La questura di Catanzaro ha accolto da poco due nuovi funzionari provenienti dalla questura di Enna, Giulia Ceravolo e Giuseppe Travagliante. Questi innesti puntano a rafforzare il lavoro di polizia nel capoluogo calabrese, con incarichi chiave e ruoli di responsabilità che coinvolgono la gestione operativa e i rapporti con il territorio. Ecco chi sono e quali compiti avranno nei prossimi mesi.
Il profilo professionale di giulia ceravolo e il suo ruolo a catanzaro
Giulia Ceravolo, nata nella provincia di Catanzaro, si presenta come vice capo di gabinetto e portavoce del questore. Il suo percorso formativo inizia all’Università della Calabria, dove si laurea con lode in giurisprudenza nel 2014. Tra il 2015 e il 2016 svolge un tirocinio formativo alla corte di appello di Catanzaro, sezione civile, e nel 2017 prende l’abilitazione alla professione forense. Dopo un periodo in un’altra pubblica amministrazione, supera il concorso per commissario di polizia nel 2021 e si forma alla scuola superiore di polizia di Roma, conseguendo con lode un master di II livello in diritto, organizzazione e gestione della sicurezza.
Esperienza a tutta operatività
Nel luglio 2022 viene assegnata alla questura di Enna, dove dirige l’ufficio immigrazione. Durante questo incarico riesce a eliminare i tempi di attesa per i permessi di soggiorno, un risultato che migliora l’efficienza dei servizi per i cittadini stranieri. Nel gennaio 2024 assume la guida della Digos di Enna, occupandosi sia di indagini di polizia giudiziaria sia della gestione delle rivendicazioni nel settore agricolo. In quel ruolo si concentra in particolare sulla repressione dei reati contro la pubblica amministrazione, con una attenzione costante alle dinamiche locali e ai rapporti istituzionali.
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Giulia Ceravolo ha anche svolto spesso le funzioni di capo di gabinetto, gestendo l’ufficio di staff del questore e facendo da collegamento con i media, rafforzando il rapporto tra polizia e comunità.
La carriera di giuseppe travagliante e i nuovi incarichi a catanzaro
Giuseppe Travagliante, originario della provincia di Enna, assume il ruolo di funzionario nella squadra mobile di Catanzaro. Dal primo luglio, poi, diventerà dirigente pro tempore dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Il suo percorso formativo è simile a quello di Ceravolo: laureato con lode in giurisprudenza all’università di Enna, ha svolto un tirocinio alla sezione penale del tribunale di Enna tra il 2015 e il 2017, ottenendo l’abilitazione all’esercizio della professione forense.
Formazione e risultati sul campo
Nel 2021 supera il concorso per commissario di polizia e frequenta a Roma la scuola superiore di polizia, dove ottiene con lode un master in diritto, organizzazione e gestione della sicurezza all’università la Sapienza. Assegnato nel luglio 2022 alla questura di Enna, guida il commissariato distaccato di Leonforte. In questa veste ha diretto numerosi servizi di ordine pubblico e partecipato a indagini contro la criminalità comune e organizzata, anche di stampo mafioso. La sua attività ha contribuito a smantellare diverse famiglie mafiose attive nel territorio ennese.
L’esperienza maturata nella lotta alla criminalità organizzata, insieme alle competenze acquisite negli anni, lo rendono una figura centrale per il rafforzamento della sicurezza a Catanzaro. Le sue nuove responsabilità richiedono capacità di coordinamento e reattività nella gestione delle emergenze pubbliche.
Il significato dei nuovi arrivi per la questura di catanzaro
Con l’arrivo di Giulia Ceravolo e Giuseppe Travagliante, la questura di Catanzaro inserisce nel proprio organico due funzionari con un profilo di alto livello e una solida esperienza maturata in terra ennese. Ceravolo affianca il questore come vice capo di gabinetto e portavoce, ruoli che richiedono capacità di comunicazione e coordinamento degli uffici. Travagliante assume fin da subito un ruolo operativo nella squadra mobile e guiderà temporaneamente l’ufficio prevenzione e soccorso pubblico.
Questi incarichi puntano a intensificare l’attività di controllo del territorio, la lotta alla criminalità e il rapporto con la comunità. Le loro carriere mostrano una formazione giuridica approfondita e un impegno costante nella pubblica sicurezza. Rispettano un modello di funzionario di polizia con competenze tecniche e senso pratico, elementi necessari per affrontare le sfide poste dall’ambiente calabrese.
In questo periodo, contraddistinto da una situazione sociale e criminale complessa, la loro presenza potrà far pendere la bilancia a favore di una risposta più pronta e organizzata alle esigenze locali. Le loro storie evidenziano il passaggio da esperienze formative accademiche a incarichi operativi sul campo, tracciando un profilo di professionisti dentro le istituzioni di pubblica sicurezza.