Donna minaccia di lanciarsi dal terzo piano a porto potenza picena salvata dai carabinieri dopo una lite domestica

Donna minaccia di lanciarsi dal terzo piano a porto potenza picena salvata dai carabinieri dopo una lite domestica

I carabinieri di porto potenza picena salvano una donna dal suicidio causato da violenza familiare, attivando il codice rosso per garantire protezione e avviare l’indagine sul convivente maltrattante.
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A Porto Potenza Picena, i carabinieri hanno salvato una donna dal suicidio legato a violenza familiare, attivando il codice rosso per garantirle protezione e avviare l’indagine sull’aggressore. - Gaeta.it

Il dramma di una donna che stava per buttarsi nel vuoto da un’abitazione a porto potenza picena si è risolto grazie all’intervento dei carabinieri locali. La situazione si è complicata quando è emerso che la sua agitazione era legata a un episodio di violenza familiare. Qui cosa è successo e come si sono mossi i militari per evitare il peggio.

Come i carabinieri hanno salvato la donna dal suicidio sul cornicione

Nella mattinata di ieri, i carabinieri della stazione di porto potenza picena, coordinati dal maresciallo capo alessio alberigo, sono intervenuti in un’abitazione al terzo piano dove una donna minacciava di lanciarsi nel vuoto. L’allarme era scattato poco prima, dopo che i vicini avevano sentito urla provenire dall’appartamento. La donna, visibilmente alterata dall’alcol, aveva già raggiunto il cornicione e sembrava decisa a compiere l’estremo gesto.

I militari del norm di civitanova marche hanno raggiunto rapidamente il luogo e hanno instaurato un dialogo con la donna, cercando di calmarla. Il maresciallo alberigo si è avvicinato con prudenza, parlando con calma per guadagnarsi la sua fiducia. “Dopo diversi minuti di dialogo, la donna ha accettato di allontanarsi dal bordo dell’edificio, evitando così il gesto suicida.” La tempestività e la capacità di comunicazione dei carabinieri sono state fondamentali per scongiurare il pericolo.

Violenza e maltrattamenti in famiglia: cosa ha scatenato la crisi

Successivamente al salvataggio, i carabinieri hanno avviato un’indagine preliminare per capire cosa avesse scatenato il gravissimo stato di agitazione della donna. Dalle prime verifiche è emerso che la donna era stata vittima di percosse e vessazioni da parte del convivente durante una lite avvenuta poco prima.

Il convivente è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia: un reato che viene punito con particolare severità dalla legge italiana. Le autorità hanno raccolto testimonianze e hanno documentato lesioni e segni evidenti di aggressione sul corpo della donna. “La situazione di violenza domestica è ancora una piaga diffusa, e questo episodio ha evidenziato come spesso il dramma si nasconda dietro al silenzio delle vittime.”

Il ruolo del codice rosso nella tutela della donna

Dopo l’allontanamento dal cornicione, la donna è stata trasportata al pronto soccorso di macerata per ricevere cure mediche. I medici hanno verificato le ferite e hanno attestato lo stato di alterazione dovuto anche all’alcol. Al tempo stesso, gli operatori sanitari hanno attivato tutte le procedure previste dal cosiddetto “codice rosso”, una normativa entrata in vigore negli ultimi anni per tutelare le vittime di violenze domestiche e di genere.

Il codice rosso impone alle forze dell’ordine e agli operatori sanitari di attivare immediatamente un percorso protetto per le persone coinvolte. In questo modo si garantisce un intervento rapido e coordinato per la protezione della vittima e la punizione dell’aggressore. Nel caso di porto potenza picena, questa procedura ha evitato che la donna restasse sola, rafforzando il monitoraggio sulla sua situazione e prevenendo ulteriori episodi di abuso.

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