Due comuni legati alla mafia come Corleone e Casal di Principe si uniscono per promuovere legalità e sviluppo locale

Due comuni legati alla mafia come Corleone e Casal di Principe si uniscono per promuovere legalità e sviluppo locale

Corleone e Casal di Principe uniscono le forze con un gemellaggio per promuovere legalità, valorizzare i beni confiscati e coinvolgere i giovani nella lotta contro la criminalità organizzata.
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Corleone e Casal di Principe, simboli di territori segnati dalla mafia, si uniscono in un gemellaggio per promuovere legalità, valorizzare il territorio e costruire un futuro di speranza e riscatto sociale. - Gaeta.it

Da anni Corleone, in provincia di Palermo, e Casal di Principe, nel casertano, sono simboli di territori segnati dalla presenza di criminalità organizzata. Oggi queste due comunità hanno deciso di cambiare la narrativa attraverso un percorso di rinascita e promozione della legalità. Il legame che si sta formando tra i due comuni punta a valorizzare il territorio e il protagonismo sociale, soprattutto tra i più giovani, contrastando efficacemente la mentalità mafiosa che ancora condiziona molte dinamiche locali.

Il gemellaggio tra corleone e casal di principe per rilanciare le comunità

La cerimonia più importante è prevista per domani nel comune di Casal di Principe, dove i sindaci Walter Rà e Ottavio Corvino firmeranno un protocollo d’intesa per favorire la collaborazione tra i due enti locali. Questo atto sancisce un impegno concreto per la promozione della legalità e il rafforzamento delle iniziative a tutela del territorio. Già dal 30 maggio, le delegazioni officiali hanno iniziato a conoscersi visitando la Reggia borbonica di Carditello e un bene confiscato in via 50 Moggi destinato alla nascita di un Agri-Ostello gestito dalla proloco casalese.

L’incontro non è stato solo istituzionale: nel corso della serata, cittadini e ospiti hanno potuto apprezzare prodotti tipici locali e ascoltare la musica tradizionale dei Bottari di Portico di Caserta, un momento che ha rafforzato il senso di comunità e appartenenza. La visita ai luoghi simbolo è proseguita con una tappa presso “Le terre di Don Peppe Diana”, patrimonio confiscato alla criminalità e trasformato in terreno fertile per produzioni agricole di alta qualità.

Azioni concrete per superare la mentalità mafiosa nelle comunità coinvolte

Le iniziative non si limitano a gesti simbolici. Entrambi i comuni hanno promosso l’uso di beni confiscati con un intento sociale e culturale ben definito. Gli spazi rigenerati ospitano esperienze produttive e culturali che coinvolgono la popolazione, puntando soprattutto sui giovani. L’interazione tra istituzioni pubbliche, scuole, terzo settore e forze dell’ordine crea un tessuto collaborativo che sfida la cultura mafiosa e costruisce alternative solide.

A Casal di Principe, la recuperata Reggia di Carditello, esempio di patrimonio borbonico, è diventata punto di riferimento per attività locali. A Corleone, molte iniziative simili hanno contribuito a creare consapevolezza e a cambiare la percezione esterna. Il gemellaggio istituzionale rappresenta quindi un rafforzamento di questi processi nati dalla società civile, che ormai guidano il riscatto sociale delle due realtà.

Le parole dei sindaci sul legame tra due territori segnati dalla criminalità

Il sindaco di Casal di Principe, Ottavio Corvino, ha definito il gemellaggio come un tributo all’onestà delle popolazioni coinvolte. Ha sottolineato che le comunità di Corleone e Casal di Principe sono unite da uno stesso coraggio. I due territori, spesso indicati come symboli stessi della mafia, oggi intendono invece rappresentare un motivo di orgoglio e identità positiva.

Walter Rà, primo cittadino di Corleone, ha ricordato come l’etichetta di “corleonesi” o “casalesi” non possa più legarsi a criminalità. Questi popoli, ha detto, hanno patito per anni il peso del pregiudizio e delle generalizzazioni ma oggi sono esempi di una forma di antimafia sociale radicata nella quotidianità. Il sogno comune è uscire da una condizione di normalità negata da troppo tempo, restituendo dignità e speranza a intere generazioni.

Un nuovo inizio

Il gemellaggio tra Corleone e Casal di Principe testimonia un nuovo inizio per realtà sospese fra storia difficile e voglia di cambiamento. Questo percorso, costruito su basi concrete, continua a raccogliere consensi e adesioni, navigando in una direzione opposta rispetto al passato. Le iniziative messe in campo e la partecipazione delle comunità saranno determinanti per consolidare un’alternativa vera a fenomeni criminali radicati da decenni.

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