Nel pomeriggio di domenica 8 giugno, in località Molini nel verbano-cusio-ossola, si è verificato un intervento di soccorso urgente per due bovini caduti nel letto di un torrente. L’allarme è scattato quasi subito grazie all’attenzione di alcuni residenti che hanno notato gli animali in difficoltà. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco insieme ai veterinari dell’asl, impegnati in un’operazione complessa in un’area difficile da raggiungere.
Intervento dei vigili del fuoco e criticità sul posto
La prima squadra di vigili del fuoco da domodossola e quella di macugnaga sono state allertate intorno alle ore 14.00, subito dopo la segnalazione dei residenti. Il torrente in cui sono precipitati i bovini si trova in un’area montuosa, con pendenza e roccia che hanno complicato l’accesso ai soccorritori. La difficoltà maggiore è stata individuare gli animali, dispersi lungo un tratto irregolare del corso d’acqua.
Al loro arrivo, i vigili hanno trovato un vitellone maschio in condizioni critiche, bloccato tra le rocce e l’acqua, quasi privo di forze. L’intervento è stato immediato, con tentativi di stabilizzazione fisica e somministrazione di supporto medico, effettuati con il sostegno dei veterinari dell’asl, giunti sul terreno poco dopo. Purtroppo, l’animale non ce l’ha fatta, morendo durante il soccorso, nonostante il pronto intervento.
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Recupero della seconda bovina
La seconda bovina, invece, una femmina, è stata localizzata a valle, in una zona lievemente più accessibile. I soccorritori hanno portato strumenti da imbracatura e materiale per costruire una barella di fortuna, che potesse sostenere il peso dell’animale durante lo spostamento. Dopo aver stabilizzato la bovina sulla barella, l’hanno trasportata con cautela verso un punto più sicuro, lontano dal tratto di torrente.
Vista la conformazione del terreno e le difficoltà di movimento con l’animale, è stato richiesto l’intervento di un elicottero. Il mezzo aereo ha raggiunto la zona, effettuando il recupero in hovering, quindi il trasporto immediato della bovina nella stalla dei proprietari. Il lavoro congiunto delle squadre a terra e del nucleo aereo si è rivelato fondamentale per portare a termine l’operazione.
Riflessioni sulle condizioni di pascolo in montagna e criticità emergenti
L’incidente di domenica 8 giugno mette in luce alcune difficoltà legate all’allevamento e al pascolo in zone montuose. Animali come bovini possono trovarsi facilmente in situazioni pericolose, specialmente in aree rocciose e dove i corsi d’acqua scorrono con pendenza elevata. La presenza di torrenti e una morfologia irregolare del terreno aumentano il rischio di cadute e incidenti.
Gli allevatori della zona conoscono bene questi rischi e si affidano spesso a strumenti e a misure di sicurezza per limitare gli spostamenti degli animali vicino a punti critici. Restano comunque situazioni di emergenza difficili da prevedere e contenere. Il ruolo dei soccorritori, in questi casi, si rivela cruciale per minimizzare le perdite e salvare quante più vite possibile.
Attività di soccorso in ambienti impervi
Gli interventi in luoghi come quello di Molini richiedono un coordinamento accurato e personale qualificato. I vigili del fuoco specializzati nelle operazioni in montagna devono spesso operare in ambienti pericolosi, con rischi di cadute e condizioni meteorologiche variabili. L’uso di elicotteri diventa uno strumento necessario per raggiungere aree isolate e assicurare la rapida evacuazione degli animali o, quando serve, anche delle persone.
Le operazioni di salvataggio spesso coinvolgono anche i veterinari, fondamentali per valutare le condizioni degli animali e decidere come gestire il loro trasporto. Fare tutto questo in poco tempo è un fattore decisivo per l’esito dell’intervento, come dimostrano i fatti di domenica.
Questo episodio rivela ancora una volta il lavoro di squadra tra più enti e la tenacia necessaria per affrontare emergenze in zone di montagna. Resta però il monito sull’attenzione da mantenere quando si gestiscono gli spazi di pascolo in terreni così impegnativi.