Due eventi distinti ma simili per gravità hanno colpito Settimo Torinese la scorsa settimana, lasciando adulti e minori coinvolti e testimoni di comportamenti incresciosi. Una operatrice scolastica ha commesso un atto vandalico all’interno di un istituto, mentre in piazza Vittorio Veneto un uomo è stato trovato a consumare droghe, sotto gli occhi di famiglie e bambini. Entrambi segnano momenti di tensione sociale in spazi pubblici e di formazione.
Vandalismo in una scuola di Settimo Torinese, la denuncia di danneggiamento contro una bidella
L’episodio si è svolto all’interno dell’istituto “Otto marzo”, pochi giorni dopo l’inizio delle lezioni. Una operatrice scolastica di circa 50 anni, con precedenti screzi con una docente coetanea, ha deciso di vendicarsi rigando con un oggetto appuntito la carrozzeria dell’auto dell’insegnante. Il danno è stato valutato intorno ai 500 euro. L’azione ha avuto luogo nel cortile della scuola, precisamente nel parcheggio riservato a insegnanti e personale.
Le forze dell’ordine hanno acquisito subito la segnalazione e sono intervenute visionando i filmati della videosorveglianza. Le immagini hanno mostrato chiaramente la donna allontanarsi dal suo posto di lavoro per compiere il gesto. Convocata dai carabinieri, è stata denunciata per danneggiamento aggravato. La situazione potrebbe aggravarsi con un provvedimento disciplinare a suo carico. L’atto di vandalismo ha sorpreso studenti e docenti, che hanno assistito increduli a una scena che si discosta dall’ideale di scuola, trasformando spazi educativi in teatro di una vendetta personale.
Uso di hashish in pieno centro davanti a famiglie e bambini: i carabinieri fermano un uomo in piazza Vittorio Veneto
Pochi giorni dopo il primo caso, un altro episodio ha attirato l’attenzione in piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante di Settimo Torinese e centro di ritrovo per residenti e visitatori. I carabinieri hanno fermato un uomo sorpreso a consumare regolarmente hashish e altre sostanze stupefacenti. Gli investigatori hanno chiarito che non si trattava di spaccio, non essendo stati trovati elementi legati alla vendita, ma il fatto ha creato preoccupazione per il luogo scelto.
Il consumo di droghe in una piazza centrale, soprattutto sotto gli occhi di famiglie con minori, rappresenta un segnale negativo per la comunità. Questo comportamento non solo irrita il decoro urbano e la sicurezza pubblica, ma può incidere sul vissuto sociale dei più giovani, rischiando di normalizzare un’attività illegale in un ambiente dove invece dovrebbe essere contrastata con decisione. La presenza di bambini in quel contesto rende la questione ancor più delicata.
Una città tra spazi educativi e luoghi di aggregazione dove tensioni e degrado emergono davanti ai più giovani
I due episodi raccontano una realtà difficile, dove sia la scuola che uno spazio pubblico centrale si trasformano in scenario di episodi che non dovrebbero coinvolgere i minori. Questi fatti non si limitano a essere singoli eventi isolati ma indicano un clima di tensione sociale che si manifesta in luoghi tradizionalmente pensati come sicuri e di crescita.
La scuola “Otto marzo” si trova così a fare i conti con un atto di vandalismo messo in atto da una figura interna, davanti allo stupore degli studenti. In piazza Vittorio Veneto, l’azione di un uomo che consuma sostanze stupefacenti mette a rischio la serenità di un luogo pubblico frequentato da famiglie. In entrambi i casi, le forze dell’ordine hanno agito prontamente, ma resta il segnale di una comunità in cerca di risposte e maggiore tutela degli spazi frequentati da bambini e ragazzi.