” di william shakespeare e franco parenti in “il bagno” di vladimir majakovskij. Inoltre, si segnalò nella storica produzione italiana di “il compleanno” di harold pinter, al teatro uomo di milano, diretta da massimo binazzi. Il suo percorso professionale lo portò a collaborare con registi francesi e italiani come patrice chèreau e luca ronconi, quest’ultimo per “utopia” di aristofane nel 1972.

Gli anni con la cooperativa teatro pierlombardo e la svolta sulla poesia

Dal 1975 al 1978 quasimodo entrò a far parte della cooperativa teatro pierlombardo, fondata da franco parenti, con cui partecipò a spettacoli di rilievo come “il misantropo” di moliére e “il macbetto” di giovanni testori. Durante questo periodo ampliò i suoi interessi artistici anche nel teatro contemporaneo e nei testi più innovativi. Una svolta significativa arrivò intorno al 1979, quando decise di dedicarsi quasi esclusivamente alla poesia.

Questa fase si tradusse in un’intensa attività di spettacoli, performance e letture poetiche, spesso accompagnate dal musicista mario cei. Quasimodo portò le opere di poeti italiani su palchi di istituti culturali in Europa, Asia e Nord America fino ai primi anni 2000. In questo ambito si distinse per un approccio diretto alla parola poetica, in cui la voce e il corpo incontravano il verso scritto. Non a caso, una delle produzioni più note è stata “fuori non ci sono che ombre, e cadono”, uno spettacolo dedicato alle figure dei suoi genitori, rappresentato al piccolo teatro di milano nel 2003.

Contributo al cinema e alle produzioni radiofoniche

Anche il cinema ha visto la presenza di alessandro quasimodo, che ha partecipato a film diretti da personalità importanti come ugo tognazzi e federico fellini . Il suo lavoro si è esteso anche a produzioni rai, con ruoli in miniserie come “storia di anna” e “piccolo mondo antico”, dirette da salvatore nocita, e in film tv come “la donna in bianco” e “il conto montecristo”. L’esperienza radiofonica è stata ampia: quasimodo ha collaborato sia con la radio della rsi svizzera italiana che con la rai, realizzando numerose trasmissioni dedicate alla poesia italiana tra Ottocento e Novecento.

Tra queste, il ciclo di ventisei puntate dal titolo “saltimbanchi dell’anima” nel 1986 rimane un esempio del suo impegno nel portare la poesia a un pubblico ampio. Nel 2007 la sua voce è stata protagonista di una performance musicale a budapest nella dante-symphonie di franz liszt, interpretata con il duo pianistico bresciani-nicolosi. Nel 2014 fu la voce di giovanni xxiii nell’oratorio sacro presentato nella basilica di san giovanni in laterano, durante le celebrazioni per la canonizzazione del papa.

Il ruolo culturale e gli impegni civici a roccalumera e oltre

Alessandro quasimodo ha assunto un ruolo di rappresentanza culturale legato al parco letterario salvatore quasimodo, situato a roccalumera, nel messinese, paese d’origine della famiglia. Nel 2017 ha ottenuto la cittadinanza onoraria di roccalumera, dove ha promosso attività per valorizzare la memoria del padre. Ha seguito da vicino le iniziative per la conservazione della casa natale di salvatore a modica, oggi museo visitato da appassionati di letteratura.

Il suo impegno si è esteso anche a ruoli di giuria per premi letterari e di poesia, tra cui il san domenichino – città di massa, il premio città di castello, e il lord byron – porto venere golfo dei poeti, quest’ultimo fondato da lui stesso. Alessandro quasimodo ha lasciato una traccia profonda nel tessuto culturale italiano, intrecciando la sua storia personale con la diffusione della parola poetica e la cura del patrimonio artistico familiare. I funerali sono stati fissati per il 5 maggio nella chiesa di santa francesca romana a milano.

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