Un’iniziativa promossa dai dipendenti e pensionati della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila insieme all’associazione L’Aquila per la Vita ha portato all’acquisto e alla donazione di dispositivi medici e attrezzature a favore di tre ospedali locali. L’intervento coinvolge i reparti di oncologia, allergologia e urologia, con l’obiettivo di rafforzare la dotazione tecnologica e migliorare l’assistenza ai pazienti.
Il fondo di solidarietà e il ruolo dei promotori
Il Fondo di Solidarietà tra i Dipendenti di Carispaq nasce a metà anni Sessanta per merito di alcuni dipendenti che decisero di tutelare le famiglie colpite da lutti o inabilità lavorativa. Questa forma di assistenza era un modo pratico per sostenersi tra colleghi in momenti difficili. Quando la Cassa di Risparmio ha chiuso nel 2013, il fondo ha cessato di accogliere nuovi membri, entrando in una fase di progressiva conclusione.
Per gestire la liquidazione del patrimonio e delle risorse residue, i soci hanno promosso un piano di azione condiviso. Hanno nominato tre liquidatori, Stefano Arrigoni, Mauro Cappelli e Luca Copersini, incaricati di portare a termine la procedura che distribuirà il fondo in modo equo e trasparente. L’obiettivo è onorare la tradizione di solidarietà storica legata a Carispaq offrendo un supporto tangibile alla comunità attraverso contributi mirati.
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Il coordinamento tra ex dipendenti e pensionati ha trovato appoggio nell’associazione L’Aquila per la Vita, rappresentata da Giorgio Paravano e Ugo Di Rocco. L’unione di queste realtà ha consentito di pianificare interventi concreti e misurabili a beneficio della salute pubblica nel territorio abruzzese.
Donazioni ai reparti e attrezzature consegnate agli ospedali
L’impegno ha portato a sostegni diretti per tre strutture ospedaliere dislocate in provincia dell’Aquila. All’ospedale di Sulmona, il reparto di oncologia, guidato dalla dottoressa Marianna Tudini, ha ricevuto moderni computer completi di stampanti e divisori destinati al day hospital. Questi strumenti migliorano l’organizzazione e la gestione delle cure oncologiche per i pazienti in trattamento.
Il reparto di allergologia dell’ospedale di Avezzano, diretto dal dottor Francesco Murzilli, ha invece ottenuto un misuratore di ossido nitrico con boccagli monouso. L’apparecchio è fondamentale per valutare l’infiammazione respiratoria, elemento chiave nella diagnosi e nel monitoraggio di diverse patologie allergiche.
Infine, in programma per i prossimi giorni è l’acquisto di un ecografo con sonda prostatica destinato al reparto di urologia dell’ospedale dell’Aquila. Lo strumento è sotto la supervisione del dottor Boris Di Pasquale e servirà per aumentare la capacità diagnostica e la precisione nelle visite urologiche, in particolare nello screening e nella valutazione delle malattie prostatiche.
Questi interventi rispondono a bisogni concreti, permettono un aggiornamento tecnologico e rafforzano i servizi sanitari nel territorio abruzzese, offrendo alle strutture nuovi mezzi per assistere i pazienti.
Un segno concreto di continuità e impegno sociale
I fondi utilizzati per queste donazioni provengono dall’eredità della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, storica realtà finanziaria presente nel territorio. Nonostante la chiusura, attraverso l’attività del fondo di solidarietà, viene mantenuta viva una parte di questa esperienza, indirizzandola verso la salute pubblica.
Questa operazione rappresenta non solo un gesto di sostegno ma anche un modo per preservare quel legame sociale che ha caratterizzato per decenni la banca e i suoi dipendenti. Il passaggio di risorse dalla tutela interna dei lavoratori alla comunità più ampia testimonia un impegno solidale in grado di superare la funzione originaria.
Il coinvolgimento diretto di operatori sanitari e amministratori locali ha permesso di individuare bisogni reali e tradurli in donazioni specifiche. In questo modo si è facilitato un dialogo che intreccia storia, economia e sanità pubblica, offrendo a pazienti e medici strumenti nuovi per affrontare le sfide quotidiane.
La conclusione della liquidazione del fondo è attesa nei prossimi mesi e potrebbe aprire ulteriori margini per iniziative di supporto nel territorio. Restano tracce tangibili di un passato bancario che continua a dialogare con le esigenze presenti della comunità.