Il questore di Potenza ha disposto un divieto d’ingresso ai locali pubblici per sette persone, cinque delle quali minorenni, coinvolte in una rissa avvenuta il 14 aprile scorso nel centro storico della città. L’interdizione riguarda numerose vie attorno a piazza Mario Pagano, cuore della zona storica lucana. La misura è scattata dopo l’identificazione dei protagonisti, che dovranno restare lontani dai locali indicati per un anno.
Il contesto della rissa in piazza Mario Pagano a Potenza
Il 14 aprile 2025, nei pressi di piazza Mario Pagano a Potenza, è scoppiato un alterco fra un gruppo di sette persone, cinque delle quali minorenni. La situazione è rapidamente degenerata in una rissa che ha richiamato l’intervento della polizia. I fatti si sono verificati nel cuore del centro storico, una zona caratterizzata da locali frequentati soprattutto dai giovani. La presenza di questi sette individui ha messo a rischio la tranquillità pubblica in un’area frequentata da residenti e turisti.
Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno identificato i sette, raccogliendo testimonianze e immagini che hanno confermato la loro responsabilità. La scelta di emanare un provvedimento restrittivo punta a prevenire nuovi episodi di violenza in quella parte della città e a tutelare l’ordine pubblico.
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Le vie interessate dal divieto di accesso ai pubblici esercizi
Il questore di Potenza, Raffaele Gargiulo, ha disposto l’inibizione dell’accesso a tutti i pubblici esercizi e locali aperti al pubblico su un’area ben definita. Il provvedimento di durata annuale riguarda piazza Mario Pagano e numerose vie attigue: via Rosica, via Plebiscito, via Cesare Battisti, via XX Settembre, via San Luca, via Pretoria e vicolo Bruno, con le relative traverse comprese.
In aggiunta, ai soggetti coinvolti è vietato sostare nei pressi di quei locali pubblici o di intrattenimento dove è proibito l’ingresso, rendendo il controllo più esteso e stringente. Questa misura mira a evitare la ricomparsa di tensioni o scontri in punti sensibili del centro storico, garantendo maggiore sicurezza non solo ai cittadini del capoluogo lucano ma anche alle attività commerciali della zona.
La risposta della questura e le modalità di applicazione del divieto
La Questura di Potenza ha diffuso un comunicato ufficiale dettagliando la decisione del questore Gargiulo sul divieto di accesso. Il provvedimento si basa sull’identificazione puntuale dei sette protagonisti del fatto, risultando una misura cautelare per contenere comportamenti potenzialmente pericolosi. Il blocco interessa anche i minorenni coinvolti, sottolineando la severità della situazione.
Nei prossimi mesi le forze dell’ordine effettueranno controlli regolari per far rispettare l’interdizione, intervenendo in caso di violazioni. La scelta di estendere il divieto ad ampie zone urbane rappresenta un tentativo di evitare che situazioni simili si ripetano in centro storico. Questo tipo di provvedimento, spesso adottato in contesti analoghi, ha un chiaro effetto dissuasivo sugli individui a rischio di condotte violente.
L’impatto sulla vita quotidiana nel centro storico di Potenza
Il divieto si riflette sulle abitudini degli interessati, che dovranno modificare le loro frequentazioni nelle aree centrali della città. Per i locali commerciali coinvolti, la misura si traduce in una maggiore tranquillità e minori rischi legati a episodi di violenza e disordini pubblici. L’interdizione può influire anche sulla percezione di sicurezza dei cittadini e dei visitatori, favorendo una maggiore serenità urbana in una zona storica e turistico culturale.
Le autorità locali monitorano con attenzione le conseguenze di questa decisione, valutando come proseguire nelle politiche di controllo e prevenzione. La tutela degli spazi pubblici resta una priorità per mantenere il decoro e la vivibilità di Potenza. Lo scenario resta comunque sotto osservazione, considerando i comportamenti soggetti a cambiamenti nel tempo e le esigenze della comunità.