Due grattacieli in via alessandro paoli cambiano il volto di porta nuova a milano

Due grattacieli in via alessandro paoli cambiano il volto di porta nuova a milano

a milano, via alessandro paoli cambia volto con due grattacieli in cemento armato realizzati da manfredi catella, mentre un’inchiesta su palazzo marino indaga sulle autorizzazioni e l’impatto sul quartiere porta nuova
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A Milano, in via Alessandro Paoli, due nuovi grattacieli in cemento armato hanno trasformato il quartiere, suscitando critiche e un’inchiesta sulla società di Manfredi Catella per presunte irregolarità nelle autorizzazioni. - Gaeta.it

A Milano, in zona Porta Nuova, il volto urbano di via Alessandro Paoli si è trasformato radicalmente con l’arrivo di due imponenti grattacieli in cemento armato. L’intervento ha modificato l’assetto del quartiere originario, dove le palazzine degli anni ’40 convivevano con spazi aperti e un piccolo parcheggio oggi scomparso. La vicenda coinvolge anche un’inchiesta che tocca direttamente la società guidata da Manfredi Catella, figura chiave nello sviluppo immobiliare della città.

La nuova architettura che domina via alessandro paoli

I due grattacieli sorgono a pochi passi uno dall’altro, e si elevano per quasi cento metri di altezza. Realizzati con strutture in cemento armato, inseriscono un contrasto netto con l’architettura circostante fatta di edifici residenziali costruiti nel dopoguerra. Le facciate sono rivestite di vetri a specchio che riflettono il contesto urbano e isolano l’interno dagli sguardi esterni. Questo ha cambiato la percezione dello spazio per i residenti storici, abituati a una zona più aperta e meno densamente edificata.

La disposizione dei due fabbricati segue una logica di ottimizzazione degli spazi, ritagliando nuove superfici abitabili e di lavoro in quella che era una piccola area di sosta. Le forme verticali, slanciate, alterano la prospettiva delle strade e compongono un nuovo skyline a Milano, scavalcando e sovrastando le costruzioni di metà Novecento. Si tratta di un intervento che ha incontrato anche critiche per impatto e integrazione nel tessuto esistente.

L’impatto sui residenti e la vita quotidiana nella zona

L’edificazione dei due grattacieli ha modificato radicalmente la condizione di chi vive in via Alessandro Paoli. Il piccolo parcheggio, una volta utilizzato dai condomini e dagli utenti della zona, non esiste più, riducendo le opzioni di sosta. La presenza di edifici alti, con superfici vetrate continue, influisce sulla luce naturale e sulle prospettive visive. Alcune finestre dei palazzi degli anni ’40 ora guardano la parete riflettente dei nuovi grattacieli, con conseguenze sulla privacy e sulla qualità abitativa.

Lo sviluppo immobiliare è stato portato avanti dall’impresa di Manfredi Catella, noto imprenditore attivo nel settore edilizio milanese. L’azienda si è trovata al centro di un’inchiesta amministrativa che investe Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per alcune procedure legate alle autorizzazioni e alle concessioni. Questo ha alimentato tensioni in città e acceso dibattiti sui modi di gestire la riqualificazione urbana, il rapporto tra pubblico e privato e il rispetto delle normative.

L’inchiesta che coinvolge la società di manfredi catella

L’indagine amministrativa coinvolge la società di Manfredi Catella, già protagonista di importanti progetti immobiliari a Milano, tra cui parte della zona Porta Nuova. L’attenzione si concentra sulle modalità con cui il progetto è stato avanzato, in particolare sull’assegnazione e sulla trasformazione di uno spazio pubblico in proprietà privata per la costruzione dei grattacieli.

Le autorità hanno aperto accertamenti per verificare se le autorizzazioni rilasciate rispettino le normative urbanistiche e se vi siano stati eventuali abusi o pressioni indebite. Palazzo Marino segue la vicenda con attenzione, dal momento che la riqualificazione urbana in corso coinvolge molti interessi pubblici e privati. In città c’è attesa per gli sviluppi dell’inchiesta, considerata decisiva anche per i futuri interventi di questo tipo.

Un modello di sviluppo verticale a milano

Milano osserva dunque da vicino come si sta adottando un modello di sviluppo verticale in aree precedentemente a bassa densità. La trasformazione di via Alessandro Paoli segna un passo importante, fonte di dibattito e attenzione mediatica, dentro un contesto istituzionale sensibilizzato dai problemi dell’urbanistica e della qualità della vita.

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