L’inchiesta Easy, condotta dalla squadra mobile della questura di Monza, ha portato all’arresto di due persone coinvolte in un giro di spaccio di droga organizzato attraverso chat. La vicenda emerge dopo una prima fase che aveva già visto 15 ordinanze di custodia cautelare eseguite tra carcere, domiciliari e obbligo di firma. Le indagini hanno messo in luce un meccanismo di distribuzione di sostanze stupefacenti anche attraverso minorenni, con sequestri significativi e nuove misure restrittive per gli indagati.
L’operazione della questura e il sistema di vendita online
Gli agenti della squadra mobile di Monza hanno passato al setaccio diverse abitazioni nel corso delle perquisizioni legate all’inchiesta Easy. Questo filone investigativo si concentra su un network di spaccio che sfruttava piattaforme di messaggistica per ordinare e organizzare le cessioni di droga.
Dettagli sugli arresti
Tra le persone coinvolte, un 20enne di Nova Milanese già sottoposto a domiciliari è stato trovato in possesso di 308 grammi di hashish, una cifra considerevole che indica un ruolo centrale nella distribuzione. Nella stessa occasione sono stati trovati anche 900 euro in contanti.
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Parallelamente, un altro indagato, un uomo di 38 anni, è stato fermato con sette pastiglie di ecstasy e sei dosi di mdma, sostanze sintetiche molto richieste. Durante il controllo sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga, elementi tipici nei casi di spaccio attivo e organizzato.
Gli arresti di queste due persone alzano il livello dell’indagine, mostrando la presenza di più soggetti ben strutturati nel meccanismo illecito.
Sequestri e sviluppi dell’inchiesta easy
La fase più recente delle indagini ha permesso di sequestrare complessivamente oltre 400 grammi di hashish, tre telefoni cellulari e una somma di 3155 euro, presumibilmente connessa all’attività illecita. Questi dati confermano la portata del traffico gestito via chat, con un flusso di denaro e sostanze che vedeva coinvolti anche giovani e minorenni.
La squadra mobile continua a monitorare i contatti e le comunicazioni legate al gruppo, per individuare ulteriori responsabili o punti di distribuzione.
Ricostruzione della rete criminale
Il procedimento che viaggia in parallelo con le misure cautelari già disposte, si concentra sul materiale elettronico e sulle attività telematiche, per ricostruire tutta la rete di spaccio.
L’operazione Easy ha colpito un sistema criminale attivo nel monzese, attirando l’attenzione sulle modalità sempre più complesse di gestione delle droghe nel territorio. L’inchiesta resta aperta e sono possibili ulteriori novità.