Il comando dei carabinieri della provincia di Avellino ha portato a termine le indagini che hanno portato all’identificazione di due uomini accusati di numerose truffe. I soggetti, un 30enne originario di Catania e un 26enne della provincia di Salerno, sono stati segnalati alla procura per una serie di raggiri ai danni di cittadini locali. Le truffe coinvolgono vendite online e false polizze assicurative distribuite con l’inganno tramite internet. Le forze dell’ordine hanno raccolto diverse denunce scaturite da casi concreti di mancata consegna di beni e servizi fittizi.
Le truffe sulle compravendite online: il caso del giovane di frigento
Tra gli episodi documentati, spicca quello che riguarda un ragazzo di Frigento. Questi aveva acquistato utensili promessi su una piattaforma online e pure sborsato alcune centinaia di euro in contrassegno. Il pagamento era stato effettuato, ma i beni non sono mai arrivati a destinazione. I carabinieri, dopo aver raccolto la denuncia, hanno avviato le indagini per verificare la truffa e risalire ai responsabili. In effetti, il giovane cliente si è rivolto alle forze dell’ordine proprio a causa di questo mancato recapito che ha lasciato senza merce e con la perdita economica.
Una truffa sempre più frequente
Questo tipo di truffa è diventato frequente negli ultimi anni. Gli annunci su internet attirano facilmente utenti poco esperti, soprattutto quando trattano di prodotti costosi o difficili da reperire. Le vittime inviano il denaro, spesso con modalità tracciabili, e poi non riescono a contattare il venditore o a ottenere rimborso. Nel caso specifico di Avellino, la testimonianza del giovane frigentino ha permesso di incastrare uno dei due accusati, in quanto gli strumenti acquistati non sono mai stati spediti.
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L’inganno della polizza assicurativa contraffatta a candida
Un altro raggiro è emerso nel comune di Candida, sempre in provincia di Avellino. Qui il secondo indagato ha finto di essere un broker di una compagnia assicurativa virtuale. È riuscito a convincere la vittima, facendosi accreditare settecento euro per una polizza che era completamente falsa. La falsa polizza non garantiva alcuna copertura assicurativa, ma presentava documenti contraffatti che, per un certo periodo, hanno tratto in inganno la persona coinvolta.
Il meccanismo del falso intermediario
La truffa del falso intermediario assicurativo si basa sulla credibilità di piattaforme online e società poco conosciute. L’illusione di ottenere servizi di protezione economica attrae chi ha bisogno di polizze a costi contenuti o rapide da attivare. I carabinieri hanno raccolto la testimonianza della vittima di Candida e hanno analizzato la documentazione falsificata, riuscendo a risalire al giovane salernitano. Questa attività illecita si connette ovviamente al quadro di precedenti denunciati per truffe simili.
Il profilo dei due truffatori e il percorso degli accertamenti
Entrambi i sospettati hanno già una lunga lista di precedenti per fatti analoghi, indicati nei fascicoli aperti in varie province italiane. Le forze dell’ordine spiegano che l’età relativamente giovane non li ha fermati dal ripetere quasi meccanicamente persino operazioni simili in territori diversi. Le indagini hanno richiesto tempo per raccogliere prove e testimonianze diluite su diversi episodi e luoghi.
Il lavoro delle forze dell’ordine
L’attività dei carabinieri si è concentrata sul confronto tra denunce per truffe avvenute nel corso di mesi e sulla verifica di documenti e movimenti bancari. Solo in questo modo si è potuto confermare il legame tra i due uomini e le varie truffe. Le denunce sono state formalizzate nelle ultime settimane con l’accusa di truffa aggravata. Le autorità invitano chiunque abbia avuto esperienze simili a rivolgersi ai Carabinieri per evitare di perdere denaro a causa di inganni di questo tipo.