L’edizione 2025 del dmed – Salone della Dieta Mediterranea, si è svolta a paestum richiamando oltre 25 mila visitatori da tutta italia. L’evento ha affrontato temi sociali, ambientali e nutrizionali attorno al modello alimentare riconosciuto patrimonio culturale. Il salone, ospitato nel palazzo next, ha consolidato il ruolo della dieta mediterranea come elemento di coesione e valorizzazione territoriale.
Un evento per promuovere la dieta mediterranea come modello sociale e culturale
Il dmed, organizzato dal consorzio edamus, ha centrato la sua quarta edizione focalizzandosi sul dialogo tra territori, istituzioni, comunità produttive e mondo scientifico. Emilio ferrara, presidente di edamus, ha sottolineato come il salone non sia più una semplice mostra ma un luogo dove confrontarsi per costruire strategie di crescita sostenibile legate alla dieta mediterranea. L’evento è stato concepito per rafforzare il legame tra tradizione alimentare, ambiente e coesione sociale, coinvolgendo varie generazioni, soprattutto giovani. La partecipazione attiva ha confermato l’interesse verso un modello alimentare che affonda radici nella cultura mediterranea e che viene interpretato come un’opportunità per lo sviluppo territoriale.
Sostegno istituzionale e territoriale per la manifestazione a paestum
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio di diversi ministeri italiani, tra cui quello dell’università e ricerca, agricoltura e cultura, insieme al supporto delle regioni campania, sicilia, calabria, basilicata, molise, puglia e lombardia. Non sono mancati enti locali come il parco nazionale del cilento, l’associazione borghi autentici d’italia e coldiretti, che hanno fornito contributi concreti e rafforzato la portata della manifestazione. Il coinvolgimento di istituzioni ha avuto un impatto diretto sulla qualità e sulla rilevanza del salone, garantendo risorse e visibilità nazionale. Le amministrazioni locali hanno evidenziato l’importanza della dieta mediterranea per la promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e la tutela del patrimonio culturale regionale.
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Protagonisti e momenti salienti dell’edizione 2025
Oltre 100 stand hanno animato i tre giorni del dmed, fra i quali 20 spazi erano riservati ai comuni associati a borghi autentici d’italia e rappresentavano 12 regioni italiane. Le organizzazioni di produttori agricoli come italian fruit village e coldiretti hanno portato le eccellenze del made in italy agroalimentare. La manifestazione ha ospitato più di 300 invitati, accogliendo scienziati, chef di fama, artisti e giornalisti. Tra i volti noti, l’attrice maria grazia cucinotta, i registi manetti bros, gli chef peppe guida, oliver glowig e michele de blasio. Le giornaliste maria rosaria sica e barbara politi hanno condotto talk e cooking show. Lo spazio dedicato alla gastronomia è stato tra i momenti più seguiti dal pubblico, per la varietà delle proposte e la qualità delle dimostrazioni.
Riconoscimenti e iniziative per valorizzare la dieta mediterranea
Durante la manifestazione è stato assegnato il dmed award a personalità che si sono distinte nella diffusione della dieta mediterranea. Tra i premiati figurano il sottosegretario luigi d’eramo, il direttore del giffoni film festival claudio gubitosi e il maestro pasticciere sal de riso. Un concorso nazionale ha coinvolto le scuole superiori sotto il titolo “dieta mediterranea: l’orgoglio della tradizione italiana parte dai giovani”, promuovendo un approccio educativo e la trasmissione dei valori culturali legati al cibo. La tavola rotonda dedicata ai distretti del cibo ha riunito esperti istituzionali e operatori per discutere sulle possibilità di sviluppo rurale e innovazioni nelle aree interne.
Campionato della pasta fatta a mano e spazio alla tradizione artigianale
Il campionato della pasta fatta a mano, giunto alla sua seconda edizione, ha raccolto un ampio consenso tra pubblico e partecipanti provenienti da tutta italia. Cuoche, chef, massaie e appassionati si sono sfidati per proporre ricette autentiche della tradizione mediterranea. Domenico pastena, chef napoletano, si è aggiudicato il primo premio nella categoria professionisti, grazie a piatti caratterizzati da tecniche tradizionali e sapori genuini. La competizione ha sottolineato l’importanza della manualità e della conservazione di pratiche gastronomiche storiche, elementi che consolidano l’identità culinaria del territorio.
Contributi scientifici e divulgazione durante il salone di paestum
Il programma scientifico del dmed ha visto la partecipazione di enti quali il cnr e alcune università tra cui salerno, napoli federico ii e basilicata. I tematiche affrontate spaziavano dall’innovazione rurale alla sostenibilità, dai distretti del cibo all’alimentazione nello spazio, senza dimenticare la ricerca su prodotti agroalimentari tradizionali. Le conferenze hanno approfondito aspetti tecnici offrendo dati e riflessioni utili a operatori e pubblico. La copertura nazionale è stata garantita dalla rete radio tv dmed, che ha trasmesso in diretta interviste e momenti chiave, coinvolgendo emittenti da diverse regioni.