La polizia di Padova ha arrestato due uomini, ritenuti responsabili di un’aggressione avvenuta lo scorso 20 giugno a Brusegana, quartiere della città, con l’uso di una pistola a salve e un coltello. L’episodio coinvolge cittadini tunisini e sarebbe collegato a tensioni nell’ambito dello spaccio di droga. Durante la perquisizione dell’abitazione dove vivevano i due, le forze dell’ordine hanno sequestrato sostanze stupefacenti e strumenti per il confezionamento.
Dettagli sull’aggressione del 20 giugno a brusegana
L’evento si è verificato nel tardo pomeriggio del 20 giugno nel quartiere di Brusegana a Padova. Due cittadini tunisini hanno avuto un alterco andato oltre le parole e degenerato in un’aggressione armata. Risulterebbe che il conflitto fosse legato a questioni di mercato illecito di stupefacenti in quella zona. Durante la rissa sono stati usati una pistola a salve e un coltello, causando paura tra i residenti. L’intervento della polizia è stato rapido, per evitare ulteriori escalation. I testimoni hanno descritto scene concitate che hanno fatto scattare le indagini immediate.
L’aggressione è tornata all’attenzione pubblica dopo che i due sospetti sono stati rintracciati e fermati dalle autorità. L’episodio mette in luce problemi di sicurezza legati a gruppi irregolari attivi nella città.
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Profili dei fermati e indagini in corso
I due fermati sono un uomo di 32 anni, privo di regolare permesso di soggiorno, e un giovane di 22 anni, richiedente asilo con precedenti penali specifici. Entrambi sono di nazionalità tunisina. Le verifiche della polizia hanno confermato il loro coinvolgimento nelle minacce aggravate e nel procurare allarme pubblico. Le forze dell’ordine hanno accertato che agivano in concorso nel contesto dell’aggressione, con ruoli ben distinti nelle azioni violente.
L’abitazione condivisa dai due a Padova è stata perquisita dagli agenti, che hanno recuperato una pistola a salve usata nell’aggressione. Nello stesso luogo sono stati trovati anche droga come cocaina e hashish, oltre a un bilancino di precisione. Questi elementi hanno ulteriormente legato i sospetti a attività di spaccio nella zona.
Decisioni delle autorità e misure restrittive
Il questore di Padova, Marco Odorisio, ha disposto il trasferimento dei due presso il centro per il rimpatrio di Torino. Questa misura, comunicata nelle ore successive all’arresto, mira a garantire il loro allontanamento definitivo dal territorio italiano. Il trattenimento in questo tipo di struttura è previsto per le persone senza documenti validi o con situazioni irregolari che minacciano la sicurezza pubblica.
Le forze dell’ordine manterranno stretta sorveglianza su tutta l’area di Brusegana, per prevenire nuovi episodi violenti legati alle dinamiche dello spaccio. Le indagini proseguono con l’obiettivo di individuare ulteriori responsabili e di monitorare possibili reazioni da parte dei gruppi coinvolti.
Nel frattempo, la comunità locale spera in azioni efficaci per limitare queste situazioni, che preoccupano cittadini e autorità. Le operazioni recenti dimostrano come il controllo del territorio resti centrale nell’attività di prevenzione nelle città italiane.