due tentativi di furto in tre giorni a Leinì: cresce la preoccupazione tra i residenti

due tentativi di furto in tre giorni a Leinì: cresce la preoccupazione tra i residenti

A Leinì, in provincia di Torino, due tentativi di furto in via Lombardore e via Caselle Vecchia hanno allarmato i residenti, che chiedono maggiore sicurezza e interventi più incisivi delle forze dell’ordine.
Due Tentativi Di Furto In Tre Due Tentativi Di Furto In Tre
A Leinì (Torino) due recenti tentativi di furto in via Lombardore e via Caselle Vecchia hanno allarmato i residenti, che chiedono maggiore sicurezza e un intervento più incisivo delle forze dell’ordine. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni a Leinì, in provincia di Torino, una serie di tentativi di furto sta creando allarme tra la popolazione. In particolar modo, due episodi hanno colpito due vie distinte, via Lombardore e via Caselle Vecchia, mettendo in allerta gli abitanti. La cronaca degli eventi racconta di intrusioni notturne fallite grazie all’intervento o alla reazione dei proprietari. Nel contesto di queste vicende, i cittadini chiedono misure di sicurezza più attente e una presenza più incisiva delle forze dell’ordine.

Il primo tentativo di intrusione in via lombardore

La prima segnalazione riguarda un episodio avvenuto in via Lombardore, dove alcuni sconosciuti hanno cercato di forzare una casa. L’accaduto risale a pochi giorni prima del secondo tentativo e ha visto l’intervento tempestivo dei residenti o il loro pronto allarme. Secondo le testimonianze raccolte dai vicini, gli intrusi sarebbero stati a bordo di un SUV bianco, un dettaglio che potrebbe risultare cruciale per le indagini in corso. Al momento, non si registrano bottini o danni ingenti, ma il gesto ha scosso la tranquillità del quartiere, facendo nascere sospetti e timori nell’intera comunità.

Dettagli sul tentativo

Questa prima incursione ha acceso l’attenzione soprattutto per il metodo utilizzato dai malviventi, che hanno scelto il tardo pomeriggio per il tentativo. I testimoni hanno riferito movimenti strani e l’arrivo di uno o più veicoli sospetti, elementi che si stanno verificando grazie alle registrazioni di telecamere private e ai rapporti diretti con i comandi di polizia municipale. Le indagini, però, proseguono senza comunicazioni ufficiali dalla questura o dai carabinieri, mentre i residenti sono invitati a mantenere alta la guardia e a segnalare qualsiasi anomalia.

Il secondo tentativo di furto in via caselle vecchia e la reazione dei residenti

L’ultimo episodio si è verificato sabato 19 luglio, intorno alle 23:23, in via Caselle Vecchia. Un gruppo ancora non identificato ha superato la recinzione di un’abitazione tentando di entrare, ma la fuga è stata immediata. Qualcosa ha disturbato i malintenzionati, nel dettaglio potrebbe essere stato l’intervento del proprietario o l’attivazione di un sistema d’allarme. I ladri sono usciti o fuggiti dalla stessa entrata, senza riuscire a rubare nulla. Il fatto è stato raccontato da un abitante che ha pubblicato un messaggio su Facebook. Il post si è rapidamente diffuso tra i gruppi cittadini, generando un’ondata di commenti e condivisioni.

Il clima nel quartiere

La scarecchia tra i residenti è palpabile. Gli utenti chiedono di vigilare con più attenzione per individuare movimenti sospetti e evitare che casi simili si ripetano. Nel thread si leggono appelli per chiamare subito le forze dell’ordine in caso di comportamenti anomali, oltre a suggerimenti per la protezione delle abitazioni. Tale tensione si traduce in un aumento delle comunicazioni tra i vicini, consolidando forme di sicurezza informale basate sulla collaborazione cittadina.

Risposte e assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle forze di polizia

Le forze dell’ordine finora non hanno diffuso dichiarazioni ufficiali né dettagli riguardo alle due azioni criminose. Questo silenzio istituzionale alimenta la percezione di vulnerabilità tra la popolazione. Tuttavia, la richiesta di una maggiore presenza di pattugliamenti serali e installazioni di sistemi di videosorveglianza cresce in modo significativo. Gli abitanti segnalano che un controllo più attento potrebbe scoraggiare ulteriori tentativi e migliorare il senso di sicurezza generale nel quartiere.

Le autorità, pur non comunicando pubblicamente, potrebbero essere già a lavoro per identificare i sospetti attraverso gli elementi raccolti, in particolare la descrizione del SUV bianco emersa nel primo episodio. In alcune aree limitrofe, la polizia ha aumentato i controlli, ma nel comune di Leinì serve un intervento mirato dedicato proprio ai punti in cui sono avvenuti gli eventi.

La percezione di insicurezza e le richieste della comunità locale

La somma di questi fatti ha generato un clima di attenzione e paura crescente tra i cittadini di Leinì. Il passaparola sui social network e nei gruppi WhatsApp ha svolto un ruolo importante nella diffusione dell’allarme, facendo diventare l’episodio virale. La comunità insiste sul fatto che sia necessario un intervento concreto e rapido, con più telecamere di sorveglianza nelle vie interessate e turni di pattugliamento coordinati.

I residenti riferiscono che il senso di tranquillità è scosso e che senza un’azione decisa i tentativi di intrusione potrebbero aumentare o diventare più violenti. Alcuni suggeriscono di organizzare gruppi di vigilanza privata o di coinvolgere le associazioni locali per sostenere iniziative di monitoraggio. Nel frattempo, tutti cercano di mantenersi informati e pronti a collaborare per evitare ulteriori episodi.

Change privacy settings
×