L’evento durum days 2025, tenutosi a roma il 14 maggio, ha rappresentato un momento importante per il settore del grano duro italiano. Organizzato da diverse associazioni di categoria come assosementi, cia, confagricoltura e italmopa, l’incontro ha visto confrontarsi i protagonisti della filiera cerealicola nazionale. La discussione si è concentrata soprattutto sulla proposta di creare un’interprofessione dedicata al grano duro, per affrontare insieme le sfide di un mercato globale sempre più competitivo e valorizzare la produzione italiana.
La proposta di un’interprofessione per il grano duro: obiettivi e necessità
Vincenzo martinelli, presidente della sezione molini a frumento duro italmopa, ha sottolineato la necessità di superare divisioni storiche nel comparto per costruire un dialogo continuativo tra tutti gli attori della filiera. Ha evidenziato come l’interprofessione non debba limitarsi a finalità di tipo sindacale o locale, ma lavorare per incrementare la competitività dell’intera filiera nazionale. “Questo richiede risposte concrete alle criticità strutturali che il sistema affronta da decenni, soprattutto riguardo alla valorizzazione della produzione interna.”
Un modello collaborativo per il mercato globale
Il modello collaborativo, secondo martinelli, va inteso come una risposta strategica in un mercato globalizzato e aperto, dove la filiera italiana deve distinguersi per qualità e affidabilità. La creazione dell’interprofessione mira quindi a favorire un salto culturale nel modo di affrontare le dinamiche produttive, commerciali e politiche legate al grano duro.
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Criticità del sistema e sfide del mercato globale per il grano duro italiano
La filiera del grano duro in Italia si confronta con questioni che perdurano da tempo, come la riduzione delle superfici coltivate e la concorrenza delle importazioni. Martinelli ha richiamato l’attenzione sull’importanza di non vedere le importazioni come una minaccia, ma come un complemento imprescindibile alla produzione nazionale. “Le materie prime importate rispettano infatti le normative sanitarie europee, garantendo sicurezza per i consumatori.”
Il problema principale resta invece la limitata crescita della granicoltura italiana. Per troppi anni infatti, la produzione nazionale è stata subordinata a tematiche legate al commercio internazionale, senza un adeguato sostegno o politiche che rafforzassero la coltivazione in Italia. In questo contesto, secondo l’esponente di italmopa, bisogna affrontare la sfida di aumentare le superfici coltivate e migliorare l’efficienza produttiva, mantenendo al centro la qualità come elemento distintivo.
Sfide interne ed equilibri produttivi
L’aumento delle superfici e l’efficienza produttiva rappresentano quindi due sfide chiave per sostenere la filiera, migliorandone la posizione nel mercato globale.
Ruolo dell’informazione e valorizzazione delle produzioni nazionali
Un punto centrale emerso durante la tavola rotonda riguarda il peso dell’informazione corretta e responsabile nel settore agroalimentare. Martinelli ha invitato a sviluppare una comunicazione proattiva in grado di mettere in luce le caratteristiche qualitative uniche dei prodotti derivati dal grano duro italiano. “Un’informazione precisa può contribuire a riequilibrare la percezione pubblica e quella degli operatori del mercato, spesso influenzata da un’eccessiva attenzione alle importazioni.”
L’interprofessione, oltre a lavorare sulle questioni produttive, deve impegnarsi nella diffusione di messaggi coerenti con i valori della filiera e con la sostenibilità delle produzioni italiane. La qualità e la sicurezza rappresentano un punto di forza che, se valorizzato anche attraverso l’informazione, potrebbe sostenere la crescita del comparto e consolidarne la posizione sul mercato.
Prospettive future dopo durum days 2025
Le discussioni del durum days 2025 hanno lasciato aperto il percorso verso la costituzione formale dell’interprofessione, visto come una strada necessaria per affrontare insieme le difficoltà e riallineare la filiera del grano duro italiano in un contesto mondiale sempre più complesso.