Due donne di etnia rom arrestate a Cisterna di Latina: pene definitive dopo anni di evasione

Due donne di etnia rom arrestate a Cisterna di Latina: pene definitive dopo anni di evasione

Due donne rom, con precedenti penali per furto, arrestate a Cisterna di Latina dopo tentativi di eludere la giustizia. Affronteranno pene detentive significative e porteranno i figli in carcere.
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Due donne di etnia rom arrestate a Cisterna di Latina: pene definitive dopo anni di evasione - Gaeta.it

La Polizia di Stato di Cisterna di Latina ha eseguito il fermo di due donne di etnia rom, nate nel 1989 e 1991, che dovranno scontare pene detentive a seguito di condanne definitive. Le due sono state raggiunte dagli agenti mentre si trovavano nei pressi di un’area frequentata, traendo così a termine una lunga serie di tentativi di eludere le misure carcerarie.

I precedenti e i reati commessi

Le due donne erano già note alle forze dell’ordine, con un ampio elenco di precedenti penali che includeva furto aggravato e furto con destrezza. Questi reati sono stati frequentemente commessi in luoghi caratterizzati da una forte affluenza di persone, come stazioni ferroviarie e mezzi di trasporto pubblici. Nonostante i numerosi arresti avvenuti in flagranza di reato, le due erano riuscite diverse volte a evitare il carcere grazie all’attuazione di misure cautelari e alla loro condizione di madri in attesa.

Questa modalità di operare ha permesso loro di protrarsi nella vita criminale, approfittando delle gravidanze per rimandare l’inizio delle pene e sfuggire così al sistema penale. I furti commessi dalle donne erano caratterizzati da una strategia ben congegnata, volta a sfruttare la disattenzione delle vittime, spesso persone anziane o distratte, che si trovavano nelle zone affollate che prediligevano.

L’arresto e il futuro in carcere

L’arresto è avvenuto a seguito di una serie di indagini condotte dal Commissariato di Cisterna, che ha monitorato la situazione delle due donne per diverse settimane. Una volta rintracciate, gli agenti non hanno avuto difficoltà a fermarle, dato che non si erano mai completamente allontanate dai luoghi di loro abituale attività criminosa.

Le donne sono state trasferite al carcere di Rebibbia, un istituto penitenziario di Roma. Qui dovranno scontare pene piuttosto sostanziose: una delle donne dovrà affrontare una condanna di 10 anni e 11 mesi, mentre l’altra di 6 anni e 6 mesi. Un aspetto significativo dell’arresto è il fatto che le donne, mentre entrano in carcere, saranno accompagnate dai loro figli, un fattore che complica ulteriormente la loro già difficile situazione.

Sotto l’osservazione dei servizi sociali e delle autorità competenti, il futuro delle donne e dei loro bambini rimane incerto. L’operazione della Polizia di Stato ha segnato un passaggio decisivo nel contrasto ai reati di furto e scippo, promettendo di fare della sicurezza nei luoghi pubblici una priorità.

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