Il fenomeno dei forum online che diffondono foto rubate di donne senza consenso coinvolge anche figure politiche italiane. Attraverso il sito Phica.eu, attivo dal 2005, sono state pubblicate immagini di alcune esponenti del Partito Democratico accompagnate da commenti volgari e offensivi. Le vittime hanno denunciato pubblicamente la violazione della loro privacy e la grave lesione della loro dignità . Il caso mette in luce l’espansione di un fenomeno di pornografia non consensuale che sta arrivando anche ad interessare volti impegnati nel campo pubblico e istituzionale.
Il funzionamento e la diffusione di Phica.eu come piattaforma di violazione della privacy
Phica.eu nasce nel 2005 e ha accumulato una base di circa 200mila utenti iscritti. Si presenta come un forum in cui vengono caricati migliaia di fotografie di donne italiane recuperate senza autorizzazione dai social network. Le immagini sono catalogate per città o raggruppate in pagine dedicate a donne specifiche, creando una sorta di archivio voyeuristico. Le foto ritraggono svariate situazioni, da donne sedute in bar o per strada, a quelle ritratte in abbigliamento ridotto, spesso a bordo piscina o in spiaggia.
Sotto ogni immagine i commenti sono spesso offensivi, sessisti e volgari. I messaggi arrivano a violare con aggressività la dignità delle persone ritratte, promuovendo un clima di vero e proprio disprezzo e istigazione alla violenza. Spiccano soprattutto gli scatti in topless o in momenti di intimità , diffusi senza consenso delle donne coinvolte. Questo fenomeno di pornografia non consensuale viene amplificato dal numero elevato di utenti attivi sui forum.
Lo sviluppo di questo tipo di siti rappresenta una minaccia per la sicurezza digitale e personale delle donne, rendendo sempre più urgente una risposta da parte delle autorità per bloccare queste piattaforme. Phica.eu si inserisce in questo quadro come uno dei contenitori più significativi di questa pratica illegale, anche a causa della grande quantità di materiale pubblicato e della continua attività degli utenti.
I casi delle politiche Alessandra Moretti, Valeria Campagna e Alessia Morani
Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico, ha portato alla luce la presenza di proprie immagini sul sito Phica.eu. Dopo aver scoperto che venivano rubate foto e spezzoni delle trasmissioni televisive in cui ha partecipato, ha denunciato formalmente i gestori del forum. Moretti ha sottolineato il peso emotivo della vicenda e il rischio per l’incolumità personale, invitando tutte le donne che subiscono queste violazioni a farsi avanti e sporgere denuncia. Le foto modificate e i commenti osceni rappresentano, a suo avviso, una forma nuova di violenza sessuale digitale, che deve trovare una risposta più concreta dalle istituzioni.
Anche Valeria Campagna, capogruppo Dem al consiglio comunale di Latina e vicesegretaria PD nel Lazio, ha scoperto di essere vittima del medesimo fenomeno. Immagini tratte dalla sua vita pubblica e privata, comprese foto in costume, sono state pubblicate senza il suo consenso. I contenuti sono accompagnati da critiche sessiste, volgarità e anche minacce riferite a incontri nella vita reale. Campagna ha espresso il proprio disappunto e la volontà di non tacere su questi episodi, denunciano la violenza verbale cui sono costrette a fare fronte.
Alessia Morani, ex sottosegretaria del Mise e candidata regionale nelle Marche, ha comunicato la propria intenzione di denunciare il sito Phica.eu. Le sue foto, postate sui social network, sono state usate per alimentare commenti giudicati osceni, che hanno leduto la sua dignità come donna. Morani ha espresso indignazione per la pratica diffusa sul forum e la necessità di un intervento legale.
Le reazioni pubbliche e la crescente mobilitazione contro la pornografia non consensuale
Le denunce di donne impegnate in politica, ma anche di attrici e influencer, mostrano come la pornografia digitale non autorizzata stia crescendo anche tra volti pubblici. L’attenzione mediatica a questi episodi spinge per una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi della violazione della privacy online. Alessandra Moretti e le altre vittime hanno fatto appello a chi subisce simili abusi a non rimanere in silenzio.
Il sito Phica.eu rappresenta una delle espressioni più diffuse di una rete di forum e gruppi online che diffondono foto rubate accompagnate da commenti sessisti e violenti. Un esempio parallelo è stato il gruppo Facebook “Mia Moglie“, dove decine di migliaia di uomini pubblicavano immagini intime di partner spesso ignare. Questa realtà denuncia come il web sia diventato luogo in cui la privacy delle donne è violata senza controllo.
Le indagini su questi fatti sono in corso, ma la complessità dei casi e la vastità dei contenuti pubblicati rendono difficile intervenire rapidamente. Sono quindi indispensabili strumenti più agili e sanzioni più severe per chi gestisce o alimenta questi forum. La presenza di donne politiche tra le vittime evidenzia anche il rischio di intimidazione diretta nei confronti di chi opera pubblicamente, aggiungendo un ulteriore livello di gravità al fenomeno.
Con questa vicenda si riafferma il bisogno di una risposta coordinata per proteggere la dignità delle donne e contrastare la diffusione di contenuti che violano la privacy e l’integrità personale. L’attenzione sulle modalità online di aggressione sessista rimane alta e rappresenta un importante tema nel dibattito pubblico attuale.